ERDOGAN CAMBIA STRATEGIA E L’ ISIS LO ATTACCA ….…

MA IN SIRIA L’ORRORE NON HA FINE

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Ci sono forti dubbi che il recente attacco kamikaze nel centro di Ankara che ha provocato la morte di 10 turisti tedeschi sia stato progettato da mandante straniero con l’appoggio dell’Isis, come Erdogan vorrebbe che si dimostrasse. Il fatto che si voglia indagare sulla presenza di 3 giovani russi dimostra con fin troppa evidenza che Erdogan stia tentando di tirare in ballo la Russia di Putin quale mandante reale dell’attentato. Ma l’ambasciatore russo ad Ankara ha già fornito dettagli sui foreign fighters russi che si sarebbero uniti all’Isis.

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Certo, i fatti gravi fin’ ora accaduti tra Russia e Turchia potrebbero deporre a favore di una vendetta di Putin nei confronti della Turchia dal momento che quest’ultima, continuando a godere dell’appoggio degli Usa e della Nato nonostante il suo sospettoso comportamento nelle operazioni belliche contro l’Isis, le motivazioni valide per essere attaccata dalla Russia ci sarebbero tutte. Se anche per assurdo, questa fosse la verità, bisogna ammettere che Erdogan nella sua ambizione di estendere la sua governance nella regione siriana e irachena, dopo l’intervento russo ha dovuto fare marcia indietro in quanto le aperte accuse della stessa per il commercio illegale del petrolio con l’ISIS lo hanno posto di fronte ad un faccia a faccia con il mondo libero e con la stessa Europa che, sebbene ancora lo sostenga e ne chieda l’annessione, non ha potuto negare la sua ambiguità politica.

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Perché l’Isis avrebbe commesso l’attentato ad Ankara in quest’ultimo periodo quando per anni le erano stati risparmiati attacchi da parte di kamikaze? E perché l’ISIS, con un crescendo di diabolica e disumana rabbia,come una mostruosa bestia ferita che cerca vendetta prima della morte si scaglia contro vite innocenti decapitandone 150 proprio in Siria? Forse per gridare con gli ultimi colpi di scimitarra la sua sconfitta ?..La morte fa paura persino ai terroristi ma prima di abbracciarla i conti con Allah in paradiso l’Isis vuole farli portandosi dietro quante più anime possibili. E chissà se Allah concederà agli eroi maomettani del terrore, quelle leggiadre fanciulle promesse nel corano! Miraggi sognati e accarezzati forse più per esorcizzare la paura della morte che per fedeltà al Dio di Maometto. Proviamo a capire perché L’ISIS attacca la Turchia di Erdogan!

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Ci sono due cose che devono aver fatto infuriare il califfato detto Isis: 1-Erdogan dopo l’invito rinnovato della Merkel di entrare in Europa tenta di recuperare credibilità e accetta l’accordo con la Cacelliera per fermare l’immigrazione da parte dei profughi siriani in cambio di tre miliardi e questo interrompe non solo il piano destabilizzante verso l’Europa voluto dall’Isis ma interrompe anche il business miliardario dei terroristi nelle cui tasche finiscono le somme esose sottratte agli immigrati disperati in cerca di pace, lavoro e sicurezza.

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Soldi che Erdogan al contrario riceve senza nemmeno fare il macabro lavoro dei tagliagole;

cms_3310/foto_6_.jpg2- Erdogan, dopo essere stato a guardare senza mai intervenire anche quando vedeva morire i curdi nella loro disperata difesa contro i barbari, alla fine, ( luglio 2015) concede l’aeroporto di Incirlik alla Nato per bombardare le postazioni ISIS ; un atto dovuto almeno per dimostrare agli alleati la sua (falsa…)fedeltà . Ma non per i terroristi . Ormai allo scoperto,Erdogan cambia strategia ma i 200 jihadisti morti negli ultimi bombardamenti, rimandano la maledizione al traditore con cui si suppone si siano allacciati accordi segreti sia pure mai sottoscritti ma tacitamente attuati. E tuttavia, la verità potrebbe essere ancora più scioccante di quella che si può intuire dalle notizie televisive. Ritorniamo all’attentato prima delle elezioni. La vittoria di Erdogan alle elezioni fu preceduta da un attacco kamikaze spaventoso che potrebbe essere stato attribuito ad un piano diabolico, in stile 11 settembre, per mobilitare l’opinione pubblica a favore di un governo sempre più simile ad un regime che ad una democrazia. Una sorta di califfato con cui sbaragliare i curdi eletti appena pochi mesi prima con una percentuale di voti tali da consentire loro la partecipazione al governo del paese. Questo alle elezioni nazionali non poteva e non doveva accadere e dunque qualcosa di molto grave doveva fermare l’avanzata dei curdi per permettere a Erdogan di governare la nazione in assoluto. Così è stato perché la strage ha impaurito i turchi che alle urne si sono affidati al ‘pugno forte’.

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Questo secondo attentato dell’Isis (12 Gen.2016)forse non era in programma ed ha colto Erdogan di sorpresa, ma quando si comincia una devastazione come quella che è iniziata con la Libia ed è continuata in Siria con inimmaginabili crudeltà, non si può pensare che il male possa lasciare sempre illesi i territori di chi a queste crudeltà ha aderito sia pure nel silenzio o dietro le quinte.

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‘La festa’ per Assad non è andata a buon fine. Dopo tanto sangue versato in Siria egli è ancora là pronto a trattare per il bene del suo paese ma certamente grazie all’intervento della Russia che gli ha evitato una tragica fine simile o forse peggiore di quella cui l’intero mondo ha assistito in diretta sulla fine di Geddhafi che sanguinante, tentava di spiegare ai suoi carnefici dove era veramente il male… si chiamava al Qaeda e lo gridava al popolo, all’occidente intero che sapeva bene da che parte veniva quel male, ma bisognava ignorarlo e continuare la distruzione di quel territorio che alle imprese italiane dava lavoro e stabilità economica. Poi..la fine impietosa del dittatore..

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Erdogan, invece, come presidente di un paese NATO è al sicuro, protetto dagli Usa nonostante nel suo governare non conceda spazio alla democrazia e alla convivenza pacifica tra turchi e curdi; un califfo che accusa gli intellettuali che cercano la pace e li arresta come traditori come ha già fatto con i tanti giornalisti in prigione... Verrebbe voglia di rimproverare questa Europa per aver scelto un partner dittatoriale che imprigiona la libertà e uccide i suoi avversari al pari dello stesso Assad se proprio si vuole marcare la vita di questo leader come un feroce e spietato dittatore.

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In questa baraonda dove l’immigrazione distoglie dal vero pericolo in cui stiamo cadendo come in una trappola di topi, diventa sempre più difficile mantenere il controllo della paura collettiva che si sta instaurando dopo gli episodi eclatanti dei mille uomini islamici arroganti e baldanzosi che la notte di capodanno, hanno osato insultare, umiliare e molestare le donne occidentali, troppo libere e facili da manipolare secondo la loro mentalità maschilista e maomettana. Se questo è avvenuto in un paese libero e ospitale che non è ancora in guerra, pensate a quello che potrebbe accadere se una scintilla di odio dovesse attizzare un grande fuoco in Europa.

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Cosa farebbero quelle moltitudini di clandestini e irregolari a zonzo per le città senza lavoro? Si rivolteranno in massa? I veri colpevoli alla fine siamo noi europei, sempre troppo superficiali come quei politici del PD che nella trasmissione del 14 gen. 2016 di Del Dobbio “Dalla Parte Vostra’, hanno giustificato le azioni e i comportamenti dei nuovi arrivati in Germania come atti abituali anche da parte di uomini europei. Paragone inopportuno e insensato poiché un conto è la molestia occasionale tra due persone o un gruppetto non premeditato e un conto è trovarsi di fronte una marea di mille uomini in una piazza ristretta già organizzati per un compito programmato.

cms_3310/foto_12_.jpgParliamo anche della stupidità delle ‘politichesse’ che hanno minimizzato i gravi episodi sostenendo che da noi la polizia è ben più vigile di quella tedesca e che gli uomini europei sanno difendere le loro donne. Dopo queste affermazioni non rimane che inneggiare all’Italia: ‘Evviva.” SI certo! Evviva, ma per l’Italia di Pulcinella.…

Elena Quidello

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