IL NUMERO 1
Spiritualità 360°

Iniziamo un nuovo mese, ottobre.
Ricominciamo, quindi, a contare i giorni a partire dal primo - il numero 1 - fino al 31, che aprirà le porte al mese successivo.
I numeri non sono soltanto dei segni matematici che ci permettono di contare, ma sono dei codici attraverso i quali è possibile interpretare gli eventi. Ciò è reso possibile dal fatto che essi ci aiutano a comprendere l’ordine delle cose e le leggi del cosmo.
Andiamo a vedere più da vicino il significato di questo numero e le sue implicazioni.
Il filosofo e matematico greco Pitagora, diceva che la natura è in relazione con i numeri e che conoscerne il significato dà accesso alla comprensione del creato.
Carl Gustav Jung, dal canto suo, affermava che i numeri sono degli archetipi in grado di determinare, a livello inconscio, il comportamento dell’uomo.
Ecco, quindi, che i numeri sono uno strumento meraviglioso per riappropriarci della nostra esistenza, fin nelle sue fibre più recondite: “Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino” (C.G.Jung).
Il numero 1 ha un significato importante in numerologia: segna gli inizi ma anche l’unità e l’origine.
Il numero 1 è il principio divino: tutto nasce dall’Uno e tutto è in esso contenuto. La sua potenza viene dal fatto di essere indivisibile: simbolo di origine e di unificazione, questo numero fu venerato fin dai tempi antichi.
L’Uno è il simbolo dell’inizio per eccellenza ma anche della totalità, dell’universalità e dell’unione tra spirito e materia.
L’Uno è solitudine, ma una solitudine piena, non vuota. Piena di consapevolezza, di autosufficienza nell’accezione più positiva del termine: colui che sa, è. Colui che è, non è realmente solo in quanto, in lui, è presente tutto il creato.
Personalmente, attribuirei al numero 1 il significato di CONSAPEVOLEZZA.
Tutti, che ne siamo consapevoli o meno, aspiriamo all’unità, all’Uno.
Vorremmo una società in cui non esistessero differenze di classe. Vorremmo che nelle nostre famiglie regnassero la pace e l’unione. Vorremmo che le coppie fossero perfettamente unite. Infine, vorremmo sentirci Uno con noi stessi, perfettamente in equilibrio.
In un mondo duale, l’aspirazione all’Uno è una dura battaglia, ma può essere combattuta. E vinta.
Graficamente, il numero uno è costituito da un’asta verticale che unisce il basso all’alto: è l’umano che ascende, per attingere ai segreti dello spirito. È anche composto da un trattino che, dall’alto, ridiscende verso il basso, ad indicare il percorso inverso, ovvero la conoscenza dei misteri dell’uomo. Spirito e materia, Uomo e Dio: un’apparente dualità che, in realtà, è un tutt’Uno.
Nel numero 1 confluiscono tutti i dualismi che fanno capo alla vita e alla morte. Il maschile e il femminile, ne sono un esempio probante: due energie uguali e contrarie che, una volta unite, creano una nuova vita.
Nella Kabbalah, l’insieme degli insegnamenti esoterici dell’ebraismo rabbinico, il numero 1 rappresenta la Genesi, l’origine di tutto.
Nella Bibbia, indica Dio, quale principio e termine dell’uomo e della creazione. In entrambi i casi, si tratta del principio divino, ovvero di quell’essere eterno che non ha né origine né fine e per il quale tutto ciò che è, esiste e sempre esisterà.
Essere dei “numeri uno” non significa quindi primeggiare sugli altri, creare un divario in cui uno è superiore all’altro. Al contrario, essere dei “numeri uno” equivale ad abbattere tali divari, trasformando il dualismo in unità.
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