DA OGGI PARTE “IRINI”, ADDIO A “SOPHIA”
Navi, aerei e satelliti vigileranno le acque a largo delle coste libiche

L’Unione Europea ha messo in archivio l’operazione SOPHIA (nome di una neonata somala venuta al mondo su di una nave militare soccorritrice di un barcone di migranti a largo delle coste libiche) annunciando a partire da oggi l’avvio di Irini (pace, in greco). Il lancio di questa nuova missione EunavforMed, si legge da una nota del Consiglio europeo, mira a far rispettare l’embargo ONU sulle armi alla Libia. SOPHIA, creata nel 2015, ha portato in salvo 49000 esseri umani (fonte ISPI), nonostante il compito fosse di controllare il traffico di esseri umani, il flusso di migranti e il commercio illegale del petrolio. Anche se, così come riporta il sito web dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionali, il successo dell’operazione ha subito delle limitazioni che vanno dalle scarse risorse a quelle logistiche, considerato lo spazio di controllo limitato alle acque internazionali e non a quelle libiche. In linea con la risoluzione 2292/2016 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, tra i compiti principali dell’operazione Irini rientrano le ispezioni alle navi sospettate di trasportare armi o materiale bellico, attraverso l’ausilio di mezzi aerei, satellitari e marittimi.
Ma Irini si occuperà anche della raccolta di informazioni sul contrabbando di petrolio e derivati dalla Libia, dell’addestramento della Guardia Costiera libica e della Marina, e "contribuirà a smantellare – precisa la nota del consiglio UE – il business model delle reti di trafficanti di esseri umani, attraverso la raccolta di informazioni e il pattugliamento aereo". Riguardo alla situazione sbarchi sulle coste italiane, il Ministero dell’Interno ha segnalato che dall’inizio del 2020 i migranti arrivati in Italia sono circa 2500, in crescita rispetto a uno fa, mentre sono calati a confronto di quelli di marzo del 2019, probabilmente frenati dal timore di contrarre il coronavirus.
Con la nuova missione, affidata all’ammiraglio Fabio Agostini (con incarichi ricoperti anche presso lo Stato Maggiore della Difesa) per un mandato che scade il 31 Marzo del 2021, si spera di bloccare i rifornimenti di armi sul territorio libico, martoriato da una guerra civile che non tende a placarsi neanche in un periodo drammatico causato dalla pandemia da Covid19. A tal proposito, il ministro degli esteri della Ue Josep Borrell commentando il lancio di Irini ha detto che “malgrado gli appelli internazionali per una tregua che aiuti a contenere il coronavirus lanciati dal segretario generale delle Nazioni Unite, gli scontri in Libia sono aumentati”. Aggiungendo che “non possiamo permetterci di combattere due guerre allo stesso tempo dobbiamo dedicare tutte le nostre energie al contenimento del coronavirus, per questo l’operazione Irini è anche un contributo a questa lotta”.
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