GERMANIA: VARATI 65 MILIARDI CONTRO IL CARO VITA

Approvato dal governo tedesco il terzo pacchetto di sostegno, accanto al prelievo forzato sugli extraprofitti delle aziende energetiche

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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, a capo della coalizione costituita dal suo partito Spd, dai Verdi e dai Liberali del Fdp, che governa la Germania, ha approvato un nuovo piano di aiuti di oltre 65 miliardi di euro per fronteggiare l’aumento del costo della vita e l’inflazione.

L’annuncio arriva dopo pochi giorni dalla comunicazione del colosso russo Gazprom di riaprire il flusso di gas verso l’Europa dopo lo stop forzato a causa di lavori di manutenzione.

La novità del piano di sostegno è incentrata sulla possibilità di utilizzare gli extraprofitti fatturati a causa dell’impennata dei prezzi dalle varie società energetiche nazionali ed europee.

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Non è la prima volta che Berlino stanzia dei fondi per fronteggiare la crisi energetica. Infatti, solo tra settembre 2021 e agosto 2022, il governo tedesco ha predisposto aiuti per oltre 60,2 miliardi di euro, corrispondenti all’ 1,7% del Pil; parliamo della cifra più alta vincolata tra i 27 Stati dell’Unione Europea.

Al secondo e al terzo posto per quantità di aiuti si pongono Grecia e Lituania, seguite al terzo posto dall’Italia con 49,5 miliardi di euro corrispondenti al 2,8% del Pil. Al quarto posto la Francia con 44,7 miliardi di euro, pari all’ 1,8% del Pil, e al quinto posto la Spagna con 27,3 miliardi di euro.

Il documento che compone il piano di sostegno, derubricato come spesa aggiuntiva sul bilancio, è molto articolato e da esso si evince che il governo federale si impegnerà a corrispondere 40 miliardi di euro, mentre i vari Lander verseranno il resto.

Inoltre è stato predisposto un prelievo forzato nei confronti di quelle aziende energetiche che hanno fatturato extraprofitti sfruttando l’innalzamento dei prezzi dell’energia.

Scholz ha rassicurato il popolo tedesco affermando di aver adottato tutte le decisioni possibili per poter far fronte ad ogni evenienza, compreso l’esaurimento della fornitura di gas russo facendo rifornimento di gas e diversificando le fonti di approvvigionamento energetico.

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Nel frattempo, continuano le operazioni di stoccaggio del gas in modo tale da riempire tutti gli impianti.

Robert Habeck, ministero dell’Economia tedesco, ha dichiarato che si è raggiunto in anticipo l’obiettivo dell’85% di capienza che inizialmente era fissato per il 1° ottobre.

Nonostante ciò, però, il ministro si dimostra assai cauto in quanto i livelli di rifornimento di gas potrebbero scendere e se la fornitura di gas russo dovesse essere interrotta nel breve periodo sarà necessario spostare l’obiettivo di stoccaggio entro il 1° novembre al 95%.

Antonio Conversano

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