IL KENYA È CHIAMATO A SCEGLIERE IL SUO NUOVO PRESIDENTE
Oltre 22 milioni elettori alle urne. Favoriti i candidati William Ruto e Raila Odinga

Oltre 22 milioni di keniani sono chiamati alle urne per scegliere il loro nuovo presidente. Il sistema elettorale del Kenya prevede che sarà nominato il candidato che otterrà più della metà dei voti validi espressi e almeno un quarto delle schede scrutinate in metà delle 47 contee del paese.
Qualora non si raggiungano queste percentuali, entro un mese si svolgerà il ballottaggio tra i primi due candidati che hanno conquistato più preferenze.
Sono quattro i candidati, ma la scelta delle urne ricadrà sicuramente tra William Ruto e Raila Odinga.
Ruto, dell’etnia di Kalenjin, ha 55 anni, è stato vicepresidente per quasi dieci anni, al fianco del presidente uscente Uhruro Kenyatta. La sua campagna elettorale si è incentrata sulla lotta alla corruzione.
Odinga, dell’etnia di Luo, invece ha 77 anni, è un democratico, ha ricoperto la carica di primo ministro tra il 2008 e il 2013 e si è candidato con la promessa di aiuti e lavoro per tutti.
Al di là del risultato elettorale, il Kenya si prepara a voltare pagina dopo più di vent’anni di presidenza dell’etnia Kikuyu, che con i suoi vari esponenti si è succeduta nel tempo.
Gli elettori saranno chiamati a votare anche per i parlamentari, i governatori e per circa 1500 funzionari locali elettivi.
Tra la popolazione però c’è molto sconforto a causa dei giochi di potere ai quali si è assistito negli ultimi anni e alla piaga della corruzione.
Inoltre, nell’ultimo periodo il potere di acquisto è calato e per contro si è assistito ad un aumento dei prezzi, situazione che con la pandemia da Covid-19 e la guerra russo-ucraina è ulteriormente peggiorata.
Secondo la Commissione nazionale per la coesione e l’integrità, organismo contro la violenza, questo malcontento potrebbe dare adito a episodi di violenza nel periodo elettorale. Dal canto suo, il Presidente Kenyatta ha esortato tutti a votare e a rispettare i risultati. Nelle ultime elezioni, infatti, i risultati sono stati contestati per irregolarità e si è dovuto procedere ad un nuovo scrutinio.
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