GRANDE ESODO DI FINE ANNO: SOS SULLE STRADE

IL NUOVO PERICOLO VIENE ADESSO DALL’USO DEL CELLULARE E DAL LANCIO DEGLI SMS ALLA GUIDA. Notevoli le trasgressioni maschili, non da meno, quelle al femminile al volante e, perfino, in moto.

Messaggini_con_cellulare_accorciano_la_vita.jpg

cms_270/Telefonino_e_volante.jpgCon il grande esodo di massa, è contestualmente partita la campagna condotta dall’ ASAPS (Ass. Sostenitori e Amici della Polstrada) contro la cosiddetta Moda: “della distrazione di massa”. Vale a dire, cioè,l’uso indiscriminato del telefonino per comunicare quando si è al volante e, peggio ancora, per lanciare SMS alla guida. Gran parte degli automobilisti italiani, ovviamente mentre si trovano alla guida dell’auto, convinti di farla franca e di poterselo permettere senza rischio alcuno (sic !), usano dialogare e messaggiare con il telefono cellulare. È quanto si rileva da una dettagliata analisi svolta dall’ASAPS che, a tal proposito, ha svolto un capillare monitoraggio su tutto il territorio nazionale. Un uso, quello del telefonino mentre si è alla guida di un veicolo, da bandire che, appunto l’ASAPS definisce la… moderna sbornia del terzo millennio contro cui ha, quindi, lanciato l’appello: “Un messaggio a volte accorcia la vita”. Un flagello in ascesa verticale e specialmente in questo periodo di “Esodo di massa” contro cui il Presidente dell’ASAPS Giordano Biserni ha responsabilmente scatenato una vera e propria crociata. Una battaglia a sostegno della quale chiede la collaborazione dei media e delle Testate locali. <<La nostra campagna sulla Distrazione alla guida -scrive Biserni sul Sito ASAPS- è stata pubblicata da decine di web dei maggiori giornali nazionali e da decine di quotidiani nazionali e locali. Ringraziamo quanti ci hanno aiutato a diffonderla. Ma non basta. Per rilanciarla cerchiamo aiuto anche dai web delle associazioni, dai Quotidiani on-line e da tutti gli amici attenti alla sicurezza stradale. Convinti che non sia per niente azzardato chiamarla la nuova sbornia/ebbrezza del terzo millennio, Vi ringraziamo per il sostegno che ci darete ! Dopo le ebbrezze da alcol e da droga che tanti disastri hanno creato anche sulla strada -rilancia il Presidente ASAPS- oggi va ad aggiungersi questo nuovo sistema di distrazione di massa: l’uso del cellulare alla guida e l’invio e la lettura degli SMS. La campagna di sensibilizzazione lanciata dall’ASAPS qualche mese fa dal titolo: “Un messaggio a volte accorcia la vita”, ha coinvolto decine di volontari dell’Associazione che si sono piazzati su alcuni degli incroci più trafficati delle città prese in esame. Ove, essi hanno pazientemente contato tutti coloro che transitavano lungo la rotabile pacificamente intenti a ridere, scherzare o litigare al telefono od a messaggiare. Il prossimo monitoraggio -conclude il Presidente Giordano Biserni- riguarderà i conducenti di veicoli destinati al trasporto collettivo: autobus e pullman di linea.>> Un ulteriore appello l’ASAPS lo lancia in vista del prossimo esodo e controesodo di fine anno: << non facciamoci prendere dalla smania di spedire o leggere i messaggini augurali alla guida -ribadisce il presidente dell’ASAPS Giordano Biserni- visto che in una giornata normale se ne lanciano in Italia circa 260 milioni. Aspettare di essere giunti a destinazione, non significa certo venire meno al dovere di cortesia.”

LE STATISTICHE

cms_270/grafico_crescita1-300x229.jpgTorino, Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli, Palermo, sono state soltanto alcune delle principali città messe sotto la lente d’ingrandimento dall’ASAPS, ma il monitoraggio ha riguardato anche altri importanti centri quali Arezzo, Benevento, Forlì, La Spezia, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Trento e poi ancora Busto Arsizio, Cesena, Marcianise, Monselice ed altri ancora. La campionatura, che ha “osservato”, nei mesi di novembre e dicembre 2013, decine di migliaia di automobilisti (32.650 per l’esattezza) circolanti durante il giorno nelle fasce orarie di maggiore traffico (dalle ore 8 alle ore 9, dalle ore 12 alle ore 13, dalle ore 18 alle ore 19) e in diversi giorni feriali della settimana, rappresenta fino ad oggi un campione unico nel suo genere. I risultati sono stati per certi versi sorprendenti ed hanno messo in luce alcuni fenomeni forse non così scontati o noti alla popolazione, a cominciare dal dato assoluto che ha riguardato i conducenti di auto “pizzicati” alla guida con il telefonino in mano. Alla conta, gli automobilisti osservati sono stati complessivamente 32.650, dei quali 4.048, pari a una percentuale del 12,4%, quelli sorpresi con il telefonino attivo.Ciò significa che un conducente di auto ogni otto utilizza il telefono cellulare per comunicare a voce con altre persone o attraverso i vari servizi di messaggeria. Dei 4.048 guidatori colti al telefono, 3.057 sono risultati di sesso maschile (pari al 75,5%) e 991 (24,5%) di sesso femminile, dato quest’ultimo che in alcune città ha sfiorato picchi del 30%...! Tra i “positivi” al telefonometro il 29% è risultato essere utilizzatore nella prima fascia oraria (dalle ore 8 alle ore 9), il 35% nella seconda (dalle 12 alle 13) e il 36% nella terza (dalle 18 alle 19). Anche le situazioni ambientali di utilizzo denotano una certa tipicità: un più frequente ricorso al telefonino è stato rilevato nei pressi delle zone maggiormente frequentate (scuole, centri commerciali, stadi, ospedali), negli ambiti cioè di maggiore “stimolo” rispetto alle normali ed ordinarie situazioni di viabilità quali una via provinciale o di veloce scorrimento (tangenziali e statali). Sorprendente anche il numero dei telefoni-nisti (il 22% del numero complessivo dei conducenti sorpresi al telefono (cioè oltre uno su cinque), pizzicati a dialogare imprudentemente sotto il semaforo rosso. Pericolosissimo. Va, infatti, ricordato che la fermata all’incrocio, specie se con passaggio pedonale, resta un atto della circolazione stradale e, quindi, soggetta a tutte le norme del Codice della Strada. Per quanto riguarda, invece, la ripartizione in aree geografiche e come valore assoluto, l’utilizzo del cellulare alla guida è prevalente al Nord (1.710 conducenti, pari al 42,2%), seguito dal Centro con 1.186 “telefonisti” (il 29,3%) e dal Sud con 1.152 (pari al 28,5%). Notevoli anche le differenze tra le grandi città: se a Torino si è registrata una percentuale di “telefonisti” pari al 14% (il monitoraggio è avvenuto però nei pressi dello stadio e di alcuni centri commerciali), a Milano è stata invece del 12% e “soltanto” del 10,2% a Firenze. Più sostenuta a Verona e Forlì dove è stata superata la media nazionale con picchi fino al 16%.. A Roma la percentuale di conducenti al telefono è stata del 13,6%, ma è stato rilevato un interessante numero di telefonisti a bordo di veicoli a due ruote (42 ciclomotoristi e motociclisti in tutto il Centro Italia, 32 dei quali a Roma ). Altrettanto alta la percentuale dei positivi anche a Napoli (13,5%) e Palermo (14%). Insomma, dalle Alpi al Canale di Sicilia, dalla fredda Pianura Padana al mite clima mediterraneo, pare che una buona fetta di automobilisti e persino motociclisti, non rinuncino al “piacere” di ciacolare e, persino, a messaggiare con l’indispensabile apparecchietto mentre filando a… “tavoletta”.

Giancarlo Giulio Martini

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