GIOVE

Continuiamo il nostro percorso all’interno del sistema Solare con Giove, quinto pianeta in ordine di distanza dal Sole.
Primo tra i giganti gassosi, è il più grande di tutto il sistema planetario; la sua massa, infatti, è due volte e mezzo la somma di tutti gli altri pianeti messi insieme. Il suo diametro è di 143.000 km, undici volte quello terrestre, e il suo volume è pari a 1300 pianeti grandi come la Terra.
Ogni anno Giove si comprime di due centimetri per effetto del meccanismo di Kelvin-Helmholtz, fenomeno astronomico che avviene quando una stella o un pianeta si raffreddano. Per ristabilire l’equilibrio, il corpo celeste genera un riscaldamento del nucleo, irradiando nello spazio una quantità di energia superiore a quella che riceve dal Sole.
Confronto tra le dimensioni di Giove e della Terra (fonte NASA)
A proposito del Sole, Giove ha una composizione simile alla sua. Il pianeta, infatti, è costituito principalmente da idrogeno (75%) ed elio (24%), oltre all’1% di altri gas composti. Percentuali che variano leggermente man mano che ci si addentra nel pianeta.
Quanto alla sua struttura - ancora oggetto di studi - si ritiene che sia costituita da più strati e che non possieda una crosta solida. Semplicemente il gas diventa sempre più denso procedendo verso l’interno, convertendosi in liquido. Naturalmente, pressione e temperatura aumentano man mano che si scende verso il nucleo.
L’atmosfera è caratterizzata da fasce di colore variabile tra il crema e il marrone, e puntellata da cicloni e anticicloni, tra cui spicca la famosa “Macchia Rossa”. Si tratta di strutture rotanti circolari la cui durata oscilla tra diversi giorni e centinaia di anni, in base alle dimensioni. Come dicevo, la più importante in ordine di grandezza è la grande Macchia Rossa, formazione anticiclonica di forma ovale le cui dimensioni vanno da 24-40 000 km a 12-14 000 km. Anche la sua colorazione è variabile ma ancora non si è capito cosa la determini.
La rotazione di Giove è talmente veloce da generare un intenso campo magnetico. La sua grande forza di gravità è una fortuna per tutto il sistema solare perché lo ripulisce dai detriti spaziali che, diversamente, impatterebbero sugli altri pianeti.
Inoltre questo stesso campo gravitazionale attira e trattiene numerosi satelliti e stabilizza una nutrita schiera di asteroidi.
A causa delle sue dimensioni e della composizione molto simile a quella del Sole, il pianeta è stato considerato per molto tempo una “stella mancata”.
Non tutti sanno che Giove ha anche degli anelli, composti principalmente di polveri di silicati. Furono osservati per la prima volta nel 1979 dalla sonda Voyager 1.
Giove e i 4 satelliti medicei (o galileiani): Io, Europa, Ganimede, Callisto
Tutti, invece, sanno che Giove ha dei satelliti naturali - o “lune” - che, tuttavia, non si limitano ai quattro più famosi: Io, Europa, Ganimede e Callisto. In realtà ad oggi se ne contano 92. Insomma, il gigante rosso è il “regnante” con il maggior numero di “servitori” tutto il sistema solare! Questo fatto troverà riscontro anche nella visione mitologica ed esoterica. Persino i nomi dei satelliti sono ispirati a quelli degli amanti o delle figlie di Giove-Zeus.
Ancora qualche dettaglio astronomico sul pianeta, prima di addentrarci nel significato simbolico.
Giove è il quarto oggetto più brillante nel cielo dopo il Sole, la Lune e Venere con la quale spartisce, a seconda del periodo dell’anno, il ruolo di "stella del mattino" o di "stella della sera”. Orbita a 778,33 milioni di chilometri dal Sole e impiega circa 12 anni a fare un giro completo intorno alla Stella, attraversando tutte le costellazioni dello zodiaco.
Giove è conosciuto fin dall’antichità e i primi a parlarcene sono, naturalmente, i Babilonesi. Ma bisogna aspettare Galileo Galilei per scoprire l’esistenza dei quattro satelliti medicei (o galileiani): Io, Europa, Ganimede e Callisto. Cassini e Robert Hooke, scoprono invece - indipendentemente - la grande Macchia Rossa. Siamo nella seconda metà del XVII secolo.
Questo pianeta ha sempre ricoperto un ruolo da protagonista nelle culture religiose Babilonese, Greca e Romana. Per questi ultimi, Giove (Zeus) è il sovrano, il padre di tutti gli dei.
Zeus è l’ultimogenito di Crono e di Rea, una Titanide. Crono è colui che, con un falcetto, evirò il padre Urano (il Cielo) detronizzandolo, e che inghiottì tutti i suoi figli per timore di essere a sua volta spodestato. Zeus si salva grazie allo stratagemma della madre che, partoritolo in segreto, al posto del bambino dà in pasto al marito Crono una pietra avvolta in fasce, senza che questi si accorga dello scambio. Crescendo, Zeus-Giove inizia a desiderare il potere detenuto dal padre.
“Giove sul trono”, opera di Heinrich Friedrich Füge, 1776
Deve sostenere diverse battaglie prima di raggiungere il suo scopo. Sostenuto da Ade e Poseidone, inizialmente attacca Crono e i Titani scacciandoli dall’Olimpo. Poi deve affrontare i Giganti, che vogliono vendicare i Titani, loro fratelli maggiori. Quando la battaglia volge al culmine, interviene Eracle che, con le frecce e la clava, sconfigge i Giganti. È da questo momento che inizia il regno del padre degli Dei.
Iconograficamente Giove-Zeus viene rappresentato con in mano un fulmine, suo principale attributo. Infatti era il dio dei fenomeni atmosferici: radunava le nubi, scatenava tempeste e fulmini e poi faceva tornare il sereno. Al pari del Cielo, dominava la Terra e quanto in essa è contenuto, incarnando la figura di un dio onnipotente. Ma Giove non abusava di questo potere, anzi, lo esercitava con giustizia, soppesando su una bilancia d’oro le situazioni che gli venivano sottoposte.
Questo è il motivo per il quale i Romani lo consideravano il protettore di tutte le attività politiche, nonché il garante della giustizia, due attività che non sempre - tra gli umani - vanno di pari passo.
simbolo astrologico di Giove
Il glifo di Giove è la rappresentazione stilizzata del fulmine.
Notiamo dapprima un semicerchio aperto verso sinistra, simbolo del passato e dell’origine della vita. Sulla destra, invece - dominio simbolico della vita e dell’avvenire - una croce che si interseca all’asse orizzontale. Il simbolo astrologico di Giove indica dunque che l’anima si eleva al di sopra della croce della materia, espandendosi attraverso l’esperienza terrena.
Giove, dunque, libera l’anima dal dominio della materia. Esso rappresenta il processo di crescita e di maturazione, nonché la capacità di autorealizzarsi. Non solo dal punto di vista materiale ma anche spirituale e morale, perché non vi è nulla di più prezioso per un essere umano della salute e della pace dell’anima.
Giove è all’origine del significato e dello scopo individuale: è la realizzazione sotto tutti gli aspetti.
Quando la sua energia viene espressa correttamente, l’individuo manifesta bontà, generosità, inclinazioni mistiche e filosofiche. Diversamente, si mostra come una persona avida, fanatica, centrata solo sulle sue verità, che impone agli altri con forza e con qualsiasi metodo.
Giove governa i segni del Sagittario e dei Pesci.
Lascia un commento
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.