IL CONSUMO DI ENERGIA RINNOVABILE IN EUROPA

Tra il 2004 ed il 2021 è aumentato del 75% in media per i paesi considerati

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L’indicatore misura la quota del consumo di energia rinnovabile nel consumo lordo dell’energia finale secondo la direttiva di energia rinnovabile. Il consumo di energia finale lordo è l’energia utilizzata dai consumatori finali (consumo di energia finale) più perdite di rete e delle centrali elettriche.

Ranking dei paesi europei per valore del consumo dell’energia rinnovabile in percentuale del consumo totale nel 2021. L’Islanda è al primo posto per valore del consumo dell’energia rinnovabile in percentuale del consumo totale nel 2021 con un valore pari a 85,78%, seguita dalla Norvegia con un ammontare di 74,08%, e dalla Svezia con un ammontare di 62,57%. A metà classifica vi sono il Kosovo con un ammontare di 22,36%, seguita dalla Grecia con un ammontare di 21,92%, e dalla Spagna con un ammontare di 20,72%. Chiudono la classifica l’Irlanda con un ammontare di 12,54%, seguita da Malta con un ammontare di 12,15%, e dal Lussemburgo con un ammontare di 11,73%.

Ranking dei paesi europei per valore della variazione percentuale del consumo di energia rinnovabile in percentuale del consumo totale tra il 2004 ed il 2021 nei paesi europei. Malta è al primo posto per valore della variazione percentuale del consumo di energia rinnovabile in percentuale del consumo totale tra il 2004 ed il 2021 con una crescita pari ad un valore di 11.815,69% pari ad un ammontare di 12,05 unità, seguita dal Lussemburgo con un ammontare di 1.205,34% pari ad un ammontare di 10,84 unità, e dal Belgio con un ammontare di 579,34% pari ad un ammontare di 11,1 unità. A metà classifica sono presenti la Francia con un ammontare di 107,55% pari ad un ammontare di 10,02 unità, seguita dall’Estonia con un ammontare di 106,35% pari ad un ammontare di 19,59%, e dalla Serbia con un ammontare di 98,68% pari ad un ammontare di 12,56 unità. Chiudono la classifica la Norvegia con un ammontare di 26,82% pari ad un ammontare di 15,67 unità, seguita dalla Macedonia del Nord con un ammontare di 10,09% pari ad un ammontare di 1,59 unità e dal Kosovo con un ammontare di 8,87 % pari ad un ammontare di 1,82 unità.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. L’analisi mostra la presenza di tre clusters ovvero:

  • Cluster 1: Austria, Portogallo, Croazia, Albania, Lettonia, Finlandia, Estonia, Danimarca, Romania, Lituania, Slovenia, Kosovo, Serbia;
  • Cluster 2: Norvegia, Islanda, Svezia;
  • Cluster 3: Polonia, Slovacchia, Cipro, Irlanda, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Paesi Bassi, Ungheria, Lussemburgo, Francia, Grecia, Malta, Spagna, Italia, Bulgaria, Macedonia del Nord.

Dal punto di vista della mediana risulta il seguente ordinamento dei clusters ovvero: C2=74,086>C1=33,982>C3=17,287. Dal punto di vista geografico possiamo notare una dominanza di Norvegia, Islanda e Svezia. Tale valore è dovuto al fatto che questi paesi utilizzano soprattutto l’energia idroelettrica e nel caso dell’Islanda soprattutto l’energia geotermica. I paesi del C2 devono quindi essere considerati degli outlier nel consumo di energia rinnovabile in Europa in quanto hanno una dotazione particolare di risorse naturali che mancano negli altri paesi europei. Certamente il valore del consumo di energia rinnovabile potrebbe crescere nei paesi del C3 per arrivare almeno ad un valore mediano del 20%. I paesi del C3 possono aumentare il consumo di energia rinnovabile esclusivamente attraverso l’adozione di strumenti eolici, solari e mediante l’applicazione di nuove innovazioni tecnologiche che siano in grado di aumentare ulteriormente, anche da nuove fonti, il consumo di energia rinnovabile.

Network Analysis con la distanza Euclidea. Di seguito viene presentata una network analysis con l’utilizzo della distanza euclidea. Vengono individuati due strutture a network complesse e due strutture a network semplificate.

Nello specifico viene individuato la seguente struttura a network complessa:

  • Cipro ha una connessione con l’Irlanda con un ammontare di 0,18 unità;
  • L’Irlanda ha una connessione con Cipro per un ammontare di 0,18 unità e con il Belgio pari ad un ammontare di 0,19 unità;
  • Il Belgio ha una connessione con l’Irlanda pari ad un ammontare di 0,19 unità.

Esiste una struttura a network complessa come indicata di seguito ovvero:

  • La Repubblica Ceca ha una connessione con la Germania per un ammontare di 0,2 unità;
  • La Germania ha una connessione con la Repubblica Ceca per un ammontare di 0,2 unità e con la Francia per un ammontare di 0,22 unità;
  • La Francia ha una connessione con la Germania per un ammontare di 0,22 unità e con la Spagna per un ammontare di 0,22 unità;
  • La Spagna ha una connessione con la Francia per un ammontare di 0,22 unità e con l’Italia per un ammontare di 0,19 unità;
  • L’Italia ha una connessione con la Spagna per un ammontare di 0,19 unità.

Esiste una struttura network semplificata come indicata di seguito ovvero:

  • Il Lussemburgo ed i Paesi Bassi hanno una connessione pari ad un ammontare di 0,23 unità;
  • La Polonia e la Slovacchia hanno una connessione pari ad un ammontare di 0,19 unità.

Conclusioni. Il consumo di energia rinnovabile è aumentato tra il 2004 ed il 2021 di un ammontare pari al 75% in media per i paesi considerati. Svezia, Norvegia, e Islanda sono paesi leader nel consumo di energia rinnovabile grazie all’utilizzo dell’energia geotermica e idroelettrica. Il consumo di energia rinnovabile dovrebbe crescere in considerazione delle finalità green e sostenibili dell’Unione Europea. La ricerca e sviluppo applicata al settore dell’energia potrebbe portare alla crescita del consumo di energia rinnovabile grazie alla creazione di nuovi prodotti e nuovi metodi. In questo senso, per esempio, anche i bio-carburanti potrebbero essere considerati come una rilevante fonte di energie rinnovabili. Tuttavia, non è detto che i progetti di smart cities e di elettrificazione del settore automotive siano effettivamente in grado di essere compatibili con il consumo di energia rinnovabile. Infatti il consumo di energia rinnovabile tende a non superare il 30-35%. E’ invece probabile che i progetti di elettrificazione dell’automotive e di smartizzazione delle città richiederanno l’investimento nell’energia nucleare, per sostenere la sempre crescente domanda di consumi energetici. Una scelta che potrebbe contrastare con gli obbiettivi di lungo periodo connessi alla crescita del consumo di energia rinnovabile. Tuttavia, l’opzione più probabile è che nel futuro si crei un mix di consumo di energia rinnovabile e non rinnovabile con una quota crescente del rinnovabile che tenda al 50% nel medio periodo.

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Angelo Leogrande

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