IL TEMPO ESISTEVA PRIMA DEL BING BANG?

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Ultimamente ho avuto tra le mani un libro interessante che ha stimolato la mia curiosità già dal titolo: Ciò che non possiamo sapere.

Tra le domande due in particolare:

Il tempo esisteva prima del Bing Bang?
Il tempo esiste o emerge come conseguenza di concetti più fondamentali?

Riguardo alla prima domanda è un problema che mi sono posto anch’io ma che non ho avuto il coraggio di affrontare per la paura delle conseguenze, ma visto che altri pongono il problema credo sia doveroso dire la mia.

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In realtà prima della teoria del Bing Bang il problema non si poneva in quanto la formula della Bibbia era compresa nel concetto di creazione ab aeterno. In pratica il mondo era l’attimo successivo all’esistenza di Dio che per definizione ha la caratteristica dell’eternità e cioè è un Essere senza inizio e senza fine.
Dopo la teoria del Bing Bang, e, se questa teoria fosse vera allora la definizione della creazione compresa nel concetto di eternità non è più valida e dovremmo trovare altre vie logiche.

Infatti:

a. Se si mette in crisi l’eternità di Dio si mette in crisi il concetto stesso di Dio.

b. D’altra parte è inconcepibile, razionalmente, che Dio, che se esiste esiste da sempre, quindi fuori del tempo e dello spazio, a un certo punto “decide” di creare un altro diverso da sé!
Allora di conseguenza

c. Come conciliare questa evidente contraddizione logica?

d. E’ giusto chiedersi se è sbagliata o insufficiente la nostra logica e quindi il concetto stesso di razionalità dell’uomo, o, al contrario, è che il concetto di eternità di Dio va affrontata con altre categorie ancora sconosciute alla mente umana?

L’onestà intellettuale vuole che di fronte a questo interrogativo è doveroso riconoscere che si erge un muro.
D’altronde è anche vero che negare l’esistenza di Dio non risolve il problema in quanto la logica stringente della causa-effetto scricchiola… noi conosciamo l’effetto e cioè l’esistenza dell’universo e dell’uomo, ma, se non risolviamo questo problema del tempo, non possiamo più essere sicuri di conoscere una possibile causa logica!
Restano in piedi tutte le altre ipotesi ad eccezione dell’ipotesi creazione, e, in ogni caso, la teoria delle probabilità improbabili, della casualità, ipotesi che lo stesso Dawkins mette in crisi, (vedi il mio libro “La Bibbia ha ragione” pg. 62, nota 17-18. Scaricabile da questo stesso blog.), resterà sempre e solo una teoria che non potrà mai coincidere con la certezza della causa che scaturisce da un principio logico anche se indimostrabile.
Ciò che non possiamo escludere, infatti, che ciò che esiste esiste perché c’è stata una causa, ma non potremo mai sapere qual è questa causa dal punto di vista logico!

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Ma l’unica causa logica non potrebbe essere che quella dell’ipotesi di un creatore.

Il Du Sautoy dopo la domanda del rapporto tra tempo e Bing Bang, pone l’altra domanda sulla categoria tempo, domanda certamente ancora più intrigante della prima ma di difficile comprensione. Infatti, che significato dare all’ipotesi che il tempo emerge come “conseguenza di concetti più fondamentali?” quali sono questi concetti più fondamentali? Il Du Sautoy non lo spiega. E credo che, tolto lui che lo scrive, per altri, o almeno per me, sia davvero difficile dare un contenuto a questi concetti.
Possiamo sempre chiederci: il tempo può essere una conseguenza di un concetto, di un pensiero, di un’idea? E’ difficile anche solo pensarlo!
La più logica e realistica definizione è quello che dice Kant: il tempo e lo spazio sono categorie a priori.

Il tempo nella Bibbia.

Rifacendomi al mio libro vediamo qual è la concezione del tempo nella Bibbia.

cms_21350/2v.jpg1. Una frase per tutte: Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso. Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato. (Gen. 21, 1-2).
Il tempo che Dio aveva fissato.
Dio parla del tempo non come una entità astratta, ma come una realtà che scorre e alla quale si può dare un punto di riferimento. In questo caso il punto di riferimento è il futuro. Dio ha il potere di stabilire cosa accadrà per suo volere. Dio, nella Bibbia, comanda il tempo.Si potrebbe dedurre che nella Bibbia Dio è il Signore del tempo. Questo è in armonia con il fatto che Dio creando il mondo in contemporanea, come un atto intrinseco ed ineluttabile, crea anche il tempo.
2. Questo concetto che Dio è padrone del tempo e lo usa come Lui crede è espresso anche in Isaia:
Non hai forse udito? Da tempo
ho preparato questo; [si riferisce alla profezia contro Sennacherib]
da giorni remoti io l’ho progettato. (Is. 19, 25).

La Bibbia afferma a più riprese che Dio è il creatore e signore del tempo in quanto è lui che suggerisce ai profeti le cose che dovranno accadere prima che esse accadano.

Infine, nel salmo 90 leggiamo:

Signore, tu sei stato per noi un rifugio
di generazione in generazione.
Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, Dio.
Tu fai ritornare l’uomo in polvere
e dici: “Ritornate, figli dell’uomo”.
Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte. (Salmo 90, 1-4).

Qui si esprime il concetto che il tempo è una realtà per la storia, per l’esistenza del mondo e dell’uomo, ma non per Dio perché lui è Dio da sempre. Dio è eterno in quanto in Lui un giorno o mille anni hanno la stessa durata: Lui è prima del mondo materiale! Magari di un solo attimo infinitesimale (mi rendo conto che detto di Dio questo è un particolare che non ha senso), ma logicamente, per noi umani, non potrebbe che essere così. Oltre non si può andare.

cms_21350/4.jpgLa Bibbia quindi afferma due cose:

1. In Dio non esiste il tempo in quanto l’eternità non ha tempo. E’ stato, è e sarà per sempre. E’ l’eterno presente.

2. Ma Lui ne è Padrone, come è padrone di tutto quello che Lui ha creato.

Se così fosse la Bibbia è intrinsecamente coerente. Dio ha creato l’universo e il tempo non è che una categoria necessaria in quanto è una categoria numerica, quantificabile in: un prima, un adesso e un poi.

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Aggiornamenti sul mio libro “la Bibbia ha ragione”.

Le domande del DU SAUTOY.

(Du Sautoy, Ciò che non possiamo sapere. Avventure ai limiti della conoscenza. Rizzoli. 2016. Pag. 14.)

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Ercole Ferretti

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