ELEZIONI POLITICHE 2022...

Slitta incontro Meloni-Salvini-Berlusconi: resta spina collegi - Renzi: "Alleanza con Calenda? Noi ci siamo" - M5S: fuori Di Battista e Casalino, Costa in corsa -

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cms_27093/meloni_berlusconi_salvini_fg.jpgSlitta incontro Meloni-Salvini-Berlusconi: resta spina collegi

Qualche dettaglio ancora sul programma, in vista delle elezioni politiche 2022 in programma il 25 settembre, con limature che verranno sicuramente fatte al testo-bozza della scorsa settimana, ma soprattutto la ricerca dell’intesa sui collegi, che sembra ancora un rebus lontano dalla soluzione, dopo le mosse centriste, con le nuove mini-alleanze Cesa-Brugnaro e Toti-Lupi. Per questo, fonti accreditate assicurano che anche questa settimana non ci sarà l’incontro al vertice del centrodestra: Berlusconi, Meloni e Salvini per ora non hanno in agenda un loro meeting, a meno di accelerazioni impreviste, soprattutto sulla ripartizione dei collegi.

Sul programma, quasi chiuso, pare certo un aggiustamento sul tema dell’Autonomia differenziata, che metta d’accordo anche Fdi. Da rivedere il punto sulla necessità di evitare "compressioni delle libertà individuali" - come si legge nel testo uscito dal tavolo di giovedì scorso - relativamente alla pandemia. Prevista anche una riflessione sul mantenimento o no del ministero della disabilità.

Sui collegi resta aperta la vicenda Fi-Udc. Dopo l’accordo con Brugnaro da parte di Cesa, il partito di Berlusconi nicchia sui seggi da cedere ai centristi, che hanno promesso battaglia, chiedendo "un riconoscimento adeguato", su cui la trattativa è aperta.

CENTRODESTRA LAVORA A LISTE - - Non si ferma intanto il toto-candidature. Il patron della Lazio, Claudio Lotito, potrebbe trovare posto in lista con il centrodestra. A quanto trapela il presidente del club biancoceleste avrebbe un dialogo aperto sia con la Lega che con Fi. Il collegio potrebbe essere un uninominale del Lazio, con ’paracadute’ al proporzionale. Pare certo invece il posto in lista per la giornalista Maria Giovanna Maglie, in quota Lega. Tra i big altri nomi dati in lista sono quelli degli ex ministri Giulio Tremonti e Giulio Terzi di Sant’Agata. Certi di correre con Meloni anche Giuseppe Consolo, Fabrizio Ghera, Riccardo De Corato, Andrea De Priamo, Lavinia Mennuni.

Restando a Fdi pare scontata la riconferma della candidatura di praticamente tutti gli eletti attuali del partito. A Palazzo Madama si tratta di 21 senatori, alla Camera di 37 deputati. A guidare i parlamentari saranno in lista i deputati Francesco Lollobrigida, Fabio Rampelli, Giovanni Donzelli, al Senato invece Isabella Rauti, Gianbattista Fazzolari, Ignazio La Russa e Daniela Santanché. Anche la Lega pensa a ricandidare molti degli uscenti: nel Lazio correranno quasi sicuramente Claudio Durigon, per il Senato, e Giulia Bongiorno, così come dovrebbe far parte del gruppo Simone Pillon. New entries il sottosegretario al Mef, Federico Freni, e l’ex candidata vicesindaco a Roma, Simonetta Matone.

Leghisti storici come Roberto Calderoli, Massimiliano Romeo e Massimo Garavaglia sono attesi in Lombardia, dove resta in forse - ma è più no che sì - la candidatura del fondatore Umberto Bossi, cui Salvini ha proposto la ricandidatura. In Veneto tocca al Alberto Stefani, già coordinatore regionale. Nella sua regione dovrebbe correre per Fi la presidente del Senato, Elisabetta Casellati.

Per gli azzurri in Lombardia si pensa a Marta Fascina, la fidanzata di Berlusconi, Licia Ronzulli e Stefania Craxi. Tornando al Veneto sono insistenti i rumors su Elena Donazzan in lista per Fdi, assessora alle politiche del lavoro e alle pari opportunità della giunta Zaia. Per lei ci sarebbe posto nell’uninominale e nel proporzionale. Donazzan difese gli alpini dalle accuse di molestie piovute dopo l’adunata di Rimini, finendo sui giornali per aver aggiunto: "Perdonatemi, se uno mi fa un sorriso e mi fischia dietro io sono pure contenta".

cms_27093/renzimatteoftg.jpgRenzi: "Alleanza con Calenda? Noi ci siamo"

"Se Calenda ha voglia di fare un ragionamento serio noi ci siamo". Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a Zona Bianca su Retequattro risponde così alle domande su un’eventuale alleanza con Carlo Calenda in vista delle elezioni politiche 2022. "Posso restare solo con dignità e coerenza, la soglia del 3% non ci fa minimamente paura", aggiunge Renzi.

"Sono sempre stato disponibile, anche adesso, a non mettere il mio ego davanti alla politica - chiarisce - . Il mio destino per me viene molto dopo. Vediamo cosa succederà". Comunque "domani mattina non è previsto un incontro con Calenda", assicura Renzi.

"Siamo in una situazione molto seria e la classe politica finora non ha offerto uno spettacolo all’altezza. C’è un’inflazione devastante, molta gente ha problemi ad arrivare a fine mese. C’è l’Ucraina, Taiwan... Di fronte a tutto questo, il balletto di chi si allea con chi è insopportabile. Torniamo a parlare di contenuti, senza sparare promesse in libertà. Io sono l’unico che non promette niente", dice ancora.

Quindi spara a zero contro il Pd. "Letta è la quintessenza dell’errore strategico, le ha sbagliate tutte. Non sapendo cosa scegliere è andato a sbattere. Letta ha un risentimento contro di me, ha detto ’Renzi no’ perché rosica dal 2014 e va bene. Ma mi ha fatto un regalo, sono l’unico che non è dentro alle foto, a quel teatrino che sembra Beautiful, una telenovela", attacca il leader di Iv. "Enrico stai sereno, questa volta Letta se l’è detto da solo. Si è fatto un selfie". E ancora: "Letta più asino di Buridano che occhio di tigre".

cms_27093/dibattista_ftg_ipa.jpgM5S: fuori Di Battista e Casalino, Costa in corsa

Nessuna candidatura per Rocco Casalino e Alessandro Di Battista alle parlamentarie del Movimento 5 stelle, mentre correrà l’ex ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Dopo la chiusura delle candidature si attende la lista ufficiale di tutti i nomi per il voto online che dovrebbe essere fissato il prossimo 16 agosto.

CASALINO - Lo spin doctor di Giuseppe Conte sarebbe stato fino all’ultimo indeciso. Casalino si sarebbe confrontato sul tema con diversi big del Movimento. In un primo momento, l’ex portavoce di Conte ai tempi di Palazzo Chigi era convintissimo di scendere in campo, ma in questi ultimi giorni ha prevalso la voglia di continuare ad occuparsi della comunicazione di Conte e del M5S.

DI BATTISTA - L’ex deputato romano per ora non commenta ma, a quanto si apprende, non avrebbe formalizzato la sua iscrizione al Movimento per partecipare al voto online previsto dopo Ferragosto. Fino a venerdì Di Battista non si era ancora iscritto al M5S: e la possibilità di effettuare l’iscrizione era inibita nei giorni in cui le candidature sono state aperte (il termine scadeva alle 14 di oggi). Ergo, l’ex parlamentare non è candidabile tramite piattaforma. Tuttavia resta aperta la possibilità per Di Battista di un eventuale ’ripescaggio’ tra i capilista che saranno scelti dal leader Giuseppe Conte.

RAGGI - Niente chance per Virginia Raggi, come rimarcato dallo stesso Conte stamane a ’Radio Capital’: "Raggi rientra nel vincolo del doppio mandato", ha detto Conte, sottolineando come l’ex sindaca capitolina sia attualmente "presidente della commissione dell’Expo" e stia "combattendo delle battaglie importanti a Roma".

COSTA - Da quanto apprende l’Adnkronos, il passo avanti dell’ex ministro dell’Ambiente è stato formalizzato oggi, giorno in cui si sono chiuse le autocandidature alla consultazione tramite la quale i militanti 5 stelle scelgono i candidati alle elezioni del prossimo 25 settembre. Costa avrebbe indicato come scelta di presentarsi per il Senato a Napoli.

2.000 AUTOCANDIDATURE - "Quasi duemila cittadini hanno scelto di autocandidarsi per correre con il Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni politiche: 1165 per la Camera, 708 per il Senato e 49 per la circoscrizione Esteri", si legge sulla pagina Facebook del M5S. "Un ringraziamento a tutti voi per aver deciso di mettere al servizio della collettività la vostra competenza nel rispetto dei principi del Movimento. Con il presidente Giuseppe Conte garantiremo candidature di alto profilo, espressione della migliore società civile per continuare a portare avanti in Parlamento tutte le nostre battaglie per i cittadini", conclude il post.

Redazione

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