ETIOPIA: I RIBELLI DEL FRONTE DI LIBERAZIONE DEL TIGRAY ANNUNCIANO LA RITIRATA
Le truppe governative riconquistano numerose città, tra cui Lalibela, patrimonio dell’Unesco

Vento di speranza soffia sull’Etiopia, che sembra essere in procinto di ripristinare uno stato di relativo equilibrio a livello politico. Per voce di Getachew Reda, i ribelli del Fronte di liberazione popolare hanno annunciato all’ Agence France-Press la ritirata nella loro regione, il Tigray, affinché sia garantito l’approvvigionamento di aiuti umanitari per i civili. La popolazione sta infatti attraversando un momento di particolare difficoltà e povertà, che richiede necessariamente l’intervento di forze esterne al paese.
Intanto, l’esercito etiope ha nuovamente preso il controllo della seconda città sacra dell’Etiopia, patrimonio dell’Unesco: Lalibela. Non a caso, già lo scorso 18 dicembre il governo aveva parlato di una riconquista dell’area del Wollo nord, nell’Amhara; lo stesso territorio di cui fa parte Lalibela. L’emittente televisiva Fana aveva seguito, in tale occasione, la visita a Lalibela del vice premier e ministro degli Esteri Demeke Mekonnen, accompagnato dal ministro della Pace Benalif Andualem e diverse alte cariche dell’esercito. Gli esponenti hanno passato in rassegna le antiche chiese scavate nella roccia, che hanno reso nota la città in tutto il mondo.
Ricordiamo che la guerra civile tra il governo etiope e i ribelli del Fronte di liberazione del Tigray va avanti ormai dal 4 novembre 2020, quando il conflitto scoppiò proprio nell’area settentrionale della sopracitata regione, per poi estendersi nell’Amhara e nell’Afar. Non molto tempo fa i ribelli si dirigevano pericolosamente verso il cuore della capitale Addis Abeba, ma adesso l’allarme sembra essere rientrato. Merito della controffensiva delle truppe governative, che sono di fatto riuscite a riconquistare numerose città, portando i ribelli alla ritirata.
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