FRIDA KAHLO
Una Donna straordinaria
Frida Kahlo, all’anagrafe Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón (Coyoacán, 6 luglio 1907 – Coyoacán, 13 luglio 1954), è stata una pittrice messicana. Il rapporto ossessivo con il suo corpo martoriato caratterizza uno degli aspetti fondamentali della sua arte. Allo stesso tempo coglie l’occasione di difendere il suo popolo attraverso la sua arte facendovi confluire il folclore messicano. Sotto questo aspetto, forte ma allo stesso tempo sfumato di humour, risulta nei suoi quadri l’impatto di elementi fantastici accostati a oggetti in apparenza incongruenti. Si tratta di quadri di piccole dimensioni dove si autoritrae con una colonna romana fratturata a ricordo della sua spina dorsale e circondata dalle numerose scimmie che cura come figlie nella sua casa. Tre importanti esposizioni le furono dedicate nel 1938 a New York, l’anno successivo a Parigi e nel 1953, un anno prima della morte, a Città del Messico.
Due delle sue opere esprimono magnificamente la sua vita tormentata: la ragazza con la maschera mortuaria (olio su tela (Nagoya City Art Museum, Giappone) e le due Frida (olio su tela (Museo di Arte Moderna, Città del Messico).
Ragazza con maschera mortuaria (1938)
Frida Kahlo è l’autoritratto nascosto dietro la maschera della morte.
Il sottotitolo di questo dipinto, Ella juega sola (lei gioca da sola), è la sintesi dell’infanzia travagliata e solitaria di Frida, afflitta da molti problemi di salute fin dalla tenera età e perciò costretta molto spesso a isolarsi.
Ma anche della sua vita adulta, sconvolta dal tragico incidente che la relegò a letto per molti anni e dal travagliato matrimonio con Diego Rivera.
Negli anni immediatamente precedenti a questo dipinto infatti Frida si accorse di essere incinta ma ebbe un aborto spontaneo, proprio a causa dei numerosi problemi di salute, e molto turbata da questo avvenimento scrisse poi nel suo diario che uno dei più grandi dispiaceri della sua vita fu quello di non aver avuto figli.
Le due Frida (1939)
Questo è il dipinto che rappresenta non solo le due personalità dell’artista, ma anche in modo più emblematico la relazione tra Frida e Diego, perché analizza in momento della separazione dei due.
Le due Frida rappresenta, come il titolo suggerisce, la presenza di due ritratti di Frida.
La Frida non più amata da Diego indossa un abito bianco, l’altra un abito tipico della cultura messicana.
Ciò che hanno in comune le due rappresentazioni nell’opera è che mostrano il cuore.
Quello della Frida non più amata è rotto ed emerge dal corpetto strappato del vestito.
Il cuore dell’altra Frida è intero.
La prima ha una tenaglia in mano, la seconda una foto di Diego da piccolo, l’amante bambino perduto.
Una vena, simile a una flebo, pompa sangue da un cuore all’altro, ma è spezzata da una forbice chirurgica e lascia cadere la linfa ematica a terra.
Frida non ha più sangue da dare a chi l’ha così tanto ferita.
Non ha più linfa per essere una buona moglie.
Il raddoppiamento di Frida esalta molto la sua solitudine. Ma la nuova condizione le insegna a proteggersi e fortificarsi da sola.
Frida investiga, in questo come in molti altri quadri, ciò che si prova a essere una donna innamorata e tradita, che vuole e deve ricominciare da se stessa: mette in scena tutte le emozioni legate alla femminilità.
Gruppo arte e cultura di Orietta Paganotti
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