IL TORCHIATO DI FREGONA

Percorsi Di-Vini

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Che bel Paese l’Italia, ogni angolo una scoperta, ogni luogo una emozione, viaggiare in lungo e largo per il bel Paese è forse una delle cose che più ci invidiano nel mondo, oltre ovviamente alle eccellenze gastronomiche, alla cultura, all’arte ed ai paesaggi, che dire… siamo costretti a convivere con il bello ed il buono ed a forza di conviverci non ci rendiamo conto di quanta ricchezza abbiamo.

Siamo al centro del mondo, nostro malgrado, siamo presi ad esempio per eleganza, galanteria, savoir faire. I nostri padri e prima i nostri nonni hanno creato le condizioni affinchè potessimo basare la continuità della nostra esistenza su questo pianeta su una eredità importante giunta a noi come un gioiello, incustodito.

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Difatti l’Italia è un gioiello a cielo aperto e lo stupore che si prova nell’ammirarlo in tutte le sue sfaccettature è enorme. Come rimanere impassibili ad esempio, davanti ad un calice di Torchiato di Fregona DOCG, questo prodotto è giunto a noi dal lontano 1600, dove la leggenda narra che un vignaiolo fu costretto a vendemmiare dell’uva nonostante non fosse pronta e decise quindi di adagiarla nel granaio in attesa della primavera seguente. Si sorprese nel ritrovare dell’uva molto dolce ma anche indurita dal processo di appassimento. Decise di torchiarla più volte mettendo il mosto a riposo in piccole botti. Mai avrebbe pensato che a distanza di un anno si sarebbe ritrovato con qualcosa di straordinario, qualcosa di unico, di emozionante, qualcosa che solo sapienti mani erano state in grado di forgiare, quasi per gioco, per ribellione ad una decisione non condivisa ma accettata per l’epoca in cui si svolse.

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Il Torchiato di Fregona DOCG è prodotto con uve Glera, Verdiso e Boschera. Alla vista si presenta con un colore giallo dorato, di buon corpo. Olfatto intenso con aromi di frutta matura, appassita ed evidenti note di albicocca, fichi, agrumi, vaniglia e spezie. Al palato è elegantemente dolce. Al contempo abbiamo sensazioni morbide, vellutate con buona persistenza e complessivamente armonico. Che dire… un prodotto di tutto rispetto.

cms_31874/4.jpgIn abbinamento si propone ideale con dessert di varia tipologia ma è altrettanto a suo agio come vino da meditazione e su quest’ultimo punto vorrei soffermarmi. Quando si parla di vino da meditazione in realtà a cosa ci riferiamo? Un vino da meditazione è quel prodotto che consente ai nostri sensi di rilassarsi per lasciare la strada ai pensieri più profondi che a volte necessitano di momenti intimi, silenziosi, unici, per potersi esprimere al meglio. Un vino da meditazione esegue questo compito alla perfezione ma dobbiamo essere predisposti al suo lavoro e lasciarglielo fare, magari dopo averlo abbinato al nostro dessert preferito.

Buona degustazione!

Carlo Dugo

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