DANIMARCA AL VOTO
Cittadini alle urne, tra crisi politica ed economica

La Danimarca si è recata alle urne martedì per elezioni legislative anticipate indette dalla premier Mette Frederiksen, che spera in un voto di fiducia nella sua leadership per superare l’inflazione e l’insicurezza geopolitica.
Frederiksen, 44 anni, diventata la prima ministra più giovane in assoluto della Danimarca nel 2019, sta cercando di formare un’ampia coalizione attraverso la tradizionale divisione sinistra-destra, sostenendo che l’unità politica è necessaria in un momento di incertezza internazionale.
I sondaggi indicano che la premier con il suo Partito socialdemocratico sta guadagnando lentamente terreno per diventare il più grande partito in parlamento, ma non è certo che riuscirà a mantenere il potere.
L’ex primo ministro Lars Lokke Rasmussen potrebbe diventare il nuovo leader con il suo nuovo partito di centro, i Moderati, poiché né l’opposizione al potere né quella di destra sembrano destinate a conquistare la maggioranza. Sebbene Rasmussen non abbia annunciato formalmente la sua candidatura a primo ministro, i sondaggi indicano che gli elettori lo preferirebbero ai candidati di destra Jakob Ellemann-Jensen del Partito Liberale e Soren Pape Poulsen dei Conservatori.
Rasmussen sostiene l’idea di un governo ampio e dopo una pionieristica campagna elettorale, fondato solo quattro mesi fa, il partito dei moderati sta per diventare il terzo partito più grande in parlamento, dietro i socialdemocratici e il suo ex partito, quello dei Liberali.
Il voto arriva con sette mesi di anticipo sulla scadenza naturale della legislatura, prevista nella prossima primavera, in conseguenza all’aumento dei prezzi dell’energia e a causa dell’inflazione più alta in questi ultimi quattro anni dopo il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream che trasportano gas dalla Russia alla Germania attraverso le acque danesi del Mar Baltico.
Frederiksen è stata ampiamente applaudita per aver guidato la Danimarca in sicurezza durante la pandemia COVID-19, ma il suo mandato è stato macchiato dalla decisione controversa di abbattere un intero branco di visoni del paese alla fine del 2020 per paura che potessero diffondere una variante del coronavirus.
Sebbene Frederiksen abbia evitato qualsiasi conseguenza legale, ciò ha portato ad un calo di sostegno al suo partito con una minaccia di un voto di sfiducia, costringendola a indire le elezioni anticipate.
L’opposizione di destra è preoccupata che le generose politiche economiche di un governo di sinistra alimenteranno l’inflazione e annunceranno una crisi economica simile alla fine degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80.
L’ultimo sondaggio di Voxmeter indica un vantaggio del 49%-41% per il blocco di sinistra rispetto al blocco di destra, con i Moderati che hanno espresso solo il 10% dei voti.
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