DRAGHI:"EUROPEI SI SENTONO INGANNATI DA ALCUNE CASE FARMACEUTICHE"

In Italia ulteriori 23.696 contagi e altri 460 morti. I dati dalle Regioni. Covid e punti vaccino: ecco le linee guida per le Regioni.

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cms_21384/VACCINO_DRAGHI.jpgDraghi: "Europei si sentono ingannati da alcune case farmaceutiche"

"I cittadini europei hanno la sensazione di essere stati ingannati da alcune case farmaceutiche, penso soprattutto ad AstraZeneca". Lo ha detto, secondo fonti Ue, il presidente del Consiglio Mario Draghi durante il Consiglio Europeo in videoconferenza con Bruxelles, dove ha sostenuto la necessità di non restare inermi di fronte agli impegni non onorati da alcune case farmaceutiche.

Durante la sessione il premier, si apprende da fonti Ue, ha quindi ripercorso i punti salienti della vicenda dei vaccini AstraZeneca ritrovati nello stabilimento di Anagni e ha chiesto a Ursula von der Leyen se ritiene giusto che le dosi localizzate in Belgio e in Olanda restino destinate all’Unione europea, in tutto o in parte. Al riguardo, nell’intervento di replica, von der Leyen ha rassicurato il premier: le dosi prodotte in Ue saranno destinate alla Ue. Il premier italiano, si apprende ancora dalle fonti, ha quindi dato il suo “pieno sostegno” alla proposta di von der Leyen di rafforzare il meccanismo europeo sulle esportazioni di vaccini.

Nel corso della discussione all’Eurosummit sul ruolo internazionale dell’euro, Draghi ha poi spiegato come la priorità assoluta deve essere quella di non commettere errori durante la ripresa economica, spiegano le fonti. "Dobbiamo disegnare una cornice per la politica fiscale che sia in grado di portarci fuori dalla crisi", avrebbe detto il premier italiano secondo le fonti. Draghi ha quindi invitato a prendere esempio dagli Stati Uniti. "Negli Usa hanno un’unione dei mercati dei capitali, un’unione bancaria completa, e un safe asset", ha sottolineato, aggiungendo che questi elementi sono la chiave del ruolo internazionale del dollaro.

Draghi ha poi enfatizzato l’importanza di creare un titolo comune europeo: "Lo so che la strada è lunga, ma dobbiamo cominciare a incamminarci. È un obiettivo di lungo periodo, ma è importante avere un impegno politico", ha detto, secondo le fonti.

Il premier ha poi pienamente condiviso la proposta della Commissione europea di introdurre un certificato verde digitale, invitando anche ad approfondire alcuni possibili ostacoli all’esecuzione del progetto. "Gli Stati Membri avranno bisogno di tutto l’aiuto che la Commissione può dare", ha ricordato Draghi, "perché avere piattaforme nazionali e renderle interoperabili non è un risultato banale". Draghi ha anche invitato i leader a riflettere su come affrontare i possibili rischi di discriminazione tra persone causati dall’introduzione del certificato.

L’Eurosummit tra i capi di Stato e di governo dell’Ue ha visto la partecipazione della presidente della Bce Christine Lagarde e del presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe, che formalmente era in agenda per domattina.

cms_21384/INGHILTERRA_ASTRAZENECA.jpgGb: "Con AstraZeneca contratto in esclusiva"

Il Regno Unito ha con AstraZeneca un contratto "di esclusiva" per la fornitura del vaccino contro il coronavirus, mentre l’Unione europea ne ha stipulato uno che si basa sui "migliori sforzi" da parte della casa farmaceutica. Per questo, gli accordi stipulati dal governo britannico prevarrebbero su quelli europei. Lo ha detto in un’intervista al Financial Times il ministro britannico della Salute, Matt Hancock, spiegando che Londra e Bruxelles stanno cercando di risolvere la disputa riguardo alle consegne delle dosi del vaccino anglo-svedese.

Tuttavia, ha aggiunto Hancock, l’Unione europea non dovrebbe sospendere le esportazioni verso la Gran Bretagna del vaccino prodotto nello stabilimento olandese, proprio per la natura degli accordi contrattuali stipulati con la casa farmaceutica. "Ritengo che le nazioni che si basano sul libero commercio seguano il diritto contrattuale", ha detto il ministro britannico. "Loro hanno un contratto di ’migliori sforzi’ e noi abbiamo un accordo di esclusiva", ha affermato Hancock, aggiungendo che "il nostro contratto prevale sui loro. Si chiama diritto contrattuale. E’ molto semplice", ha sottolineato il responsabile della Sanità britannica.

L’intervista di Hancock fa seguito alle polemiche di ieri tra Londra e Bruxelles, che sembrano poi essersi placate con la diffusione di una nota congiunta nella quale le parti affermano di essere alla ricerca di una situazione soddisfacente per tutti, per "estendere la fornitura di vaccini a tutti i nostri cittadini".

cms_21384/astrazeneca_anagni_adn.jpgDosi AstraZeneca ad Anagni, "Catalent ha assunto a valanga"

La Catalent "da luglio ha assunto a valanga personale per lavorare all’infialamento dei vaccini" da quanto apprende l’Adnkronos. Nell’azienda di Anagni, sorvegliato da ieri dalle forze dell’ordine, sono state trovate 29 milioni di dosi di Astrazeneca pronte per essere infialate e spedite: Inghilterra, Belgio o paesi in via di sviluppo le destinazioni.

Un camion con targa NL(Olanda) ha lasciato in mattinata lo stabilimento. Poco prima del camion con targa olandese, un altro tir, italiano, specializzato in “trasporto farmaci nazionali e internazionali a temperatura controllata”, è uscito dai cancelli dell’azienda frusinate.

C’è rabbia e dubbi tra i cittadini del frusinate per un mistero che ancora non ha una spiegazione certa. "Non può essere", "io sto ancora aspettando che mi chiamino per fare il vaccino", "mi auguro davvero che queste dosi non escano tutte dall’Italia", "chi ci sta dietro?", "105mila morti in totale e ancora non si fa un gioco comune".

Nello stabilimento è impossibile entrare o avvicinarsi. Da quanto apprende l’Adnkronos, "la Catalent - spiega il titolare di un hotel - da luglio ha assunto a valanga personale per lavorare all’infialamento dei vaccini. Non mi sorprende questa cosa, mi sorprende che qui, senza che abbiamo le dosi, se ne fanno transitare a milioni. Con 30 milioni e quelle già somministrate, avremmo potuto vaccinare tutti gli italiani...".

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cms_21384/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 23.696 contagi e altri 460 morti

Sono 23.696 i contagi da coronavirus in Italia , secondo i dati del bollettino della Protezione Civile.

La tabella pubblicata ieri dal ministero della Salute fa riferimento a 460 morti, che portano il totale a 106.799 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid-19. Sono 349.472 i tamponi processati, tra molecolari e antigenici, nelle ultime 24 ore: il tasso di positività è al 6,7%. Sono 260 gli ingressi in terapia intensiva e portano il numero dei ricoverati con coronavirus in rianimazione a 3.620. Il numero di posti letto occupati in più è di 32.

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I dati dalle Regioni

LOMBARDIA

Sono 5.046 i nuovi casi e 100 i morti registrati nelle ultime 24 ore.

EMILIA ROMAGNA

Sono 2.070 i nuovi contagi da coronavirus in Emilia Romagna. Registrati inoltre altri 58 morti.

PUGLIA

Sono stati rilevati 2.033 casi positivi in Puglia. Sono stati registrati 37 decessi.

PIEMONTE

Sono 2.582 nuovi contagi da coronavirus in Piemonte. Registrati inoltre altri 40 morti.

VENETO

Sono 1.861 i contagi da coronavirus in Veneto.Vengono segnalati altri 25 morti, che portano i decessi totali a 10.467 dall’inizio della pandemia.

CAMPANIA

Sono 2.068 i nuovi contagi da coronavirus in Campania. Registrati inoltre altri 62 morti.

BASILICATA

Sono 110 i nuovi contagi da coronavirus registrati in Basilicata su un totale di 1.169 tamponi molecolari. Zero i decessi.

MARCHE

Sono 621 i contagi da coronavirus nelle Marche.

TOSCANA

Sono 1.518 i contagi da coronavirus in Toscana. Si registrano altri 22 morti.

FRIULI VENEZIA GIULIA

Sono 561 i nuovi contagi da Coronavirus in Friuli Venezia Giulia. Sono stati registrati altri 13 morti.

ABRUZZO

Sono 310 i nuovi casi di coronavirus registrati in Abruzzo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 15 nuovi casi e sale a 2067. Del totale odierno, 6 casi sono riferiti a decessi avvenuti nei giorni e comunicati solo oggi dalle Asl.

VALLE D’AOSTA

Sono 61 i nuovi contagi da Covid 19 registrati in Valle d’Aosta che portano il totale complessivo dei pazienti positivi al coronavirus da inizio epidemia a 8816. I dati sono contenuti nel bollettino di aggiornamento sanitario della Regione che segnala anche nessun decesso.

LAZIO

Sono 2.055 i nuovi contagi da coronavirus nel Lazio. Registrati inoltre altri 33 morti.

SARDEGNA

Sono 211 i nuovi contagi. Da ieri è stato registrato un morto.

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cms_21384/vaccino_linee_guida_per_le_Regioni.jpgCovid e punti vaccino: ecco le linee guida per le Regioni

Emergenza Covid in Italia e vaccini, arrivano le linee guida del governo per le Regioni - già condivise nella riunione di oggi - sui punti vaccinali che somministreranno almeno 800 dosi al giorno, dunque classificabili come punti di medie e grandi dimensioni: nel documento, la possibilità di raggiungere i punti con i mezzi pubblici e il personale previsto per assistere alle vaccinazioni.

"Nell’ottica di favorire la massima adesione alla campagna vaccinale anti Covid-19 - si legge nel documento -, e nel rispetto delle esigenze delle persone con disabilità", i "punti vaccinali di grandi dimensioni dovrebbero essere di norma collocati in aree facilmente raggiungibili con i servizi di trasporto pubblico locale o dotati di ampio parcheggio". E ancora: almeno due medici e sette, tra infermieri e assistenti sanitari, di cui due impiegati nella preparazione del vaccino il personale previsto dal modello contenuto nel documento sulle Linee di indirizzo organizzativo e strutturale dei punti vaccinali territoriali straordinari. Nel punto vaccinale dovranno inoltre essere presenti almeno due operatori socio sanitari, due amministrativi e due volontari (se disponibili). I punti vaccinali territoriali straordinari dovranno inoltre sorgere su una superficie di almeno 300 mq. Nei Pvts è previsto vengano somministrati almeno 800 vaccini al giorno, senza limiti di orario. Nel documento si prevede infatti ’’l’apertura per le ore necessarie a garantire il volume di vaccinazioni necessario’’.

"Le presenti linee di indirizzo sono da intendersi quale indirizzo ’non vincolante’ - si legge ancora nel documento - ed hanno lo scopo di suggerire un modello riguardante l’allestimento dei centri vaccinali straordinari di medie/grandi dimensioni (>800 vaccinazioni/die), che possano contribuire ad incrementare la capacità vaccinale sul territorio".

Le indicazioni messe nero su bianco dal governo sono circoscritte ai grandi punti vaccinale, ma non toccano gli altri minori. "Vengono espressamente fatte salve - si legge infatti nel documento - le necessità organizzative dei punti vaccinali di minore dimensione (es. studi medici, farmacie) che, in osservanza alla normativa vigente, costituiscono l’ossatura di quel sistema di vaccinazione diffuso e capillare che è necessario a garantire il rapido superamento della situazione pandemica".

Le indicazioni contenute nelle linee guida, "nei loro principi generali, sono valide anche qualora si intenda allestire punti vaccinali all’interno dei posti di lavoro, opportunamente adattate, indipendentemente dal numero delle vaccinazioni giornaliere", si legge.

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