FAI: decima edizione dell’iniziativa “I luoghi del cuore”

Aperte le votazioni per il censimento dei siti da valorizzare

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Il confinamento domiciliare disposto dalle istituzioni come misura di contenimento per far fronte all’emergenza Covid-19 e il senso di vicinanza e di solidarietà sociale sviluppatosi all’interno di ciascuna nazione, oltre ad incrementare il sentimento di aggregazione, ha anche risuscitato un certo grado di patriottismo che talvolta nella freneticità della vita quotidiana si presenta sbiadito, e che si è riflesso nella rivalutazione dell’immensa ricchezza che contraddistingue il nostro territorio. Il solo pensiero di poter rivivere i propri luoghi del cuore si è affermato come una vera necessità durante questo periodo di isolamento, tanto che molti musei e siti culturali hanno disposto la possibilità di godere dei propri spazi via telematica, attraverso visite guidate virtuali.

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È in quest’ottica che anche quest’anno il FAI, il Fondo ambiente italiano, si è incaricato dell’organizzazione della decima edizione dell’iniziativa “I luoghi del cuore”, per raccogliere fondi volti a contribuire al rilancio di edifici, monumenti, aree naturali e tantissimi altri posti che necessitavano di un aiuto per tornare a risplendere. Si tratta di un censimento in atto dal 6 maggio al 15 dicembre, a cui poter accedere direttamente dal sito del FAI, per votare alcuni dei luoghi che riteniamo dovrebbero essere maggiormente valorizzati, e da cui scaturiranno per la prima volta due classifiche distinte; la prima dedicata all’“Italia sopra i 600 metri”, ovvero "a luoghi che appartengono alle aree interne montane del Paese, di cui la Fondazione si sta occupando anche attraverso il Progetto Alpe e che coprono da sole il 54% del territorio nazionale: zone che sono diventate la periferia del Paese, in sofferenza per la carenza di servizi e infrastrutture che rende le condizioni di vita più difficili, ma anche contraddistinte da una bellezza indiscutibile",e la seconda dedicata invece ai "Luoghi storici della salute", ovvero "beni architettonici che hanno radici profonde nel nostro passato, e che oggi, a fronte dell’emergenza sanitaria, sono divenuti valorosi presidi a tutela di tutti noi". Attendendo dunque di scoprire i siti vincitori di questa edizione, continuiamo a sperare nella concretizzazione della riapertura dei beni del FAI, partendo dai giardini storici fino ai monumenti più ampi, prevista per fine mese.

Federica Scippa

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