IL SECONDO CHAKRA SVADHISTHANA, CHAKRA SACRALE

In viaggio con Anna Taddonio alla scoperta dei chakra (seconda parte)

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"Avverto molto spesso insoddisfazione. Al lavoro, nei confronti dei colleghi mi sento inadeguato, inferiore. Non riesco a trovare un’intesa sessuale soddisfacente e ho sovente la percezione di vivere in una bolla d’aria, come anestetizzato ai piaceri della vita. Per non parlare dei disturbi fisici: dolori alla schiena, nella zona lombare, problemi alla prostata...".

Questa è la seconda tappa nel viaggio dei chakra. Anna, questi disturbi fisici, emozionali e psichici in riferimento ai chakra, cosa evidenziano.

Affermare che queste disfunzioni denotano uno squilibrio del secondo chakra, sarebbe una risposta generica e non esaustiva. Ogni chakra ha un’espressione in "eccesso o iper" ed una in "difetto o ipo". Per cui possiamo dire che quando ci troviamo di fronte a sintomi quali l’impotenza, la frigidità o anche in presenza di disturbi alimentari come l’anoressia, ci troviamo nell’aspetto "ipo" cioè in carenza energetica. Mentre fibromi, adenomi prostatici, cisti ovariche, cistiti, rigidità lombosacrale, ricerca ossessiva del sesso, vissuto solo come uno sfogo fisico, denotano una carica eccessiva quindi "iper". Dal punto di vista emozionale, lo squilibrio può portare a perdere completamente il controllo delle emozioni. Diventa difficile gestire la rabbia, le reazioni sono sempre istintive, guidate dall’emotività anziché dalla logica e dall’equilibrio. Si è assolutamente incapaci di vivere con gioia la propria esistenza e la sessualità. Sovente emergono problemi con il cibo. In ipo siamo in presenza di episodi di anoressia, mentre in iper si possono manifestare episodi di bulimia. Le persone, con una chiusura a livello di questo chakra sviluppano facilmente
delle dipendenze. Ma facciamo un passo indietro.

cms_5421/2.jpgIl secondo chakra, detto sacrale o centro della croce, che in sanscrito Svadhisthana, significa “dolcezza che riscopre il corpo”, è localizzato nella parte inferiore dell’addome, poco sopra il pube. Le ghiandole endocrine sono le gonadi: ovaie e testicoli. La sua funzione è legata al desiderio, al piacere della sessualità, alla capacità di provare emozioni primordiali, non mentali. Lo stato di coscienza del secondo chakra è la capacità di riconoscere che cosa desidera il nostro corpo, quindi il desiderio, il rapporto con il cibo, il sesso e le emozioni. Lo sviluppo del secondo chakra inizia intorno ai due anni, quando il bambino va oltre la sopravvivenza di base e comincia a sviluppare la sua posizione nella famiglia. E’ anche il periodo in cui il bambino crea il suo senso di individualità anche se è ancora dipendente dalla tribù. E’ a questa età che incominciano ad associare le loro emozioni a eventi specifici, ma dipendono dai genitori per la guida. Gli eventi emozionali che succedono durante questa età sono spesso inconsci, ma formano la base per molte credenze riguardo a noi stessi e alle nostre capacità. Quando il chakra sacrale è in equilibrio, le nostre relazioni sono sane, autentiche e appaganti e la vita in generale è caratterizzata da esperienze positive. Non dobbiamo dimenticare che il nostro benessere, dipende da quello che facciamo, quindi dobbiamo ricordarci ogni giorno che siamo esseri speciali. Abbiamo bisogno di fare quello che amiamo per sentirci appagati.

cms_5421/3.jpgIl plesso nervoso è quello lombare che governa il sistema riproduttivo. L’organo di senso è il gusto, quindi la lingua il piacere di assaporare. Il sistema che regola il secondo chakra è l’intestino. Nell’intestino risiede il secondo cervello. A questo organo sono collegati i nostri pensieri, le nostre paure esistenziali, le decisioni viscerali, spontanee e inconsapevoli. L’elemento è l’acqua, la nostra prima casa fisica, l’elemento primigenio. Le funzioni che lo riguardano sono in contatto con gli umori corporei: circolazione sanguigna, urinaria, umori degli organi sessuali. Il colore è l’arancione, associato alle emozioni. La parola chiave "io desidero, io voglio". Le pietre correlate sono: l’agata di fuoco, corniola, giada, opale di fuoco, corallo. Per rilassarsi è consigliabile inalare i vapori di olio essenziale di gelsomino, bergamotto o sandalo.

cms_5421/4.jpgUtilizzando invece il suono, si può procedere sedendosi in una posizione comoda, rilassandosi con l’aiuto di respiri lenti e profondi. Inspirate e intonate il suono di una O chiusa, il più a lungo possibile, sentirete le risonanze in fondo alla schiena e a livello del basso ventre. Oppure, si può utilizzare il bija mantra VAM. Le sottili vibrazioni della musica entreranno in sintonia con il vostro chakra infondendo energia e dinamizzando la vostra sessualità, o al contrario, laddove fosse necessario, basterà rallentare le pause tra un’emissione del suono e l’altra, per ottenere un effetto calmante e rilassante.

Il sistema dei chakra è stato definito "il ponte dell’arcobaleno", il suo perfetto funzionamento, ci permette di collegare spirito e materia, cielo e terra, mente e corpo. I colori dell’arcobaleno sono sette come i chakra. I colori rappresentano le modalità vibratorie dell’esistenza umana. Il sette è un numero magico, misterioso che regola i più importanti cicli vitali della terra. Nel prossimo articolo parleremo del terzo chakra Manipura.

Tina Camardelli

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