GLI OCEANI NASCOSTI DI MARTE
Sarebbero intrappolati tra 100 e 1.500 metri di profondità

Una recente ricerca del California Institute of Technology (Caltech), con a capo Eva Scheller, fa luce sul pianeta che sta catalizzando l’attenzione di addetti ai lavori e non in questo 2021: Marte. Il focus della ricerca ha a che fare con la presenza di oceani sulla superficie del corpo celeste, o, per meglio dire, sotto la sua superficie: alcune masse d’acqua sarebbero “nascoste” tra le rocce a una profondità compresa tra i 100 e i 1.500 metri. Ipotesi, questa, che contrasta con le precedenti formulate, secondo cui l’assenza di acque oceaniche sarebbe stata dovuta a dispersione nello spazio per opera del vento solare. L’acqua sarebbe invece ancora presente, ma non visibile perché intrappolata sotto la superficie marziana nelle strutture cristalline delle rocce della crosta. “Marte è diventato il pianeta arido che conosciamo adesso circa tre miliardi di anni fa. - ha spiegato Scheller - La quantità di acqua sarebbe corrispondente a circa la metà di quella dell’Oceano Atlantico”.
Utilizzando dati raccolti dalle sonde in orbita intorno a Marte, Maven (Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN) della Nasa, e Mars Express, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), dei rover mandati sulla sua superficie e dei meteoriti marziani piovuti sulla Terra, gli autori hanno elaborato un modello di Marte in cui hanno ricostruito la quantità di acqua persa e quella ancora conservata dal Pianeta rosso nel corso della sua storia.
Per confermare l’ipotesi a cui si è pervenuti e avere una stima più precisa di quanta acqua sarebbe intrappolata tra le rocce, un importante contributo è atteso da parte del noto rover Perseverance della Nasa, sbarcato su Marte il 18 febbraio del 2021, che, conclude Scheller, “esplorerà una delle parti più antiche della crosta marziana”.
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