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IL SUPER BOWL DEL FASHION : MET GALA 2017

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Con buona pace di quella parte di mondo che il primo maggio sfilava per rivendicare i diritti dei lavoratori a New York, sopra un red carpet che in realtà era bianco e blu, sfilavano star e starlette per entrare al Met Gaga, il party più modaiolo ed esclusivo dell’anno, dove se non ci sei non sei nessuno nel mondo del fashion system, soprattutto di quello più attento ai gusti dei millennials. Il Met Gala è ufficialmente un party esclusivo per raccogliere fondi a favore delle iniziative del Metropolitan, ma ufficiosamente è un modo per le star di dire: “io sono io e voi non siete… (citazione dal film il Marchese del Grillo interpretato da Alberto Sordi). Nella grande mela è un evento atteso quanto la finale del super bowl, dove poter sfoggiare look azzardati, il Met Gala ha un dress code abbastanza elastico, l’importante è attenersi scrupolosamente al tema dell’evento, che varia di anno in anno, e come potrete vedrete, anche quest’anno non sono mancati outfit alquanto originali.

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Il gala ha preceduto l’inaugurazione al Metropolitam Museum of Art della retrospettiva dedicata alla designer giapponese Rei Kawacubo e del suo brand: Comme des Garçons curata da Andrew Bolton, la stessa designer e le sue stravaganti creazioni sono state il tema “vivente” del Met di quest’anno, un grande onore che in passato era toccato solo al grande Yves Saint Laurent nel 1983. La retrospettiva resterà aperta dal quattro maggio al quattro settembre 2017 sponsorizzata , tra gli altri, anche dalla maison Valentino è stata definita da molti un operazione alquanto rischiosa. Perché se è vero che ogni sfilata della settantaquattrenne designer giapponese è uno spettacolo d’arte applicata alla moda (lei si definisce una creatrice concettuale) è altrettanto vero che la Kawacubo è conosciuta più dagli addetti ai lavori che non al grande pubblico. E un museo che ha i conti fortemente in rosso corre il rischio di non vedere molti biglietti venduti, il curatore della mostra ha messo a tacere tutte le polemiche con queste parole: “ Conosco pochissimi designer in grado come la Kawacubo di dire la loro anche nel contesto artistico e capaci di fare delle collezioni svincolate dai trend del momento”. Staremo a vedere, ma io temo che il flop è dietro l’angolo, anche se è stata una mostra fortemente voluta dalla temutissima Direttrice di Vogue America: Anna Wintour definita dai più ina macchina macina fatturati. Non a caso il Metropolitan ha chiamato un’ala del museo con il suo nome.

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Difatti è solo sotto la gestione della Wintour che inizia nel 1995, che il Met diventa l’evento glamour che è oggi, cassa di risonanza mediatica per star e designer forse più degli Oscar e dove gli invitati, pur di esserci, sborsano trentamila dollari a persona. Nell’analisi degli outfit non si poteva che iniziare proprio da lei che fedele alla maison Chanel sfoggia un abito dal tessuto metallico di color oro con nuvola di piume comprese. Lo so che sto rischiando la vita per quello che sto per scrivere, non fraintendetemi, io adoro Anna Wintour e Chanel, ma quest’abito è davvero brutto. Questa nuance non dona ad una donna dalla carnagione diafana e dai capelli color del grano come lei, per non parlare della collana, con un vestito così ricco è davvero too much!

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La nostra Donatella Versace riesce a fare anche di peggio presentandosi con un abito monospalla modello sirena che più giallo elettrico non si può e non soddisfatta di quello che rifletteva il suo specchio, ha colorato i suoi capelli biondo platino con ciocche di un giallo canarino. Almeno ci ha risparmiato gli accessori che con molta probabilità avrebbe scelto di color giallo. Spero solo che da lassù l’indimenticabile Gianni Versace si sia distratto quel tanto che basta per non vedere il red carpet di sua sorella!

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La cantante Rihanna non è passata di certo inosservata nel suo “sobrio” outfit, ma almeno si è attenuta al tema scegliendo di indossare una creazione della stilista che è di difficile commento, lascio a voi ogni commento, difficile riuscire ad intravedere la testolina della cantante tra questi che sembrano tanti petali di carta. Sarà anche un’opera d’arte, ma quante di voi avrebbero il coraggio fashion di uscire così conciate per un party? Questo è l’esempio lampante di quanto i capi del brand Comme des Garçons siano di difficile vendita (lamento che si leva dai buyers e dalle grandi catene del lusso che espongono le collezioni della Kawacubo).

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La madrina del Met: Katy Perry non volendo sfigurare al cospetto della collega si è presentata come una moderna geisha con abito da sposa (che tradizionalmente in Giappone era di color rosso) in un total look color rosso. Nel suo outfit, giusto per non sbagliare, c’era di tutto: ricami, tulle, fiori e pietre. Il rosso è stato scelto come omaggio al Giappone, patria della designer e dove nella tradizione del Sol Levante questo colore è molto caro. Gesto apprezzabile e unica cosa che possiamo promuovere del suo outfit, il rosso è di una nuance molto bella molto donante al suo tipo di incarnato.

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In questa edizione del Met Gala lo stile delle cantanti non ha fatto una gran figura e a dargli il colpo di grazia, manco a dirlo, ci ha pensato la solita Madonna che si è presentata sul red carpet insolitamente con alcuni chili in più e con il viso gonfio e inespressivo per il troppo botox. Il suo abito dalla stampa camuflage dava l’impressione di cedere da un momento all’altro, totalmente fuori tema e fuori spirito nipponico, fermandosi a favore di fotografi, ha preso la sua borraccia e ha cominciato a bere. Visto il risultato del suo outfit credo non sia stata semplice acqua!

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Poi all’improvviso mentre stavo guardando le star sfilare sono balzata dal mio divano esclamando: ma hanno invitato pure il Gabibbo? Guardando con più attenzione mi sono accorta che era la moglie di Pharrell Williams, Helen Lasichanh alla quale secondo me è sfuggita di mano l’idea di voler reinterpretare lo stile minimal e geometrico delle armature dei Samurai, ma il Samurai si è trasformato in Gabibbo! Inutile dirvi che indossava una creazione della stilista Kawacubo.

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Dopo questi outfit da incubo passiamo agli outfit più belli e la più bella è stata senz’altro lei: Gisele Bundchen. L’ Abito modello sirena by Stella McCartney dalla profonda scollatura sul retro è strepitoso su di lei, il tessuto metallico è di una nuance argento non troppo squillante e il tutto viene equilibrato da accessori minimal e una semplice coda alta scelta come acconciatura. Semplicemente perfetta!

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Altra top model della “vecchia” guardia come l’inossidabile Naomi Campbell si aggiudica la medaglia d’argento per il miglior outfit del Met Gala 2017, anche se non proprio in tema avanguardista caro alla designer la Campbell sceglie un abito nero con profondo spacco dal quale si intravede un ginocchio da far impallidire le più giovani colleghe. Bello il fondo dell’abito illuminato da fili metallici color argento, questo taglio di capelli le sta divinamente, ma ho il forte sospetto che sia solo una parrucca, un vero peccato.

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L’unica che è riuscita a coniugare il tema della serata: l’avanguardia con l’essere chic è stata la super top Cara Delevingne sfoggiando un completo pantaloni in tessuto metallico con preziosi ricami by Chanel, decolleté argentate ( anche se come vi scrivo sempre pre outfit eleganti è meglio scegliere un sandalo) e maxi cintura portata sulla giacca (must have di stagione). Il lato avanguardistico è palese nella scelta di aver rasato i capelli a zero e rendendoli un accessorio che ha catalizzato l’attenzione per i bagliori che la sua testa emanava. Molte sono le star e modelle che quest’anno hanno deciso di dare un taglio netto alla propria chioma scegliendo un taglio pixie estremo come Katy Perry ha sfoggiato un taglio rasato biondissimo, Kristen Stewart, Zoe Kravitz, Michelle Williams e l’attrice Scarlett Johansson. A Hollywood si sussurra che sia la protesta silenziosa dello star system contro la presidenza Trump, di sicuro sarà un trend che farà molti proseliti tra le giovani fan di queste e altre star.

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Etereo e bellissimo l’abito indossato dall’attrice Elle Fanning by Miu Miu, il colore polveroso le dona tantissimo, ma la domanda è d’obbligo: che ci azzecca con il tema della serata? Sembra più una fatina delle favole che uno spirito avanguardista, ma a me piace tantissimo.

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Stesso colore polveroso e stesso mood fatina è l’outfit da Jennifer Lopez anche se il suo abito della maison Valentino ha un po’ troppi veli che danno la sensazione di appesantire la silhouette della cantante. Molto sofisticato il make up e l’acconciatura…come essere fuori tema, ma con tanto charme.

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Per tutte noi che non abbiamo il physique du role della super top Gisele Bundchen, ma ci piace l’idea di indossare un abito luccicante per una serata speciale potremmo imitare la regista Sofia Coppola che ha indossato un abito by Marc Jacobs in tessuto metallico color oro, che su di lei essendo castana sta divinamente, dalla linea scivolata e clutch della stessa nuance dell’abito. Stesso risultato glamour di Gisele, ma decisamente più alla portata di tutte.

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Altra scelta di abito metal abbordabile per le silhouette di noi comuni mortali è quello indossato da Michelle Monaghan by Paco Rabanne questa volta dalla nuance argento ( colore che dovrebbero adottare le donne bionde), ugualmente glamour come Gisele, ma più umana. Come la Coppola anche lei ha una clutch della stessa nuance dell’abito e pochi o nessun gioiello, l’abito è più che sufficiente per farci brillare. Quindi se volete scegliere un outfit metal, che sia un abito o un completo, fate vostre queste due regole fondamentali: clutch dello stesso colore come anche i sandali e niente gioielli.

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Molto chic anche se fuori tema, è evidente che per essere chic quest’anno al Met Gala si doveva essere fuori tema e non indossare una creazione della designer Rei Kawacubo, è l’abito indossato da Naomi Watts by Stella McCartney con profonda scollatura e inserti di maglia impreziosita da cristalli.

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Tra le star che hanno scelto di indossare un abito di un bianco optical, quello indossato da Allison Williams by Diane von Furstenberg è il più chic. Bellissime le sovrapposizioni di tessuto e l’elemento bustier ad enfatizzare il punto vita, altrettanto chic il make up e l’acconciatura retrò, anche se fuori tema è stata la più glamour e apprezzata dagli addetti ai lavori presenti al Met Gala.

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La medaglia d’oro per la nuance più trendy e perfetta per chi la indossava è quella dell’abito dell’attrice Lupita Nyong’o , il color arancio sarà un must have per quest’estate come del resto anche le piume. Ricordatevi quest’estate il mantra sarà: ma dove vai se le piume non hai! Scegliete voi su cosa: abito, borsa, sandali o magari solo una maxi a mò di orecchino.

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E per finire ecco a voi l’uomo più elegante della serata e non poteva essere che lui: l’inossidabile Valentino Garavani che indossa lo smoking con un perfetto aplomb di chi non abbia fatto altro nella vita. Ho volutamente tralasciato di commentare l’attrice Monica Bellucci perché lei è sempre la stessa: incaponita su un’unica posa ed espressione, non proprio un pregio per un’attrice, sul solito abito sottoveste black, sulla stessa acconciatura da matrona romana. Nei secoli fedele è un motto appannaggio esclusivo dell’Arma dei Carabinieri non della moda.

T. Velvet

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