IL PESO DELLA MALNUTRIZIONE

Sono più gli obesi o i sottoalimentati?

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La realtà attuale è spaccata a metà. Nell’arco di un mese si parla sia di urgenza fame che di obesità. Lo scorso 16 Settembre, è emerso dal Sofi (rapporto dell’ ONU) che, ad oggi, sono 63 i Paesi in via di sviluppo che hanno raggiunto l’obiettivo di debellare la fame negli ultimi due anni.

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Intanto, il 10 Ottobre, come ogni anno, è ricorso l’ “Obesity day”, specchio di un problema che interessa sempre più gran parte degli italiani e della popolazione mondiale. Il punto è che in entrambi i casi si parla di cattiva alimentazione e quindi di soggetti che sono nutriti male. Agli antipodi troviamo soggetti iperalimenati e soggetti ipoalimentati, persone ugualmente affette da squilibri, patologie e maggiormente esposte a fattori di rischio di mortalità.

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La malnutrizione può essere per eccesso o per difetto, obesi o rachitici, in ogni caso si parla di soggetti malnutriti. Dunque le questioni principali sono due: sicurezza alimentare e corretta alimentazione. Sul fronte della fame, la buona novella è che aumenta il suo tasso di riduzione. L’ America Latina e i Caraibi hanno fatto moltissimi progressi per quanto riguarda l’ accesso al cibo. Nonostante le calamità naturali, in modesto miglioramento sono anche l’Africa sub-Sahariana e l’Asia occidentale.

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Per quanto riguarda l’obesità, il Kuwait, invece, ne detiene il primato e dati allarmanti sono registrati in Argentina, Trinidad e Tobago. In Europa aprono la fila i tedeschi, seguiti dagli Inglesi. Traccia un solco la presa di coscienza del cosiddetto “nutrition-transition”, ovvero l’ elevata disponibilità di alimenti economici e ipercalorici, con conseguenze sulla salute dei meno abbienti, tanto nei paesi poveri che in quelli sviluppati e l’ aumento di nuovi disordini del comportamento alimentare.

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Cosa ci aspettiamo in futuro?

A rendercelo noto, è la Seconda Conferenza Internazionale di Alimentazione (ICN2), che si terrà a Roma dal 19 al 21 novembre 2014. L ’ ICN2 rappresenta il primo incontro intergovernativo del XXI secolo, interamente dedicato alle problematiche alimentari, valuta i progressi dalla prima edizione del 1992 e propone nuove strategie per incrementare gli sforzi Nazionali e Globali nei prossimi decenni. Presenziato da Fao e WOH (World Health Organization), guest star dell’evento è Papa Francesco. Ecco alcune somme tirate dal SOFA (State Of Food and Agricolture, Fao).

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Nel mondo sono 2 miliardi le persone che soffrono la malnutrizione, quasi 900 mila muoiono letteralmente di fame.

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Un miliardo e 400 milioni di persone sono in sovrappeso e di queste circa un terzo è obeso, quindi circa mezzo miliardo.

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Questi numeri ci riguardano da vicino, perché sulla collettività hanno un peso economico e morale. Il costo della malnutrizione è quello che grava sulla parte povera del mondo, sottoalimentata, e si aggira sui 2,1 trilioni di dollari l’ anno.Il Sofa indica che i costi dell’ obesità sono prettamente sanitari e incidono sul bilancio economico mondiale per circa 1,4 trilioni di dollari.

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Difficile stabilire l’impatto che la nostra realtà avrà sulle generazioni di domani. Ciò che è evidente è che il mondo ha un problema con il cibo. L’ ICN 2 provvederà, dal canto suo, a stilare delle raccomandazioni per i Governi. Adottare politiche che promuovano la sicurezza e la qualità alimentare, con un occhio di riguardo sulla salute dei consumatori, promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione alimentare, sono tappe decisive da intraprendere sin da subito.

Daniela Meringolo

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