INCONTRO LEGA – FIGC: SI TORNA DAL GOVERNO!

I CLUB APPORTANO NUOVE MODIFICHE AL PROTOCOLLO E SI ALLONTANA LA DATA DI INIZIO

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Dei salti mortali fatti fin qui dalla Figc per la ripresa del calcio italiano ne abbiamo già parlato a sufficienza. Ciò che invece va rimarcato è che questa battaglia è stata fatta essenzialmente per la Lega di A, ben sapendo che le altre categorie (soprattutto Serie C e D) difficilmente avrebbero potuto applicare - per motivi economici e logistici - il rigido protocollo di garanzia sanitaria proposto dal Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile.

Ma il paradosso è che ora sono proprio i club di Serie A e i calciatori a non voler tornare in campo, almeno a queste condizioni e con questo protocollo, peraltro accettato senza riserve dal Presidente della Figc, Gabriele Gravina.

Ne è venuta fuori, così, una spaccatura tra la Federcalcio - che si era fatta garante dinanzi al Governo dell’applicazione del protocollo con tutte le modifiche apportate - e la Lega con l’Assocalciatori disposti a ripartire, ma solo previo modifiche riguardanti alcuni punti del protocollo ritenuti dai club difficilmente attuabili e poco condivisibili: la prassi da seguire nel caso di calciatori risultati positivi al coronavirus, la responsabilità del medico sociale e le modalità del ritiro.

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" Ci sono delle criticità – ha confermato a Rai News 24 il Presidente dell’Aic (Associazione Italiana Calciatori), Damiano Tommasi –evidenziate dai club che speriamo di superare in modo da poter ripartire. Speriamo anche di avere una data certa per la ripartenza. Solo così si può costruire un percorso fatto di controlli, test e modalità di allenamento".

E proprio nell’ottica di una ripartenza si sono riuniti d’urgenza – come riportato sul sito ufficialedella Lega di serie A - la Figc, la Lega Serie A,il Presidente della FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana), Maurizio Casasco e il rappresentante dei medici della Serie A, Gianni Nanni.

“In un clima di fattiva collaborazione – si legge in una nota - sono stati analizzati i punti del protocollo difficilmente attuabili e sono state costruttivamente elaborate alcune integrazioni atte a risolvere problematiche oggettive. Vi è stata una generale condivisione delle proposte finali, formulate per garantire una ripresa in piena sicurezza degli allenamenti di gruppo, che verranno tempestivamente sottoposte al Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, al Ministro della Salute e al CTS”.

Questa, dunque, la risposta della Lega alle norme di garanzia sanitaria del CTS. Controproposte che saranno ora valutate dal Governo.

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"Dobbiamo condividere con i Ministri Spadafora e Speranza - ha dichiarato ai microfoni Rai il Presidente della Figc, Gabriele Gravina - una piccola variazione al protocollo che possa consentire di continuare ad allenarsi, trasformando gli allenamenti da individuali a collettivi in quanto c’è una difficoltà nel reperire strutture recettive disponibili per i ritiri. Sulle responsabilità dei medici, invece, l’Inail ha già chiarito che c’è responsabilità solo in caso di dolo e di colpa grave. Resta da risolvere il problema della quarantena di tutta la squadra. Ma va superato senza aumentare le tensioni".

Una prima risposta, intanto, proprio a proposito della quarantena di squadra, sembra essere arrivata già nella serata di ieri proprio dal Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, che intervenuto su Rete 4, ha dichiarato: “Se la curva dei contagi ce lo consentirà potremo rivedere anche questa regola”.

Insomma, è evidente che se c’è la volontà di autorizzare la ripresa del calcio, bisognerà trovare un compromesso perché, con queste norme, il campionato si potrà anche iniziare, ma difficilmente si potrà finire con il coronavirus in agguato.

Ciò che è certo, invece, è che i tempi per una eventuale ripresa si allungheranno ulteriormente.

(Foto da adnkronos.com Fotogramma e Afp – si ringrazia)

Rino Lorusso

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