Giordania: l’avvento del fotovoltaico in moschee e scuole

Già dal 2014 la Giordania ha iniziato una forte campagna di sensibilizzazione per ridurre le emissioni di CO2 nell’aria. Il progetto “green” ha coinvolto in primis i luoghi di culto, le moschee, sui cui tetti sono stati installati dei pannelli fotovoltaici, mentre all’interno delle luci a led.
Questa iniziativa è stata estesa poi anche alle scuole di Amman, la capitale del Paese.
Il fotovoltaico negli ultimi anni è diventata una realtà, la fonte di energia pulita che soddisfa gran parte del fabbisogno della popolazione giordana.
L’energia in eccesso viene venduta alla rete o ad altri paesi.
Continuano a essere fatti gran passi in avanti: il governo giordano spera di poter sostenere entro il 2030 gran parte del fabbisogno energetico grazie al fotovoltaico e di ridurre del 40% le emissioni di CO2, mentre per il 2050 si punta a trasformare Amman in una capitale a impatto 0.
Certo, qui non si parla di un cambiamento energetico totale, ma di iniziare dalle istituzioni fondamentali della società, come moschee e scuole, perché proprio da questi luoghi deve partire la sensibilizzazione verde di cui la Giordania vuole essere uno dei maggiori promotori mondiali.
Infatti, nelle scuole è stata introdotta l’educazione ambientale, per educare le future generazioni ad adattarsi alle innovazioni energetiche che ha avviato il Paese, dato che questo comporta un vero e proprio cambiamento di mentalità.
Si sta pensando di utilizzare le energie rinnovabili anche per il riscaldamento, come già stanno provvedendo a fare altri paesi. E non solo: anche importanti aziende straniere stanno investendo molto nel settore delle energie rinnovabili.
La Abu Dhabi Future Energy Company è pronta a investire ben 188 milioni di dollari per la realizzazione di un impianto solare in Giordania, che entro il 2020 sarà in grado di fornire energia elettrica a circa 110.000 famiglie, con riduzioni annuali di 300 tonnellate di anidride carbonica.
Anche il turismo sta risentendo molto delle innovazioni energetiche, dato che molti alberghi e strutture ricettive della Giordania stanno puntando sempre di più al fotovoltaico.
Il turismo ecologico sta diventando realtà, soprattutto nelle zone del Mar Morto e nei pressi del sito archeologico di Petra, patrimonio dell’Unesco.
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