E’ PASQUA...LA VISITO DOPO LE FESTE
Medico rinvia l’intervento a dopo le festività pasquali a donna ammalata di Sla
Il Nostro ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha dichiarato: “il medico che ha rifiutato il cambio della cannula trachestomica è stato denunciato per non aver assistito una donna ammalata di Sla, rinviando l’intervento dopo le festività pasquali.
Il Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin, continua dicendo che si tratta, di un comportamento "vergognoso". Così facendo, la Ministra, tiene ben presente e non dimentica che il medico, ha disonorato tutta intera la categoria. Ma poniamo un poco d’ordine nella vicenda che definire animata è ben poca cosa.
Nella città di Locorotondo, provincia di Bari, ad una donna ammalata di Sla, un medico si rifiuta, di cambiare la cannula tracheostomica che è un vero e proprio bypass che convoglia l’aria inspirata nel sistema respiratorio. Un vero e proprio intervento salva vita. Orrore e ripugnanza hanno assalito il mio animo nell’apprendere l’accaduto. Per il professionista, probabilmente, venivano prima le festività pasquali e in secondo luogo la deontologia professionale. Vergogna!
I carabinieri del capoluogo pugliese ed i militari della stazione di Locorotondo si sono attivati accertando l’identità della signora e la veridicità dell’accaduto. Successivamente i Nas, senza tener conto delle festività pasquali e con il massimo senso del dovere hanno identificato il medico di turno denunciandolo alla procura di Bari e deferendolo sia alla Direzione generale dell’Asl che all’ordine dei medici.
Non oso pensare che in seguito questo “signore” possa continuare ad esercitare la professione medica dimenticando il famoso giuramento di Ippocrate. Basta! Basta con il facile perdonismo. Chi si è reso responsabile di questo episodio disonorevole e vergognoso dovrà risponderne personalmente alla Procura della Repubblica e all’ordine dei medici che, a mio parere, dovrebbero immediatamente allontanarlo e sospenderlo dall’attività sanitaria per un lungo periodo. Con il suo comportamento becero e supponente, questo signore, ha semplicemente gettato ombre sul lavoro di decine di migliaia di operatori sanitari che quotidianamente lavorano per garantire la salute dei cittadini, dimenticando le festività e gli affetti familiari. Questa situazione non ha nulla a che vedere con la mala sanità ma rispecchia una semplice forma di arrogante incoscienza della quale dovrebbe dare conto alla giustizia ordinaria. In questi casi non bisogna essere ne garantisti ne giustizialisti ma semplicemente onesti con se stessi.
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