GLI USA TREMANO: EX MILITARI "IN VENDITA"

Molti veterani delle forze armate americane assunti da Paesi stranieri con ingenti somme di denaro

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cms_27943/0.jpgGli Stati Uniti stanno per essere travolti da uno scandalo senza precedenti: da un’inchiesta giornalistica si è appreso che i veterani dell’esercito americano sono a libro paga di Riad. Dopo queste indiscrezioni, molte alte cariche americane potrebbero saltare; gli uomini posti ai vertici della gerarchia militare già tremano.

La magistratura ha subito iniziato ad indagare e i giudici preposti hanno chiesto all’esercito un dossier dettagliato con i nomi dei veterani che svolgono il loro lavoro nei Paesi esteri, identificati come consulenti Foreign Servants.

La retribuzione percepita dai veterani è totalmente illecita e contraria alle norme sul patto di fedeltà nei confronti dello stesso Stato americano, in quanto i militari in congedo non possono essere retribuiti dai Paesi stranieri per prestazioni lavorative in conflitto con il giuramento prestato poco prima della presa di servizio.

Vi è però un’eccezione che può essere fatta valere solo con il consenso del Congresso: chi decide di lavorare per Paesi stranieri deve essere sottoposto ad un controllo dei servizi segreti per ottenere un permesso e specificare nel dettaglio il ruolo e le funzioni che ricoprirà.

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Dall’inchiesta risulterebbero circa 500 ex militari, ora in congedo, al servizio di governi stranieri pagati profumatamente. Lo Stato che esercita maggiore appeal sembrerebbe essere l’Arabia Saudita, che attira a sé i pensionati americani con stipendi da capogiro.

Infatti, solo dal 2016 ad oggi circa quindici ufficiali sarebbero stati assunti presso il ministero della Difesa; ministero più volte criticato dagli stessi Stati Uniti per la politica adottata, tra cui la mancata presa di posizione sull’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.

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I nomi più conosciuti sono senza dubbio James Jones, generale dei marines, e Keith Alexander, generale dell’esercito, che hanno ricoperto il ruolo di dirigenti, nonché di consiglieri del presidente Barack Obama e prima ancora del presidente George W. Bush.

Gli stipendi sono vertiginosi, arrivando a toccare i 200mila dollari, con consulenze addirittura di oltre 10 milioni.

A queste indiscrezioni si aggiungono quelle provenienti dall’Azerbaijan, che versava 5mila dollari al giorno ad un ex generale dell’aviazione americana, e quelle provenienti dall’Arabia Saudita, che elargiva ad un ex Navy Seal uno stipendio di 258mila dollari l’anno.

Antonio Conversano

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