GLI ITALIANI PIU ALTRUISTI PER EFFETTO DELLA PANDEMIA
Quasi 5 milioni e mezzo di persone sarebbero favorevoli al lascito solidale

Se da un lato l’ondata di contagi da Covid ha innalzato il nostro livello di misantropia, lasciando spazio ai ben noti episodi di cui è colma la cronaca attuale, dall’altro gli italiani hanno riscoperto il piacere di donare. La ricerca intitolata “Gli italiani e la solidarietà dopo il Coronavirus”, condotta da Walden Lab per il Comitato Testamento Solidale nel giugno scorso e pubblicata recentemente in occasione della Giornata Internazionale del Lascito Solidale (13 settembre), svela infatti il rinnovato interesse verso tali tematiche da parte dei nostri connazionali.
Per l’indagine sono stati selezionati 1000 partecipanti, rappresentativi dei circa 40 milioni di italiani di età compresa tra i 25 e i 75 anni. L’11% degli over50 fa sapere di aver pensato a un lascito solidale in seguito all’emergenza pandemica; 2 su 10 ha già predisposto la donazione o è in procinto di farlo. Dati, questi, che si discostano nettamente rispetto a quelli registrati in passato: nel 2018 la percentuale di soggetti che prendevano in considerazione l’indea di un lascito solidale era inferiore di ben 8 punti percentuali. Un’evoluzione della mentalità propabilmente indotta proprio dalle contingenze che ci hanno visti coinvolti negli ultimi mesi, le quali avrebbero spinto ad essere maggiormente preoccupati per il futuro collettivo nonché altruisti.
"Dal 2013, con il Comitato Testamento Solidale siamo impegnati nel fare cultura su questo importante strumento di donazione. L’emergenza coronavirus ha reso gli ambiti dei nostri interventi ancora più critici e il sostegno che le organizzazioni non profit possono dare a tante cause sociali dal contrasto della povertà alla lotta alla fame, dalla cura delle persone con malattie degenerative e disabilità, alla ricerca scientifica, dalla salvaguardia dell’ambiente alla difesa dei diritti umani è oggi ancora più decisivo – spiega Rossano Bartoli, portavoce del Comitato Testamento Solidale e presidente della Lega del Filo d’Oro. – Predisporre un testamento solidale è una scelta di cui tante persone parlano apertamente con i propri famigliari, non è necessario disporre di grandi patrimoni e si può valutare di destinare ad un’organizzazione no profit anche una piccola somma per aiutare gli altri”.
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