HEARST CASTLE

Arte tra curiosità e misteri

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Basta evocare il nome California, e subito è facile pensare a Hollywood, la cui traduzione letteraria è legno di agrifoglio, è facile così pensare al giorno di Natale ricco di doni, di sorprese, di carte dorate, pensare alle ville lussuose appartenenti alle stelle del cinema e della musica, dotate di ogni confort, ma esageratamente opulente, nessuna di queste esagerazioni però può eguagliare Hearst Castle, un castello con 165 stanze, 51 ettari di giardini, terrazze, fontane, piscine in un contrasto a volte eccessivo fra opere antiche e copie ricostruite e autentici panorami mozzafiato su più di venti chilometri di costa che si affacciano sull’oceano.

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Hearst Castle-Veduta frontale della casa del Sol-Saint Simeon - California

Hearst Castel è come un giorno di Natale, bello ma eccessivamente dorato, svuotato di tradizione, dove da una parte puoi trovarti di fronte alla riproduzione esatta del David di Donatello,

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Hearst Castle-Terrazza del Sol- Statua Art Déco-San Simeon-California

dall’altra puoi trovare una statua originale art déco, volta verso l’Oceano che rappresenta una fanciulla mentre bacia un ranocchio per trasformarlo in principe, ma i miracoli non accadono neanche al Castello di Hearst, appropriarsi dell’antico non vuol dire acquistare una tradizione che tra l’altro non è americana e pone una domanda.

Quale è il tarocco, quale l’originale?

Se il kitsch e la neo- pop art sono l’arte odierna imperante, si pensi ai costosissimi coniglietti di Jeff Koons, la pacchianeria di Hearst Castel cos’è?

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La reggia californiana fa oggi parte dei Monumenti Storici della California e si organizzano numerosi e costosi tour guidati, nonostante sorga in un luogo isolato, vi arriva un milione di visitatori all’anno.

Un’estesa parte è ancora privata ed è dedicata all’allevamento bovino così come souvenir è possibile degustare o acquistare la carne qui allevata, offerta in un antico emporio di San Simeon risalente al 1852 adibito a cantina con vini da tutto il mondo, forse l’ambiente più propriamente autentico della tradizione statunitense, a riprova di questo, all’ingresso della grande proprietà si è accolti da enormi ristoranti e negozi di ogni genere.

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Il Castello di Hearst è situato sulla costa tra San Francisco e Los Angeles, a San Simeon, una località che era chiamata Collina incantata, l’ideatore fu William Rundolph Hearst, milionario magnate dell’editoria, definito grande accumulatore di opere d’arte.

I lavori iniziarono nel 1919 e proseguirono per 30 anni, interrotti solo a causa della morte di Hearst, ha ospitato il jet set americano da Charlie Chaplin a Cary Grant e Greta Garbo, a Winston Churchill.

Il Castello è circondato da ettari di terreno, si incontrano zebre ad altri animali esotici, ciò che resta del grande zoo che un tempo vi era.

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Punto centrale è la cosiddetta Casa Grande la cui facciata è mutuata da un’antica cattedrale spagnola del XVI secolo. Al suo interno vi sono oltre un centinaio di ambienti, camere da letto, una biblioteca, un cinema, cucine e alloggi per il personale domestico in uno stile eclettico tra originale e nuovo antico.

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Così vi si trovano vasi greci che sovrastano le librerie, questi rappresentati nella foto, risalgono all’incirca al 530 al 520 a.C. secolo e sempre nella biblioteca, vi è un antico camino del XV secolo attribuito allo scultore Benedetto da Maiano.

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Lo studio e la biblioteca sono in stile gotico, fungevano da quartier generale del magnate, vi è un grande camino, proviene da un castello francese, mentre il soffitto ligneo a cassettoni è italiano e gli arazzi che decorano le pareti sono fiamminghi.

Molti dei soffitti lignei delle stanze sono stati smantellati da monasteri e chiese europei.

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Il grande salone da pranzo dove si servivano i pasti ai numerosi ospiti presenta bandiere appese su entrambi i lati. Quasi un revival di Siena, nei giorni di Palio, quando le bandiere marcano e segnano il territorio, di ogni contrada.

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Una delle tante stanze da letto per gli ospiti. Woodhouse, noto scrittore e umorista inglese, fu ospite all’Hearst Castle, nella Sala del Doge, insieme a sua moglie nel 1931, scrisse in una lettera:

«La casa è enorme e ci sono sempre una cinquantina di ospiti che vi soggiornano. Tutti i mobili sono d’epoca e probabilmente dormi su un letto originariamente occupato da Napoleone o da qualcuno come lui».

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Non passa infatti inosservata la Doge’s Suite in stile veneziano, come non si può ignorare la scenografica piscina coperta in stile romano, lunga 25 metri, realizzata con oltre un milione di piastrelle in vetro di Murano, con motivi a mosaico ispirati al Mausoleo di Galla Placidia del V secolo a Ravenna, oltre a opere in marmo scolpite dallo scultore italiano Carlo Freter, copie da celebri statue antiche.

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All’esterno la Piscina di Nettuno è l’edificio più noto del complesso. Ci sono voluti 15 anni per costruirla, prende il nome da una scultura italiana del XVII secolo raffigurante il dio del mare incorporata nella facciata di un tempio in stile classico, le colonne sono originali romane in granito. La piscina di Nettuno ancora oggi viene utilizzata per eventi ed esibizioni, pochi anni fa Lady Gaga, vi ha girato un video musicale

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Passeggiando lungo i giardini ci si imbatte in decine di sarcofagi bianchissimi, sembrano copie, in realtà sono originali ma è stata rimossa l’antica patina considerata come sporco. Ci si può imbattere così in un autentico sarcofago romano del terzo secolo, sovrastato da una copia del famoso “Spinario” custodito ai Musei Capitolini di Roma, una scultura ellenistica, che rappresenta un giovinetto mentre si sta levando una spina dal piede.

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William Randolph Hearst (San Francisco 1863 – Beverly Hills 1951) è stato un editore, imprenditore e politico statunitense. È divenuto celebre, oltre che per la sua smisurata ricchezza, anche per aver creato un impero mediatico ed essersene servito senza scrupolo. Nel suo periodo di massimo splendore, possedeva 26 giornali, 13 pubblicazioni nazionali, 8 stazioni radio e innumerevoli industrie legate ai media oltre a occuparsi di cinema. Hearst è una di quelle persone famose di cui tutti hanno sentito parlare, ma dai contorni non chiari, un self made man che possedeva l’informazione americana, praticando il “giornalismo giallo” cioè infarciva i media di notizie false o mezze vere ben studiate con titoli accattivanti per aumentare i lettori e manovrarli a suo piacere. Non ha resistito alla carriera politica, per proteggere i suoi affari, non ha resistito a Hollywood, per promuovere la carriera della sua amante, esercitando un vasto potere destreggiandosi tra giornalismo, intrattenimento e politica per oltre cinquant’anni, Hearst prefigura i signori della stampa odierni come Rupert Murdoch o Silvio Berlusconi.

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Hearst Castle- Saint Simeon-California

Si dice che Hearst abbia ispirato il famoso film “Quarto Potere” di Orson Wells e anche il romanzo di Francis Scott Fitzgerald “Il Grande Gatsby”; il personaggio di Fitzgerald calza a pennello per un uomo annoiato e infelice, al culmine della ricchezza, potente e invidiato, ma isolato nel fasto della propria villa, un uomo chiuso nei propri misteri inseguendo un passato di antiche vestigia.

Come se il Castello californiano, le tante opere ammassate non fossero state abbastanza, Hearst acquistò anche il castello di San Donato dell’XI secolo in Galles, risalente al popolo celtico e lo fece restaurare col suo brutale eclettismo.

Paola Tassinari

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