GREENPEACE CONTRO IL DEPOSITO UNICO PER SCORIE NUCLEARI
Il movimento propone una soluzione alternativa: la Valutazione Ambientale Strategica
Greenpeace si oppone con veemenza alle ultime decisioni assunte dalle autorità circa l’ipotesi di dotarsi di dotarsi di un solo Deposito Nazionale per lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti radioattivi, ospitando permanentemente quelli a bassa attività e temporaneamente quelli ad alta attività.
L’organizzazione ambientalista denuncia il fatto che si tratti dell’unico caso al mondo di gestione combinata dei rifiuti, implicando una vera e propria “nuclearizzazione” perpetua di determinati siti. A tal proposito, Greenpeace si propone inoltre di studiare a fondo l’applicazione dei criteri che ha portato alla stesura della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi).
Oltre alle ragioni sopra elencate, è stato trascurato uno dei punti più cruciali della questione: l’assenza di consenso formale - almeno per il momento – da parte di cittadini ed enti rappresentativi ad istituire il deposito unico.
Secondo Greenpeace sarebbe stato più logico verificare più scenari e varianti di realizzazione del Programma utilizzando i siti esistenti o parte di essi e applicare a queste opzioni una procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), in modo da evidenziare i pro e i contro delle diverse soluzioni. Con il Programma non si propone di risolvere la questione definitivamente ma di avviare una più lenta e graduale transizione, stimabile nell’ordine di un secolo, in cui la parte minore in volume dei rifiuti nucleari, ma fortemente maggioritaria della radioattività, è gestita “temporaneamente” in un Deposito unico che non può ospitarla definitivamente.
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