ELEZIONI 25 SETTEMBRE,TV, RADIO E SOCIAL: CHI SONO I POLITICI PIU’ PRESENTI

Meloni- Salvini - Letta - Renzi - Conte - Calenda -

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cms_27289/images.jpgElezioni 25 settembre, tv e social: chi sono i politici più presenti

Campagna elettorale tra social e tv dei leader di partito per le Politiche 2022 del 25 settembre. Chi è più presente sugli schermi? Chi è sul podio? A monitorare e incrociare l’esposizione sui mezzi televisivi e social network di personaggi politici e istituzionali è un’analisi di Sensemakers e Geca realizzata in esclusiva per Prima Comunicazione. Ad essere preso in considerazione è il periodo dal 3 al 20 agosto 2022.

Come spiega l’analisi, "dal confronto tra le classifiche televisive (in base al parlato tv) e quelle social (in base al numero di interazioni) emerge che nel periodo di riferimento, le prime tre posizioni sono diverse: nel ranking tv spiccano Calenda, Berlusconi e Letta (quest’ultimo non presente nella Top10 social), nelle seconde Salvini, Meloni e Conte, con l’emergere di figure tradizionalmente molto attive sui social (Paragone, Di Battista). Altra differenza rilevante - si legge ancora - è rappresentata dalla forte polarizzazione delle interazioni social con i primi tre posti saldamente occupati da Salvini, Meloni e Conte (che nel periodo di riferimento hanno raccolto il 47% delle interazioni complessive) e tutti gli altri molto distaccati". Ma, sottolinea ancora l’analisi, "il dato probabilmente più interessante di questa prima rilevazione è inoltre costituito dalla mancanza di esponenti politici del Partito democratico e della relativa coalizione nella Top10 social".

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A primeggiare su Facebook, secondo l’analisi Sensemakers e Geca, sarebbe Conte, mentre Calenda su Twitter e Salvini su Instagram. Meloni resterebbe invece "sempre in seconda posizione". Forte tuttavia la polarizzazione di "esponenti politici più radicali come Paragone e Di Battista" su Facebook. Da notare infine che TikTok, social emergente, sembra essere "fortemente presidiato" solo da Salvini e Conte

cms_27289/meloni86_fg.jpgMeloni: "Difesa interesse nazionale non significa distruggere l’Europa"

"Vogliamo un diverso atteggiamento italiano sulla scena internazionale, ad esempio nei confronti della Commissione Europea, (ma) questo non significa che vogliamo distruggere l’Europa, che vogliamo lasciare l’Europa, che vogliamo fare cose pazze". Lo ha detto la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in un’intervista apparsa sul sito della Reuters.

"Significa semplicemente - ha aggiunto - spiegare che la difesa dell’interesse nazionale è importante per noi come lo è per i francesi e per i tedeschi".

"Sono molto cauta... - ha affermato Meloni nell’intervista - Nessuna persona responsabile, prima di avere un quadro completo delle risorse che possono essere investite, può immaginare di rovinare le finanze del Paese".

"Abbiamo messo su carta alcune cose che dipendono dai conti dello Stato... La prima cosa che dovremmo fare sarebbe la legge di bilancio e abbiamo chiaramente intenzione di farla entro i parametri richiesti", ha detto Meloni.

cms_27289/Salvini.jpgSalvini: "Diritto di drogarsi? Sinistra non ha diritto di governare"

"Una sinistra che parla di diritto di drogarsi non ha diritto di governare questo Paese". Lo ha affermato il segretario della Lega, Matteo Salvini, parlando in un comizio a Cassino.

Quindi il leader leghista è tornato sul caro energia. "Saranno mesi difficili, le bollette della luce e del gas vanno assolutamente tenute sotto controllo, io spero che questa maledetta guerra finisca il prima possibile, perché ci vanno di mezzo gli ucraini, ma ci vanno di mezzo anche le famiglie e i lavoratori in Italia".

cms_27289/letta_tremonti.jpgLetta a Tremonti: "Chi te l’ha fatto fare?" La risposta: "Passione e interesse per l’Italia mi hanno spinto"
’’Vorrei chiedere a Tremonti: chi gliel’ha fatto fare di rimettersi in pista?’’ Questa la domanda che Enrico Letta, in collegamento dalla festa dell’Unità di Bologna al Tg2post, ha voluto rivolgere al successivo ospite, Giulio Tremonti, candidato per Fratelli d’Italia nelle elezioni politiche 2022 del 25 settembre.

’’Chi me l’ha fatto fare? Rispondo anche io come Letta, passione e interesse per l’Italia mi hanno spinto’’, ha replicato l’ex ministro dell’Economia, che ha aggiunto: ’’Auguro molta buona fortuna a tutti e due’’.

cms_27289/renzi97_fg.jpgRenzi sfida Berlusconi: "Pronto a confronto"

"Nel kit del buon candidato Berlusconi suggerisce di attaccare Calenda e Renzi. Peccato, caro Cavaliere, peccato. Ma noi rispondiamo con le idee, non con gli attacchi personali". Cosi Matteo Renzi, leader di Italia Viva, si esprime nella sua enews in vista delle elezioni politiche 2022 in programma il 25 settembre. Renzi ’sfiderà’ Silvio Berlusconi a Milano. "E sono sempre pronto a un confronto pubblico in Lombardia. Berlusconi non ha mai avuto il mio voto, ma non avrà mai il mio odio. Se lo incontrassi gli direi: caro Silvio, ma come puoi aver mandato a casa Draghi per sostenere al suo posto la Meloni? Amici che avete votato Forza Italia: davvero preferite che alla guida del Paese ci sia Giorgia e non Mario? Davvero?", dice il senatore.

Renzi non risparmia Giuseppe Conte. "Breve storia triste. Giuseppe Conte candida l’ex procuratore nazionale antimafia, Cafiero de Raho, che sosteneva la necessità dei termovalorizzatori per combattere la criminalità. Bene: qualcuno ricorda che i grillini hanno aperto la crisi per NON fare il termovalorizzatore di Roma? Da una parte c’è l’ipocrisia, dall’altro l’Italia sul serio", scrive.

"Chi non costruisce termovalorizzatori aiuta la criminalità: io sono d’accordo. I grillini? Oggi peraltro Conte ha detto che chi è di sinistra deve votare per lui. Lo ha detto Giuseppe Conte, vale a dire l’amico di Trump, l’uomo che ha firmato i decreti Salvini sull’immigrazione, l’uomo che si definiva sovranista all’ONU e populista davanti alla Lega: Giuseppe Conte, proprio lui, il punto di riferimento della sinistra", prosegue.

"Tutti applaudono Draghi ma sono gli stessi che lo hanno mandato a casa. Noi siamo gli unici coerenti nel sostegno a Draghi", dice evidenziando il sostegno mostrato nei confronti del presidente del Consiglio. "Andiamo avanti, amici, il 25 settembre dobbiamo essere una sorpresa per tutte e tutti".

cms_27289/conte6_fg.jpgConte: "Agenda Draghi è agenda rinvii - Inseguire sconfitta militare Russia è chimera"

"L’agenda Draghi è stata un’agenda di rinvii, di problemi che dovranno essere risolti dal prossimo governo". Così il leader del M5S, Giuseppe Conte, ospite del Tg4. L’ex premier punge anche sulla corsa del gas e il rincaro bollette. "A marzo - dice - ebbi uno scontro molto duro a Palazzo Chigi con Draghi, quando dissi che non era il caso di puntare sul riarmo perché c’erano altre emergenze, le altre forze politiche dov’erano? Oggi scoprono che c’è un problema di caro energia?".

Di Enrico Letta "trovo incomprensibile il comportamento - afferma Conte - abbiamo lavorato, dialogato, ma poi lui ha voltato la faccia da un’altra parte e ha sposato il progetto politico di Di Maio e Calenda, rinnegando il percorso fatto insieme. Ne risponderà al suo elettorato". Il M5S, sottolinea, "sta a presidiare un intero campo che si chiama campo progressista, come l’alfiere più autentico e genuino di una proposta politica progressista per migliorare la società".

RISCHIO SPECULAZIONI - Per contrastare il rischio di speculazioni, "occorre un governo politico con un progetto serio, indirizzi economici e sociali ben precisi" e "sollecitare una politica economica della Bce che sia presidio dell’Europa" dice il leader del M5S.

I rischi, mette in guardia l’ex premier, "non riguardano solo l’Italia, anche la Germania è in difficoltà: la spirale recessiva riguarda tutti, ecco perché avevamo chiesto un Recovery Energy Fund". Conte rivendica di aver "scongiurato", come presidente del Consiglio, "due procedure di infrazione della Ue", dando vita "a 5 variazioni di bilancio, un passaggio necessario per preservare il nostro tessuto economico e sociale", "ho lasciato il governo con lo spread sotto quota 100, ora ha superato 200 con punte di 250".

GAS - "Io sono rimasto molto sorpreso, non ho voluto poi fare polemica, quando Draghi è uscito dall’ultimo Consiglio europeo senza un nulla di fatto sul tetto al prezzo del gas, e a domanda ha risposto ’non è negativo, c’è stato un rinvio ad ottobre’. Il bicchiere non era mezzo pieno, ma tutto vuoto per gli italiani. Non siamo riusciti ad ottenere un risultato, mentre avremmo dovuto inchiodare alla discussione gli altri colleghi europei, non accontentarci di rinvii" afferma Conte, ospite del Tg4.

L’allarme sulla corsa del gas lanciato oggi da Carlo Calenda, che ha chiesto di sospendere la campagna elettorale? "Ora rischio di arrabbiarmi, ma scusate dov’è la responsabilità? Quando lo dicevo perché ero il solo a dirlo? Calenda che faceva? Oggi si sveglia per la campagna elettorale?".

RDC - Per Conte, "abolire oggi un sistema di protezione sociale in una fase di emergenza come quella che abbiamo davanti è una follia, non andiamo a inseguire, a rincorrere gli episodi di frode", quella del reddito di cittadinanza "è una riforma necessaria. E’ chiaro che bisogna lavorare" per migliorarla, "ci scontriamo con le carenze italiane" legate ai "centri d’impiego. Ma questi dipendono dalle Regioni, e, parliamoci chiaro, 14-15 Regioni oggi sono in mano al centrodestra, quindi" i leader di quell’area "anziché attaccare il Rdc dovrebbero tirare le orecchie ai loro governatori perché i centri di impiego non li hanno fatti funzionare".

RUSSIA-UCRAINA - "Il conflitto russo-ucraino mi fa molta paura e se, come fronte occidentale, inseguiamo una sconfitta militare della Russia, questo aumenterà il rischio nucleare, la carneficina che si sta verificando, e la recessione economica che sta colpendo soprattutto noi europei". Così il leader del M5S, Giuseppe Conte, ai microfoni del Tg4.

Per l’ex premier, "quello ucraino è un conflitto che non potrà essere risolto con la vittoria di una parte sull’altra. Se inseguiamo la sconfitta militare da parte della Russia inseguiamo una chimera. L’unica via d’uscita è un negoziato di pace, condanniamo l’invasione della Russia ma questa è l’unica soluzione possibile".
cms_27289/calenda46_fg.jpgCalenda: "Time out di un giorno"
"La mia proposta è quella di un time out di un giorno alla campagna elettorale, per prendere l’impegno di sostenere il governo Draghi, di incontrarsi tra tutti i leader, anche se dovessimo fare uno scostamento di bilancio". Così il leader di Azione Carlo Calenda al Meeting di Rimini, a proposito della proposta di sospendere la campagna in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, per consentire al governo Draghi di agire contro il caro gas.

"Davanti alla mia proposta, di sospendere momentaneamente la campagna elettorale per affrontare il caro gas e permettere al governo Draghi di agire, la risposta di Salvini che io avrei ’paura di perdere’ è una risposta da adolescente, da chi non ha mai lavorato un giorno in vita sua fuori dalla politica; e neanche dentro. Io ho passato l’adolescenza da un bel po’..." dice Calenda, replicando alla risposta del leader leghista, nelle dichiarazioni prima del suo intervento al Meeting di Rimini.

"Si facesse un giro fra le aziende medie e piccole e fra gli artigiani che una volta votavano Lega e chiedesse qual è la situazione sul punto. Non ho chiesto di sospendere le elezioni! Ho chiesto di fermarci un giorno tutti quanti, per aiutare il governo Draghi a prendere provvedimenti. Se poi Salvini non lo vuol fare e vuole continuare a baciare le mucche e i prosciutti o a girare sulle spiagge, faccia pure. Noi sentiamo il dovere di agire e siamo pronti a farlo, tutti insieme, anche domani".

Per Calenda, "l’argomento del caro gas oggi si impone: l’economia italiana rischia di andare in recessione, le aziende manifatturiere di chiudere e con essa gran parte delle piccole e medie imprese. Questo è uno tsunami d’emergenza nazionale ma che la campagna elettorale sta completamente dimenticando. Stiamo preparando la tempesta perfetta che richiede misure straordinarie", avverte il leader di Azione e del Terzo Polo.

Poi su Conte: "Si sbaglia: il governo ha messo 48 miliardi sulle bollette. La ragione per cui oggi Draghi può fare poco è che Conte, con Salvini e Berlusconi, lo ha fatto cadere, per ragioni di invidie personali e piccoli rancori".

"Il tema è la risposta da dare adesso, che sia all’altezza del discorso fatto ieri da Mario Draghi proprio qui al Meeting di Rimini. Se poi la risposta di Conte, come quella di Salvini, è ’gne gne gne’, vorrà dire che gli regaleremo un giocattolino, delle Playmobil con cui giocherà... Ma qui ci sono posti di lavoro, persone che vanno a casa e industria che viene distrutta. Se non si vogliono fermare, non si fermassero: se ne assumeranno la responsabilità e ne risponderanno davanti al Paese", dice Calenda.

Il leader di Azione parla anche di Giorgia Meloni: "Il programma della Meloni è nazionalizzare qualsiasi cosa. Negli altri Paesi, il programma della destra conservatrice è di favorire l’iniziativa privata; da noi è di nazionalizzare la qualsiasi: fra un po’, torneremo al panettone di Stato...".

Per Calenda, "è uno spreco pazzesco di risorse. I soldi in più vanno messi sulla sanità e sulla scuola, utilizzando anche la leva della sussidiarietà perché lo Stato da solo non ce la fa. Loro, invece, vogliono mettere i soldi per rifare l’Alitalia pubblica. Decideranno gli elettori, basta però che poi non si lamentino...".

Redazione

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