IL K2 EMF METER NON E’ UN RILEVATORE DI FANTASMI

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cms_28350/K2_EMF_METER.jpgSeguendo i video dei più disparati gruppi di Ghost Hunters, su TV o social network vari, ci si imbatte continuamente in uno strumento tanto adoperato quanto inutile (perché utilizzato spesso impropriamente): il K2 EMF METER.
Questo rilevatore di campi elettromagnetici è spesso mostrato come un rilevatore di entità (con esplicito riferimento a spiriti, fantasmi ed altri esseri folkloristicamente noti e circoscritti all’ambito del paranormale), ovviamente ciò è assolutamente falso.

Lo strumento misura i campi elettromagnetici a bassa frequenza, esprimendo i valori in “milliGAUS” (mG), valori compresi tra 1,5 mG e 20 mG.

Per facilitare la lettura al tecnico che dovesse adoperarlo, lo strumento è dotato di una tecnologia a luci led con scala cromatica, dal verde al rosso, in relazione all’intensità del campo elettromagnetico rilevato.

Si tratta quindi di uno strumento scientifico a tutti gli effetti, non proprio tra i più accurati dal punto di vista dei dati forniti al ricercatore, ma che se venisse utilizzato propriamente potrebbe realmente essere utile nell’ambito delle ricerche definite “del paranormale”.

cms_28350/2_1668919052.jpgCosa centrano i fantasmi con questo strumento?

Perché orde di ricercatori lo brandiscono come se fosse l’unico strumento utile al fine di rilevare la presunta presenza di questo o quello spettro?

Bisogna considerare che le testimonianze in merito alla presunta attività paranormale citano sempre la concomitante presenza di fenomeni elettromagnetici anomali ed improvvisi.

In generale, il folklore, che deve essere considerato come un archivio contenente una grande mole di descrizioni su presunti fenomeni paranormali, ci rivela che, nei luoghi presumibilmente oggetto di fenomeni paranormali riconducibili ad entità spiritiche, si manifesterebbero:

  • disturbi al segnale TV (soprattutto nei vecchi modelli a tubo catodico ormai andati in disuso);
  • interferenze nel segnale radio;
  • interferenze con le lampade (indipendentemente se a Led o ad incandescenza),
  • interferenze con gli strumenti di registrazione video ecc.

Quindi, considerando che tali “leggende” possano avere un fondo di verità, ergo considerandole testimonianze dirette di eventi realmente accaduti, possiamo ipotizzare che scenari indipendenti:

  1. I fenomeni paranormali causino anomalie elettromagnetiche entro un certo raggio dal luogo ove si manifestino.
  2. I fenomeni paranormali si sviluppino in luoghi già interessati dalla presenza di forti campi elettromagnetici
  3. Alcune delle entità ritenute causa del fenomeno paranormale (spettri, fantasmi, ecc..) abbiano la capacità di interagire con i campi elettromagnetici, alterandone la frequenza.

Sulla base delle suddette ipotesi potremmo ritenere legittimo l’utilizzo dello strumento, che però dovrebbe essere adoperato solo ed esclusivamente per monitorare tali variazioni fisiche, ergo senza denaturare il suo ruolo e senza trasformarlo in un rilevatore di entità spiritiche.

Il limite dello strumento resta comunque evidentissimo, infatti esso è estremamente sensibile a tante interferenze che spesso non sono controllabili dai ricercatori, fornendo falsi positivi che molti malfattori presentano al loro pubblico come la prova della presenza dell’attività paranormale.
Molti pseudo-ricercatori arrivano addirittura a provocare, volutamente, picchi nel campo elettromagnetico rilevato dallo strumento, facendolo attivare a comando.
Per fare questo vengono utilizzati molti trucchi: Cellulari, Walkie-talkie, persino alcuni magneti.
Queste truffe, prontamente riprese e mostrate in video soprattutto su canali Youtube dalla discutibile serietà, gettano fango sui ricercatori che invece operano per curiosità, passione, vero spirito di ricerca.

cms_28350/3.jpgPer quanto scritto occorre quindi valutare l’utilizzo del K2 EMF METER solo durante una prima analisi del luogo preso in esame, per rilevare possibili condizioni che potrebbero rappresentare un buon punto di partenza per l’impostazione della successiva indagine.

Indagine che dovrebbe essere intrapresa dai ricercatori solo in seguito alla stesura di un protocollo operativo utile per il caso specifico sul quale si intende indagare.

In relazione ad altre teorie (citando il termine “fantasma” riferendomi alla sua concezione più spicciola, ossia “spirito umano sopravvissuto alla morte”), non possiamo non considerare le ipotesi secondo le quali la coscienza umana possa essere identificata come un campo elettromagnetico essa stessa.

cms_28350/4.jpgLa coscienza sarebbe quindi un’informazione codificata nel campo elettromagnetico globale del cervello, questo secondo la teoria del campo delle informazioni elettromagnetiche coscienti (CEMI) sviluppata dal professor Johnjoe McFadden dell’Università del Surrey.

In poche parole il professor McFadden propone che il campo elettromagnetico ricco di informazioni del cervello sia esso stesso la sede della coscienza, che guida il "libero arbitrio" e le azioni volontarie.

In relazione a ciò, potrebbe risultare più sensato l’utilizzo dello strumento oggetto di questo articolo; se la coscienza fosse un campo elettromagnetico e la stessa potesse sopravvivere alla morte fisica mantenendo una certa forma ed individualità, allora lo spirito umano che è identificato dai più come“la coscienza” (avrei molti dubbi in proposito), potrebbe essere rilevato con lo strumento in questione.

Volendo anche ammettere quest’ultima ipotesi, si potrebbe realmente utilizzare il rilevatore di campi elettromagnetici come un rilevatore “Entità”?

Certo che no, i ricercatori non avrebbero la possibilità di controllare totalmente il luogo oggetto dei presunti fenomeni paranormali (che potrebbe essere una stanza, un castello, un’intera foresta) dalla miriade di campi elettromagnetici di origine naturale o umana che oggi invadono, letteralmente, il nostro pianeta.

Non è dunque possibile affermare di aver rilevato uno spirito ogni qual volta i led luminosi dello strumento segnalano un campo elettromagnetico, e certamente è sbagliato, meglio ripeterlo, affermare che il K2 EMF METER sia un rilevatore di fantasmi.

Non credete a pseudo-ricercatori che insistono dell’affermare cose irrazionali come quelle sopra citate.

Mario Contino

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