IL CERCHIO

Tutto ciò che esiste - dal macro al micro - può essere contenuto in una forma geometrica. Pensiamo, ad esempio, all’orbita dei pianeti, alle proporzioni del corpo umano, alla struttura cristallina di un fiocco di neve; tutto, assolutamente tutto, è ordine e geometria.
Ma perché le viene affiancata la qualifica di “sacra”? Nelle scuole misteriche spirituali antiche si insegnava che Dio ha usato la geometria per creare l’Universo. Oggi la Scienza ha scoperto che essa contiene molti elementi misteriosi che descrivono praticamente tutti i fenomeni naturali e che ci permettono di vedere, in qualche modo, il progetto divino della creazione del Cosmo.
La Geometria Sacra, fatta di forme e relazioni matematiche, è la chiave di lettura dei misteri dell’Universo. Misteri di cui anche l’uomo fa parte.
Vediamo le principali forme, iniziando dal CERCHIO.
In geometria, il cerchio è la superficie piana racchiusa da una linea curva lungo dei punti equidistanti da un punto interno chiamato centro. Questa curva, denominata anch’essa cerchio, si distingue dalla superficie racchiusa con il nome di circonferenza.
Dal punto di vista esoterico, invece, il cerchio rappresenta la Creazione. Tutto, infatti, dal più piccolo atomo ai più grandi pianeti, riprende la simbologia del cerchio. Esso è la base di tutti i simboli connessi alla Geometria Sacra, ed è per questo motivo che è sempre stato usato dalle diverse culture del mondo.
Per sua natura, l’essere umano ha bisogno di chiudere le forme, tutto deve avere un inizio e una fine, deve avere un “senso”. Rappresentando graficamente e in maniera semplice dei concetti, così da poterli tramandare ai posteri, egli ha dato vita ai simboli e agli archetipi che costituiscono la Geometria Sacra.
Il “fiore della Vita”, figura base della Geometria Sacra
Il cerchio, figura di base di tale Geometria, risponde in pieno a questa esigenza. Anzi, fa molto di più: ci parla di continuità e di armonia. La sua rotondità - e la conseguente assenza di spigolature - traduce l’indifferenziato in un’uguaglianza di principi. Non c’è un sopra né un sotto, non c’è un alto e un basso, non c’è un prima e un dopo: tutto è uniforme, equamente distribuito ed eterno. Ecco perché il cerchio è il simbolo dell’anima, materia impalpabile senza principio e senza fine.
Il simbolismo del cerchio è legato anche al concetto di “centro”, cioè all’unità primordiale. È lì che si concentrano tutte le energie materiali e spirituali: ecco perché Sciamani e Spirituali di ogni tempo celebrano i loro riti all’interno dei cerchi di potere.
I cerchi magici hanno origini antichissime e vengono usati per proteggersi dalle forze evocate.
Nella cultura celtica, in particolare, il cerchio ha sempre una funzione magica e simboleggia un limite invalicabile tra le dimensioni.
Simbolo del Cielo, il cerchio rappresenta la divinità.
Stonehenge (ricostruzione)
Stonehenge, che letteralmente significa “pietra sospesa”, è uno dei tantissimi esempi di ciò che ho appena esposto. Questo complesso megalitico di datazione incerta (c’è chi lo fa risalire addirittura all’ottavo secolo a. C.), è composto da due cerchi concentrici, al centro dei quali si trova un ulteriore monolite utilizzato, presumibilmente, come altare. Qui veniva celebrato il culto del Sole il cui glifo consiste, guarda caso, in una circonferenza con un punto all’interno.
Il Sole, astro del Cielo, fonte di vita, archetipo del maschile, è anche colui che determina l’avvicendarsi del giorno e della notte. Dunque, dello scorrere del tempo.
Il movimento circolare degli astri, così perfetto e immutabile, che non conosce inizio e non vedrà mai la fine, ci insegna che il tempo, in realtà, non ha nulla di lineare. Al contrario, esso è una successione continua di istanti in sequenza eterna ed infinita. Da qui il concetto di ciclicità, simboleggiato dall’Uroboro.
Il valore del Tempo e l’Uroboro
Simbolo della perfezione, della ciclicità del Tempo, dello Spirito e della Vita - nonché figura geometrica di base di tutto ciò che esiste in natura - il cerchio possiede un suo centro, che funge da propulsore e da catalizzatore. Se l’interno del cerchio rappresenta il mondo finito, circoscritto dalla circonferenza, al di fuori di essa abbiamo a che fare con l’infinito. Ma tutto prende origine dal centro e ad esso ritorna, in uno scambio eterno che ci riporta costantemente a ciò che è veramente importante.
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