GABRIELE VINCIGUERRA

Angeli e Demoni

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Quella di Gabriele Vinciguerra è una bellissima storia che mi ha profondamente toccata.

Tutto inizia quando è ancora un ragazzino timido, vittima di bullismo: un cliché talmente frequente da essere scontato. Ciò che non è affatto scontato, invece, è il modo in cui ha reagito, combattendo una battaglia esistenziale che gli ha meritato di portare con orgoglio il suo cognome.

Ci ha messo del tempo, anni a dire il vero ma, grazie alla sua determinazione e allo sport - ha praticato arti marziali a livello agonistico per vent’anni - è riuscito a fare emergere l’uomo che c’era in lui, pur conservando gelosamente la sua anima di fanciullo.

Oggi Gabriele Vinciguerra è un fotografo di alta moda affermato, un uomo che ha raggiunto il successo professionale perché ha saputo prima di tutto guardare dentro se stesso e ascoltare le proprie emozioni. Un passaggio imprescindibile senza il quale qualunque visione sul mondo esterno risulterebbe sterile e scontata.

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Gabriele Vinciguerra

“Ho iniziato a praticare arti marziali perché da ragazzino ero vittima bullismo - racconta. Il mio scopo non era quello di imparare a restituire i colpi ricevuti ma a superare la paura o, quanto meno, a poterci convivere. Grazie a questo lungo percorso è maturata in me quella consapevolezza che non aveva avuto modo di emergere e che ha inciso profondamente sul mio modo di vedere le cose. Mi sono posto delle domande che in circostanze normali non mi sarei mai fatto ed oggi so che tutto questo è lo zoccolo duro del mio lavoro, il mio fondamento, la mia ispirazione”.

Lo sguardo di Gabriele Vinciguerra non è cambiato non corso degli anni, si è semplicemente affinato e purificato. L’amore per l’immagine - per la BELLA immagine - e per la fotografia, lo ha aiutato non soltanto a ritrovare se stesso ma anche a dare un proprio personalissimo contributo allo sguardo sul mondo.

La macchina fotografica - analogica o digitale che sia - è un’estensione dei suoi occhi ed è uno strumento talmente potente da essere in grado di immortalare un’istante, un’emozione, un frammento di vita senza tempo. “È un’emozione indescrivibie riuscire a trasferire in un’immagine la magia di un’emozione”, afferma. Ma per arrivare a questo, oltre ad anni di studio, occorre avere una forte sensibilità interiore che consenta non soltanto di vedere le cose ma di percepirne la vera essenza. Di andare “oltre”.

È quello che emerge in: “Attraverso i tuoi occhi”, un libro fotografico che racconta, attraverso immagini inedite e spettacolari, la magia del Marocco e del suo popolo. L’esploratore Vinciguerra ci presta i suoi occhi per compiere questo viaggio insieme a lui, in prima persona, facendoci sperimentare la stessa ebbrezza che lui stesso ha vissuto durante questo incredibile percorso fotografico e spirituale.

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“Attraverso i tuoi occhi”, il libro fotografico di Gabriele Vinciguerra

Ma facciamo un passo indietro. Per quanto oggi Gabriele Vinciguerra sia un professionista affermato, il suo percorso con l’obiettivo non è stato sempre lineare ed esente da conflitti. Come tutte le grandi passioni ed i grandi amori, c’è sempre da fare i conti con il demone del perfezionismo. Per Gabriele la fotografia non è uno scatto effimero, fine a se stesso ma è riuscire ad emozionare, a trasmettere ad altri i suoi stessi sentimenti, il suo stupore, il suo pianto. Ed è frustrante scontrarsi con la dualità, che spesso non permette questa comunione di mente e di cuore. Allora l’ossessione prende il sopravvento, perché si vuole a tutti i costi trovare il modo di comunicare quanto percepito senza sfalsarlo di una virgola. Angeli e demoni nuovamente l’uno contro l’altro, in una battaglia eterna che finisce solo quando si approda a questa semplice consapevolezza: nessuno dei due vince perché entrambi sono parte l’uno dell’altro.

Il segreto è lasciarsi andare, vivere in prima persona questa emozione e darle un volto fisico - fotografico, in questo caso - lasciando che sia l’immagine stessa a compiere il resto del lavoro. Quando l’emozione è vera, trova sempre il modo di comunicare se stessa.

Ecco che il fotografo non è più l’autore ma il canale attraverso cui il mondo parla a se stesso.

Nel suo libro, Gabriele ha imparato più che a vedere ad ascoltare, come un bambino avido di scoprire la vita. È entrato in punta di piedi in un mondo talmente diverso dal suo che ne è rimasto scottato: gli ambienti spogli, dove il colore contrasta con la sabbia del deserto, hanno creato uno scenario mistico in cui lui si è sentito solo e abitato ad un tempo. Il confronto con le persone che vivono una quotidianità semplice ed essenziale, lo ha riportato a quelli che sono i veri valori, non soltanto esistenziali ma altresì professionali.

Viviamo di emozioni oltre che di pane e, soprattutto, moriamo di emozioni più che di assenza di pane.

“Attraverso i suoi occhi” è quindi più di un libro: è una confessione.

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Ritratto di Simona HeArt by Gabriele Vinciguerra

Paradossalmente - ma la fisica quantistica ce lo conferma - il pensiero è in grado di modificare la materia. Così quando l’anima viaggia sulle giuste frequenze, tutto intorno sbocciano armonia e bellezza.

I ritratti di Gabriele Vinciguerra testimoniano quanto già affermava Antoine di Saint-Exupéry ne “Il piccolo principe”: “L’essenziale è invisibile agli occhi. Non si vede bene che col cuore.”

Scatti fugaci, raccolti al volo quando luce ed emozione si baciano sul volto del soggetto. Scatti rubati nel silenzio di chi non vuole invadere un’intimità quasi sacra. Scatti appannati da una lacrima che vela l’obiettivo di un’emozione nata da chissà dove e chissà perché.

Tutto questo e molto altro è la fotografia di Gabriele Vinciguerra: “spiare nel buco della serratura” non è più - grazie a lui - invadere la privacy ma è intravedere un altro mondo per gentile concessione della “porta” che, se voleva, poteva anche tappare il buco!

Questo percorso che oserei definire “visionario”, lo vive anche nel mondo della moda.

Quest’ultimo, allettante e repellente ad un tempo, è come un’isola in mezzo all’oceano: difficile raggiungerlo ma ancora più difficile rimanervi. Ed è forse proprio questo il motivo per il quale è tanto bello, perché non si apprezza veramente se non ciò che si suda con il duro lavoro. “La fotografia di moda parte dall’abito, non dal modello o dalla modella”, afferma Gabriele e l’occhio del fotografo è quel qualcosa in più che veicola un certo modo di vedere la moda o che, addirittura, può cambiarne totalmente i connotati. Il mondo non è come lo vediamo ma come lo creiamo con il nostro sguardo.

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Lookbook Marta Jane Alesiani - photo by Gabriele Vinciguerra

A proposito di sguardo, come è cambiato quello di Gabriele Vinciguerra da quando la fotografia, da demone è diventata angelo?

“Tutto dipende dal proprio stato d’animo e da come si vive il presente, che non significa vivere alla giornata - afferma. Quando faccio un ritratto, in realtà quello scatto l’ho già fatto nel momento in cui l’ho pensato e immaginato. Tutta la difficoltà consiste nel rendere esattamente ciò che la mia mente aveva partorito. È lì che è fondamentale rispolverare il proprio senso critico - anzitutto nei propri confronti - per non peccare di presunzione o di egoismo. Solo l’autocritica può farci crescere e portare alla luce aspetti reconditi rimasti inespressi. Non riuscire ad esprimere questo tipo di concetto vuol dire aver fallito la propria missione.”

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L’intervista che segue è stata realizzata da “Tavoli HeArt” per la Social TV della storica Libreria Bocca di Milano, all’interno della splendida cornice di Galleria Vittorio Emanuele II.

La Libreria Bocca dal 1775 è locale Storico d’Italia con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

L’articolo è pubblicato su “International Web Post” che, nella persona del suo fondatore e direttore Attilio Miani, si fa portavoce della partnership tra un magazine di informazione internazionale e una libreria storica unica nel suo genere.

#socialtvlbocca

Dove trovare Gabriele Vinciguerra:

https://www.gabrielevinciguerra.it/

https://www.instagram.com/gabrielevinciguerra_ph/

https://www.facebook.com/Gabriele-Vinciguerra-101420808025441

Simona HeArt

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