IL FUTURO GIA’ SCRITTO DEL CREMLINO

Borrell, dopo le elezioni: «clima di intimidazione nei confronti delle voci critiche e indipendenti»

1632281019IL_FUTURO_GIA__SCRITTO_DEL_CREMLINO.jpg

La vittoria di Russia Unita alle legislative di sabato e domenica era pressoché scontata. Non fa scalpore infatti la confermata maggioranza al partito di Vladimir Putin, la cui strategia di silenziamento delle voci di dissenso, perpetrata nei mesi passati, ha permesso di estradare molti partiti di opposizione affinché anche nel caso di risultati poco soddisfacenti, Russia Unita potesse contare sul favore dei partiti alleati. Il voto volto a rinnovare i 450 seggi della Duma, la camera bassa del Parlamento nazionale, dominata negli ultimi 5 anni dal partito maggioritario di Putin, ha visto Russia Unita spuntarla con il 49,82% dei voti, seguita dal Partito Comunista con il 19%, il 7,49% raggiunto dai Liberaldemocratici e il 7,42 di Russia giusta- Patrioti per la libertà. Le elezioni “meno libere” da quando Putin è salito al potere sarebbero state definite; la stessa Unione Europea ha valutato negativamente la vicenda elettorale russa, stimando che le elezioni hanno avuto luogo "in un clima di intimidazione nei confronti delle voci critiche e indipendenti e senza che ci fosse una missione di osservazione elettorale credibile" – secondo quanto affermato dal portavoce di Borrell, Peter Strano.

cms_23236/foto_1.jpg

Risale solo alla settimana scorsa la nota rilasciata da Navalny circa l’interdizione da parte del Cremlino di promuovere l’utilizzo dell’app Navalny per il voto intelligente, seguita dalla richiesta formale a Google e Apple di limitare l’accesso alla piattaforma. La vicenda Navalny fin dal principio, con il tentato avvelenamento prima e il processo fallace nella stazione di polizia, ha costituito una macchia nera sulla reputazione del Cremlino, che ha riscontrato notevoli critiche a livello interno ed internazionale. Uno degli ultimi provvedimenti contestabili in tal senso, è stato adottato a giugno, quando un tribunale di Mosca ha dichiarato illegale il movimento politico di Navalny, perché estremista; ma la repressione contro l’opposizione non riguarda soltanto il movimento di Navalny.

cms_23236/2_1632280856.jpgSi è parlato molto negli ultimi giorni ad esempio del caso Vishnevsky, candidato alle elezioni municipali di San Pietroburgo per il partito liberale Yabloko. Dopo l’accettazione della sua candidatura si sarebbero infatti registrati nel suo stesso distretto altri due uomini omonimi e molto simili anche nell’aspetto al candidato originale. Nonostante le varie irregolarità denunciate in diversi seggi in cui il numero delle schede elettorali era maggiore rispetto a quello degli elettori, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha sostenuto di valutare positivamente le elezioni in termini di "competitività, trasparenza ed onestà", respingendo così le accuse di brogli e irregolarità.

Federica Scippa

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram