Gualtieri:"Misure dolorose,evitare lockdown generalizzato"(Altre News)

Covid, l’impatto della seconda ondata su consumi e incassi

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Gualtieri: "Misure dolorose per evitare lockdown generalizzato"

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’’Quanto più saremo efficaci tanto più potremo evitare la prospettiva del lockdown generalizzato che finora nessuno ha adottato in Europa e che noi speriamo anche di poter evitare. Ma questo richiede delle misure intermedie anche dolorose’’. Lo afferma il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervenendo a ’Mezz’ora in più’ su Rai 3. "E’ inevitabile che dopo una prima fase molto difficile e inedita con un lockdown senza precedenti, i sacrifici di tutti e una ripresa che è stata anche superiore alle aspettative la seconda ondata e tutto ciò che comporta determini una reazione di frustrazione, è inevitabile umano e fisiologico, dobbiamo comprenderlo’’.

IL NEMICO DA SCONFIGGERE - ’’Finché non si sconfiggerà il virus non ci saranno prospettive di ripartenza. Sconfiggere il virus è uno sforzo comune, un nemico esterno che noi dobbiamo contrastare’’. Servono delle misure restrittive, ’’noi le stiamo adottando anche con proporzionalità ed equilibrio, ma devono essere proporzionate allo sviluppo della pandemia’’. ’’E’ inevitabile che di fronte a una seconda ondata, che ha sorpreso tutti, tutta Europa per la sua virulenza, purtroppo - sottolinea il ministro - è necessario prendere delle misure restrittive ulteriori e accompagnarle con il necessario sostegno economico sostenendole’’.

L’ECONOMIA ITALIANA - ’’Dobbiamo fare tutto il possibile per aiutare e continuare a perseguire una linea, che abbiamo intrapreso fin dall’inizio, che si è rivelata giusta, di cercare di sostenere il più possibile l’economia e non lasciare indietro nessuno’’, aggiunge il ministro. ’’Lo abbiamo fatto e credo si sia visto nei risultati positivi. Adesso lo faremo nella misura in cui sarà necessario’’, assicura Gualtieri. ’’La prospettiva di una ripresa ancora più forte di quella che c’è stata in questo terzo trimestre è davanti a noi, dobbiamo attraversare un periodo che non sappiamo quanto sarà lungo ma sappiamo solo che finirà. Abbiamo le risorse, la possibilità e la determinazione per farlo tutti insieme e per ripartire’’. "Oggi persino se nel quarto trimestre invece della crescita moderata dello 0,4% che abbiamo previsto ci fosse un calo del 4%, comunque noi non dovremmo cambiare la previsione perché il pil calerebbe al 9%’’. ’’L’impatto negativo - spiega- ci sarebbe per il trascinamento sul trimestre successivo (gennaio-marzo 2021 ndr) ma il 2020 si chiuderebbe con il -9%’’. Quindi ’’abbiamo un margine persino per un quarto trimestre molto negativo, e noi speriamo che non sarà così negativo, ma tutto dipenderà dall’evoluzione della pandemia e dalle misure che saranno prese per contrastarla’’.

Covid, l’impatto della seconda ondata su consumi e incassi

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La seconda ondata del coronavirus spaventa gli italiani e congela i consumi, bloccati dalla paura e dalle nuove restrizioni alle attività, bruciando, secondo una stima di Confesercenti, tra gli 8 e i 10 miliardi di euro di spesa delle famiglie nel quarto trimestre di quest’anno. Solo lo stop alla festa di Halloween, che ricorre proprio questa sera, porterà alla perdita di circa 200 milioni di euro di consumi nel commercio, negli eventi e nella somministrazione, stima Confesercenti.

"In questo quadro – sottolinea Confesercenti – è necessario un sostegno più ampio alle imprese. Troppi settori sono esclusi dal Dl Ristori. Per questo abbiamo scritto al governo per chiedere di attivare un tavolo di monitoraggio per individuare le imprese che sono realmente in sofferenza, a prescindere dal codice Ateco".

L’effetto di questa seconda ondata, evidenzia la Confesercenti, va infatti oltre le restrizioni stabilite dal Dpcm. "Per molte attività, già logorate dalla crisi innescata dalla pandemia, potrebbe voler dire la chiusura definitiva. Per questo riteniamo che sia assolutamente necessario anche bloccare le procedure di fallimento: se non si farà così, il rischio è di far cadere le imprese nelle mani della criminalità organizzata" scandisce l’associazione.

Le restrizioni, "non colpiscono solo palestre, centri benessere, eventi, fiere, sagre, bar e ristoranti: l’impatto negativo è diffuso in tutte le attività" sottolinea Confesercenti nella sua stima sulle conseguenze della seconda ondata della pandemia.

"Una settimana fa stimavamo che le nuove restrizioni avrebbero comportato una riduzione dei consumi di 5,8 miliardi di euro. Ciò sotto l’ipotesi che le misure potessero essere rimosse già alla fine della prima settimana di novembre, senza dunque impatti sulle spese natalizie. La stima però deve ora essere rivista in senso pessimistico, sia alla luce della dinamica dei contagi italiani sia in considerazione dei provvedimenti adottati dagli altri Paesi europei e dall’Italia con l’ultimo Dpcm" argomenta la Confesercenti.

"La chiusura anticipata alle 18.00 di ristorazione e dei bar - oltre a mettere a terra il settore – sta facendo sentire i suoi effetti su tutti gli altri consumi, portando a un crollo generalizzato degli incassi anche nel commercio. La perdita è stimabile, per il settore, in circa 50 milioni di euro al giorno. Anche perché la corsa dei contagi nei Paesi europei e la dimensione ‘continentale’ che stanno assumendo le restrizioni amplifica l’impatto sulla fiducia delle famiglie e sulla loro propensione a spendere" stima la Confesercenti.

Redazione

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