Giornata Internazionale contro le mine

Per lo sviluppo, la protezione e la pace

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In occasione della Giornata Internazionale contro le mine, indetta dall’ONU il 4 aprile, è stato doveroso ricordare quanto pericolosi siano questi ordigni bellici, spesso letali per migliaia di persone. Quest’anno, per dare risalto a questo urgente problema, ci si è occupati di “Migliorare la protezione, la pace e lo sviluppo.

cms_8860/2.jpgDedicare una giornata a questo tema significa inoltre impegnare gli Stati, monitorati dalle Nazioni Unite e dalle organizzazioni interessate, a favorire il completosminamento nelle zone geografiche in cui “i residuati bellici esplosivi costituiscono una grave minaccia

per la sicurezza, la salute e la vita della popolazione civile”.

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel volgere una riflessione a questo delicato ed urgente argomento, ha rilasciato tali dichiarazioni, secondo cui è necessario proibire le mine anti-uomo perché sia assicurato il rispetto dei diritti umani: “Queste armi vili e bestiali puntano a togliere anche la speranza a chi cerca un futuro per sé e i propri cari oltre la guerra. L’umanità non può tollerarlo. Nel mondo migliaia di persone civili, e tra essi tanti bambini che già hanno sofferto le tribolazioni della guerra e della povertà estrema, continuano a morire o subire gravissime menomazioni a causa di mine anti-uomo, di bombe a grappolo, di ordigni bellici inesplosi. L’Italia continuerà a dare tutto il sostegno possibile agli organismi internazionali impegnati nei piani umanitari di sminamento e di riconsegna alle popolazioni dei territori violati dai minacciosi ordigni”. Mattarella ha sottolineato inoltre la necessità di evitare che le imprese produttrici di mine anti-persona e di munizioni a grappolo smercino siffatti esplosivi. È bene sapere che, nell’ordinamento giuridico italiano, il problema è stato fronteggiato negli anni grazie ai provvedimenti sotto indicati:

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- La legge 14 dicembre 1994, n. 715, in cui venne proibito o limitato l’uso di alcune armi convenzionali considerate dannose o che avevano effetti indiscriminati. Questa legge ha ispirato quella approvata a Ginevra il 10 ottobre 1980, e contiene il Protocollo sul divieto o la limitazione;

- La legge 29 ottobre 1997, n. 374 si riferisce alla norma per la messa al bando delle mine antipersona;

- La legge 26 marzo 1999, n. 106, riguarda invece il divieto d’impiego, di stoccaggio, di produzione e di trasferimento delle mine antipersona. La norma che ne impose la distruzione fu firmata ad Ottawa il 3 dicembre 1997;

- Nel 2010 il Codice dell’ordinamento militare si proponeva di contenere invece il Decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.

Ester Lucchese

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