E’ OVUNQUE FERRAGOSTO
Percorsi Di-Vini

Nel lontano 18 a.C. i romani istituirono la festività del Ferragosto in onore dell’Imperatore Augusto. Il nome stava ad indicare il “riposo di Augusto” e dava anche il nome al relativo mese. La festività inizialmente era il 01 di Agosto e proseguiva per buona parte del mese, ma giunti nel VII secolo la Chiesa Cattolica dedicò tale festività all’assunzione di Maria in cielo, scegliendo il giorno 15 del mese di agosto come data della ricorrenza.
E’ risaputo che per noi le festività sono importanti, ovviamente ognuno conferisce loro il valore che desidera ma una cosa ci accomuna tutti: la voglia di stare insieme e gioire della giornata cercando di passarla nel migliore dei modi con il desiderio di colmare un bisogno che è lontano quanto la notte dei tempi, vivere questo giorno in armonia con se stessi e con gli altri, possibilmente condividendo emozioni, passioni, risate e perché no, sana positività con chi ci è vicino.
A Ferragosto si è soliti organizzare pranzi, ai quali si dedica quel tanto di attenzione in più che ci consentirà di dare libero sfogo alla nostra volontà di benessere. E ad ogni pranzo che si rispetti è fondamentale abbinare un vino di eccellente qualità. La fortuna di trovarsi in un Paese che della qualità vinicola ne fa un vanto a carattere mondiale, rende tutto più facile, pertanto il consiglio immediato, vista la giornata odierna in corso, è di scegliere il vino in base alla regione in cui ci si trova, cercando di ottimizzare la scelta in base al pranzo che si intende sviluppare, con una divisione netta tra menù vegetariano, menù di pesce oppure menù di carne.
In ogni regione abbiamo un’ampia scelta ma consiglio di prendere in considerazione prevalentemente i vitigni autoctoni che in qualche modo rendono merito al territorio esaltandolo e consentendoci di sentirci pienamente integrati nel luogo del nostro momentaneo soggiorno. Se ci troviamo in Sicilia proviamo un Grillo, una Insolia, un Catarratto oppure un Nero d’Avola, un Perricone, un Frappato. Nel caso siamo nelle Marche possiamo degustare un Pecorino di Offida, un Vermentino di Jesi, un Sangiovese. Se il nostro soggiorno è in Abruzzo, possiamo scegliere tra un Trebbiano, un Pecorino, una Cococciola oppure un Montepulciano d’Abruzzo, mentre se si è in Calabria un Greco Bianco, un Pecorello, un Pallagrello Nero, un Gaglioppo. In Toscana, un Vermentino oppure un Rosso di Montalcino e perché no un Brunello? In Piemonte possiamo provare un Arneis oppure una Barbera d’Alba, ma se vogliamo qualcosa di più corposo, scegliamo a colpo sicuro un Barolo.
Nel caso volessimo iniziare la giornata con quel nonsoché di effervescente dirigiamoci in Lombardia per apprezzare una Franciacorta ma non dimentichiamoci del Veneto con il suo Prosecco, che aiuta sempre a fare la differenza.
Ad ogni modo ovunque ci troviamo abbiamo la possibilità di navigare “a vista” nella scelta dei prodotti, consapevoli che, comunque vada, la giornata sarà condotta verso il suo obiettivo primario; quello di poterci sentire per un giorno al centro del mondo o forse soltanto al centro della storia che per secoli ha plasmato questa data per farci vivere un autentico momento di gloria enogastronomica.
Buona degustazione e Buon Ferragosto.
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Giovanni
Epperò ci siamo scordati del Lambrusco, che soprattutto nel Sorbara ( leggermente più chiaro del più famoso Castelvetro, e più secco) se servito freddo, non ha niente da invidiare al Prosecco in estate, e a differenza del più famoso vino frizzante bianco veneto, può essere tranquillamente abbinato a cibi diciamo un po’ più "grassi"........
Commento del 08:36 16/08/2023 | Leggi articolo...
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