IMPORTANTI NOVITA’ NELL’ECONOMIA DEL PACIFICO
Nuovo trattato commerciale tra quindici paesi asiatici

Vi sono importanti novità per i paesi asiatici dell’area del Pacifico, di cui quindici hanno stipulato il più importante trattato commerciale degli ultimi anni. È stata in realtà una trattativa molto lunga, durata più di 5 anni, ma alla fine si è giunti ad un’intesa che darà avvio a un cambiamento epocale.
Il trattato in questione prende il nome di Regional Comprehensive Economic Partnership. Esso rappresenta un punto di svolta, perché rispetto ad altri trattati economici, come ad esempio quelli stipulati tra i paesi dell’Unione Europea, mira ad abolire i dazi sugli scambi commerciali.
I paesi coinvolti sono Indonesia, Laos, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia, Vietnam, Australia, Cina, Giappone, Nuova Zelanda, Corea del Sud. Grande assente è l’India che, per diverse motivazioni, ha abbandonato i negoziati lo scorso anno.
Il Regional Comprehensive Economic Partnership si basa su alcuni principi fondamentali: il primo è che per l’abolizione dei dazi non saranno più necessarie trattative tra due stati, dato che da questo momento in poi i paesi del trattato saranno liberi di commerciare tra loro senza limiti; il secondo, invece, forse molto più importante, riguarda una maggiore cooperazione economica tra Cina, Giappone e Corea del Sud, cosa fino ad oggi impensabile, visto che non vi sono mai stati buoni rapporti tra questi tre paesi, la cui grande influenza nell’area del Pacifico è tuttora innegabile.
Il trattato appena stipulato, però, non abbraccia altri settori dell’economia, come ad esempio l’agricoltura, e soprattutto non impone standard riguardo ad alcuni prodotti.
Secondo gli analisti, vi è il forte rischio che questo nuovo accordo favorisca ulteriormente la Cina sui mercati stranieri, soprattutto per la mancanza dell’India, che avrebbe potuto frenarne le ambizioni economiche. Inoltre, questo cambiamento epocale potrebbe estromettere ulteriormente gli Stati Uniti dai mercati asiatici, processo in realtà già avviato negli anni scorsi quando Trump decise di ritirarsi dalle trattative per altri trattati commerciali che includevano paesi asiatici, tra cui proprio la Cina, destinata ancora una volta a essere, sui mercati internazionali, la maggior rivale del paese a stelle e strisce.
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