IL TERRORISMO E L’IMMIGRAZIONE

UNA STRATEGIA VERSO L’EGEMONIA MONDIALE USA

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Chissà se Altiero Spinelli, di cui ricorre il trentennale della sua dipartita il 23 maggio prossimo , nei suoi meravigliosi scritti e nel suo ambizioso progetto di unire gli stati europei in uno stato federale si fosse lasciato mai attraversare dal dubbio che una mano potente lavorasse nell’ombra perché questa federazione non avesse mai compimento . Io penso di si e che questo dubbio lo abbia fatto soffrire fino alla fine non può che essere certezza oggi che non solo l’Europa da lui sognata è attraversata da un terrorismo programmato e destabilizzante ma continua e continuerà ad essere incompiuta fino a che chi la governa nell’oscurità non avrà raggiunto il suo obiettivo: privarla della sua vera identità imponendole l’ingresso di un paese islamico come la Turchia che in ‘odore’ di fondamentalismo, diventi la spina nel fianco dell’Europa e faccia da deterrente contro un possibile avvicinamento della Russia Cristiana verso la stessa Europa.

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Come si legge in: www.controinformazione.info… il peggiore incubo di Washington è quello di dover assistere ad un riavvicinamento fra Europa e Russia …… una possibile alleanza tra Russia e Germania costituirebbe l’unica seria minaccia alla supremazia planetaria dell’impero ‘talassocratico’.” Allo stesso modo, con la chiusura dei Balcani e con la primavera che avanza l’immigrazione riprende massiccia lungo altre rotte. “…L’invasione di migranti e la disarticolazione dei paesi europei è un obiettivo che rientra nella strategia egemonica degli Stati Uniti. (Vedi: migrazioni di massa come arma geopolitica)….. risulta evidente quanto questa massiccia ondata migratoria non sia un fenomeno spontaneo ma sospinto ed incentivato da precise organizzazioni mondialiste e da un paese NATO (la Turchia) che utilizza queste masse di profughi come arma di ricatto verso l’Europa.”.

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Ad essere sotto ricatto infatti è la stessa Merkel che di fronte ad dittatore turco i cui toni diventano sempre più arroganti si prostra come un agnello al sacrificio. Il suo paese ormai stracolmo di turchi che inneggiano alla loro cultura medievale islamica e occupano anche ruoli politici, ha già espresso la sua volontà nelle ultime elezioni ,ma lei non può che ubbidire al Califfo e continuare ad accogliere. Siamo dunque, immersi in un inganno colossale, circondati da un cinismo e da una ipocrisia totale, da un silenzioso ma inesorabile cambiamento di valori di cui le masse non riescono a percepirne la portata né l’avanzamento . C’è un senso di inquietudine e di disagio interiore che sembra provenire dall’aria stessa che respiriamo, bloccati da un ansia che ci impedisce di vedere, negli anni che passano veloci , quella tanto attesa serenità di vita che fino ad una trentina di anni fa era ancora possibile. Tutto questo perché oppressi da quel senso di impotenza a cui non si può che soccombere.

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I governi che hanno finalmente compreso la verità provano ad esprimere le loro preoccupanti considerazioni sul futuro di una Europa che non è più la stessa, che tutto diviene tranne che una rassicurante culla di benessere e di civiltà per i cittadini di ogni ceto sociale, ricchi, meno ricchi, poveri, sempre più catapultati nella incertezza del domani, nel caotico declassamento di quelle priorità che un tempo si chiamavano ‘valori umani ‘ e in un terrorismo feroce che non si placherà fino a che il progetto mondialista non sia stato raggiunto.

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Se oggi alcuni paesi europei , in testa l’Ungheria di Orban seguito dalla Repubblica Ceka, la Slovacchia e la Polonia, oltre all’Austria, alla Danimarca ed altri paesi si barricano entro i loro confini per impedire l’assalto in massa di migliaia di profughi tra cui terroristi decisi a farsi saltare, questo è dovuto alla politica sconsiderata che i ‘generali’ europei del Consiglio e Commissione hanno portato avanti senza mai ascoltare la voce delle opposizioni considerate razziste e xenofobe semplicemente perché questi, non avendo perduto ancora il lume della ragione, prevedevano quanto in realtà sta accadendo e suggerivano inascoltati la chiusura delle frontiere esterne, non certo quelle interne.

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Tempo addietro Viktor Orban, primo ministro dell’Ungheria, in un discorso tenuto per le celebrazioni del giorno dell’indipendenza ungherese aveva dichiarato: “L’Europa, la nostra casa comune, attualmente non è libera”a questa frase sono seguite tutta una serie di proibizioni troppo lunghe da riportare ,ma è certo che il discorso di Orban è risuonato come un grido di resistenza per tutte le nazioni europee minacciate nella loro identità e nella loro libertà decisionale. Accusare questi paesi di xenofobia è pericolosa demagogia poiché si chiede ai governi di chiudere gli occhi, di ignorare la verità e di accettare una resa incondizionata al sopruso,all’ingiustizia, e rinunciare agli ideali di un popolo che si riconosce nella sua storia ed è pronta al rispetto delle altre senza sottomissione alcuna. Quello che purtroppo non è stato fatto da coloro che l’Europa l’hanno gestita, forse non sempre in piena autonomia, (e non vanno certo assolti) è la mancanza di una pianificazione ordinata di quanti e quali immigrati dovessero effettivamente entrare in Europa sulla base di una intuitiva e lungimirante capacità di previsione che è davvero mancata. All’interno dell’Unione si sono ricreate le stesse condizioni di divisione ideologica che trovasi ancora nelle singole nazioni così che, senza un vero ‘Consiglio di Saggi’,si è accusato questo e quello Stato che non fosse in linea con la maggioranza dell’Unione in fatto di politica migratoria. In questo clima di evidente ipocrisia che serpeggiava negli animi dei ‘governanti’ anch’essi vittime della loro stessa incapacità di trovare soluzioni, l’Europa è andata lentamente disgregandosi lasciando ai federalisti europei il compito di continuare ancora la lotta per la federazione.

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E’ per questi che gli accordi di Schengen vanno difesi e le libertà acquisite rispettate nonostante il terrorismo imperante. Non si può tornare indietro ma si può e di deve vigilare programmando quella tanto invocata integrazione mai resa operativa per mancanza di ‘Intelligenze Superiori ‘che potesserocontribuire a rendere operante un programma di integrazione e di inclusione tramite piani educativi olistici, integrali nell’ambito scolastico. I politici e i religiosi che parlano di accoglienza usano questo termine senza essere consapevoli di quanti e quali implicazioni oltre che doveri , obblighi e diritti, una parola semplice come questa comporti sul piano pratico,operativo, gestionale, finanziario,psicologico e in ultimo anche terroristico.

cms_3859/foto_8.jpgA non averlo compreso bene vi è Papa FRANCESCO avvezzo alla predicazione più che alla gestione di un Governo. Il papa nella sua ingenua caritatevole azione missionaria è diventato un utile strumento che serve la causa di chi vuole il Governo del mondo, ignaro, povero Francesco, che il Governo mondiale intende sopprimere anche quell’unico ed eterno messaggio di amore che il folle GESU’ aveva predicato alle generazioni di ogni tempo riconoscendo la divinità dell’uomo come parte di quella legge universale che governa la creazione tutta e che purtroppo solo pochi hanno compreso. Si aprono quindi, nuove cortine di ferro perché la posta in gioco è quella di modellare la società mondiale secondo la visione di un gruppo di potere unico senza secondi. Infatti per essere fedeli ai programmi degli alleati, l’Europa ha seminato rancore e rabbia tra gli europei poveri o impoveriti che ora fanno da contorno al caos che la stessa Unione Europea, mal gestita, ha generato.

cms_3859/foto_9.jpgLo scritto di Riccardo Perrisich in un articolo su Affari Internazionali di qualche mese fa, ad un certo punto dice: “ In Italia, un’opinione pubblica schizofrenica deve essere educata alla realtà. Non possiamo essere il Paese che fino a ieri voleva la Turchia nell’Ue subito e che ora la considera alla stregua di uno stato canaglia. Non possiamo essere la nazione dove i sondaggi indicano un consenso maggioritario all’uscita da Schengen, quando siamo quello che ha finora accolto proporzionalmente il minor numero di migranti e rifugiati …..” Mi piacerebbe dire al dott. Perrisich che solo una metà del paese ha espresso la volontà della Turchia in Europa non certo tutta l’ Europa. Dunque democrazia vuole che si considerino anche le voci avverse perché come ho sempre sostenuto la verità trovasi in entrambe le posizioni. Al contrario questa Europa si è sempre espressa come se l’altra metà di popolo dissenziente non fosse mai esistito. Secondo giustizia si deve sempre rispettare il pensiero opposto ed esplicitarlo ogni qualvolta si parla in nome di un intero Popolo. Anche perché questo continuo riferimento al numero esiguo di immigrati in Europa quando ce ne sono migliaia e migliaia che entrano ancora in Europa ogni giorno è del tutto fuori luogo. Se si vuole che le frontiere rimangano ancora aperte non provochiamo quelle nazioni che si sono espresse contro Schengen. Manteniamo un equilibrio perché continuino a rispettare gli accordi firmati e chiediamoci perché siamo arrivati fino a questo punto. Creiamo certo un Giardino europeo senza porte chiuse, ’dove,se verrà adottata una politica di educazione olistica alla pace nelle scuole come ho sempre sostenuto, allora ciò che intellettuali e spiritualisti, hanno predicato per anni potrà plasmare una nuova generazione basata sulla reciproca conoscenza spirituale e sul rispetto reale della vita umana.

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Chi crede veramente in questo processo di pace con l’ autorità che gli viene dalla sua avanzatissima tecnologia in grado di modificare da domani le sorti del mondo attuale è l’ingegnere nucleare Mehran keshe ,personaggio bloccato nella sua attività scientifica. Consapevole del fatto che il trasferimento della sua tecnologia alle armi da guerra possa portare addirittura all’estinzione del genere umano, rivolge ai protagonisti di queste ultime guerre in Medioriente un appello quasi messianico per addivenire ad accordi di pace se non si vuole vedere gli Usa, l’Inghilterra e Israele distrutti dalle tecnologie che egli stesso avrebbe fornito ad Iran, Russia, Cina. Paesi questi che egli riconosce come saggi perché avrebbero scelto la strada della pacificazione.

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La prudenza di Putin infatti e la capacità di non reagire alle provocazioni, considerate da molti una forma di debolezza in realtà sarebbero una forma stoica di perseguire la pace in Europa. Una Europa che egli rispetta e nella quale si riconosce perché cristiana nelle sue radici, quelle che il Governo Ombra vuole smantellare e che lo stesso Putin vede ancora forti nella nostra Italia che apprezza, ama e difende. Quello che il prof. keshe si propone è un riordino delle potenze mondiali . Dall’appello di pace di keshe inviato il 10 ottobre 2012 si comprende che questi metterebbe la sua innovativa tecnologia per sostenere Iran ,Cina e Russia nel caso di attacco da parte degli USA, di Israele e suoi alleati all’ Iran che io presumo ,da quanto letto sui risultati concreti delle sue innovazioni tecnologiche, keshe abbia già trasferito all’ Iran, suo paese d’origine durante il Governo di Ahmadinejad.

cms_3859/foto_12.jpgKeshe accusa apertamente gli inglesi e gli Usa ritenendo l’attacco alla Siria un pretesto per poter attaccare successivamente l’Iran. Secondo Keshe Israele dovrebbe convivere pacificamente nello Stato della Palestina come è stato per anni. “Israele, (il Regno Unito e gli Stati Uniti),-diceva keshe nel 2012- accetti la pace con l’Iran prima che il suo stato cessi di esistere e diventi parte dello stato di Palestina.” ….Ora sappiamo tutti - diceva M. keshe - perché abbiamo iniziato il nostro programma di insegnamento dal 21/09/2012 : SSP.(Space Ship Peace)……,. Mostrate il vero significato delle parole scritte nei testi sacri! Perdonate e non dimenticate …… perché siete tutti cugini e figli di Abramo…..Con il perdono….. l’umanità potrà vivere in pace e in armonia su questo pianeta dal passato tormentato…” Per un futuro migliore dell’umanitàlo scienziato iraniano proponechegli strumenti di guerra cessino per sempre di esistere e che le fabbriche di macchine da guerra vengano convertite in strumenti di pace in grado di trasportare l’umanità attraverso l’universo, dimostrando di essere divenuti degni di occupare il posto che ci compete nella pacifica Comunità Universale.

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Avranno gli Usa preso sul serio questo appello? Certo la cessazione delle sanzioni all’Iran e l’apertura verso un negoziato sul nucleare è segno che qualcosa di inaspettato abbia improvvisamente modificato i piani Usa nei confronti dell’Iran . Intanto, il giornalista australiano John Pilger ci informa che l’amministrazione Obama ha fabbricato altre armi nucleari, altre testate nucleari, altri sistemi di lancio, altre fabbriche nucleari ….Ci sono piani per una mini bomba atomica. E’ nota come B61 Model 12…..Negli ultimi diciotto mesi sta avendo luogo il maggior accumulo di forze militari dopo la seconda guerra mondiale – guidato dagli Stati Uniti – lungo la frontiera occidentale della Russia….. Questa provocazione estrema alla seconda potenza nucleare del mondo incontra il silenzio dell’occidente. …… una guerra nucleare persino più pericolosa è una campagna parallela contro la Cina. …. la Cina “sta costruendo un grande muro di sabbia nel Mar Cinese Meridionale”… Gli Stati Uniti stanno circondando la Cina con una rete di basi, con missili balistici, gruppi da combattimento, bombardieri carichi di armi atomiche…. Ce n’è abbastanza per pregare che la pace vinca sulla guerra.

Elena Quidello

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