IL PRIMO MINISTRO THAILANDESE È STATO SOSPESO DAL SUO INCARICO

Le incertezze sulla durata del mandato gettano il paese nel caos

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Il Primo ministro della Thailandia Prayuth Chan-O-Cha è stato temporaneamente sospeso dal suo incarico dalla Corte Costituzionale di Bangkok. Una scelta inaspettata, che getta la politica thailandese nella confusione.

A presentare la petizione contro il discusso premier sono stati alcuni partiti di opposizione, secondo i quali avrebbe effettivamente concluso il mandato durato 8 anni, limite massimo secondo la Costituzione vigente. Prayuth fu ex capo dell’esercito che prese il potere nel 2014 con un golpe militare, poi rimasto in carica nel 2019 con elezioni pilotate.

Solitamente in Thailandia la Corte costituzionale è un’istituzione molto criticata, spesso accusata di pronunciarsi contro i partiti di opposizione e a favore del governo dominato dai militari.

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Nodo centrale della vicenda riguarda proprio l’inizio del suo mandato. Per alcuni osservatori risale a otto anni fa, quando è stato formalmente nominato primo ministro in seguito al suo colpo di stato. Per altri, però, risale a solo cinque anni fa (2017), quando è stata promulgata la nuova carta fondamentale; addirittura, secondo alcuni l’inizio del mandato di Prayuth è da collocare a tre anni fa, dopo che le prime elezioni post-golpe nel 2019 lo hanno visto reintegrato.

In questi termini, potrebbe tecnicamente continuare a servire fino al 2027, ovviamente se vincesse le imminenti elezioni generali. Gli argomenti legali per ciascuno di questi scenari sono equilibrati, il che lascia intravedere la possibilità che alla fine considerazioni politiche motivino il verdetto finale della Corte costituzionale.

Tuttavia, sulla scadenza della decisione non ci sono dettagli per il momento: i giudici potrebbero stabilire che Prayuth dovrà rinunciare alla carica di primo ministro oppure verrà reintegrato. Tutto dipenderà da quando sarà stabilito l’inizio effettivo del suo mandato.

Inoltre, a causa della sua leadership irascibile e l’incapacità nel gestire l’economia thailandese, il generale Prayuth ha perso molta popolarità nel corso di quest’ultimi anni.

A tal proposito, una preoccupazione incalzante riguarda le tempistiche delle prossime elezioni che saranno indette nel maggio prossimo, per cui Prayuth potrebbe non essere più visto come una risorsa per la nazione.

Marlen Cirignaco

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