IN ITALIA ULTERIORI 10.008 CONTAGI E ALTRI 32 MORTI

I dati dalle Regioni -Stop mascherine su mezzi pubblici e in ospedali: Pregliasco, Pistello, Galli, Ciccozzi

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cms_27652/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 10.008 contagi e altri 32 morti

Sono 10.008 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 32 morti.

Nelle ultime 24 ore sono stati processati 65.697 tamponi, tra molecolari e antigenici, con un tasso di positività al 15,2%. Aumentano i pazienti in terapia intensiva, 130 in totale e 5 in più di ieri e i ricoveri (+140) che arrivano a 3.461.

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I dati dalle Regioni

(Bollettino Covid - 26 Settembre 2022)

LAZIO

Sono 1.141 i nuovi contagi da coronavirus oggi 26 settembre 2022 nel Lazio, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registrano altri 4 decessi.

"Oggi nel Lazio, su 2.033 tamponi molecolari e 6.460 tamponi antigenici per un totale di 8.493 tamponi, si registrano 1.141 nuovi casi positivi (-693); sono 4 i decessi (+4), 356 i ricoverati (+23), 25 le terapie intensive (stabili) e +1.264 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 13,4%. I casi a Roma città sono a quota 687" riferisce l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, nel bollettino Covid quotidiano.

Nel dettaglio i numeri delle ultime 24 ore. Asl Roma 1: sono 259 i nuovi casi con 1 decesso; Asl Roma 2: sono 238 i nuovi casi con 1 decesso; Asl Roma 3: sono 190 i nuovi casi con 1 decesso; Asl Roma 4: sono 62 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 5: sono 101 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 6: sono 99 i nuovi casi e 0 i decessi.

Nelle province si registrano 192 nuovi casi. Asl di Frosinone: sono 37 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Latina: sono 109 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Rieti: sono 33 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Viterbo: sono 13 i nuovi casi con 1 decesso.

Sono 40.123 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 356 ricoverate, 25 in terapia intensiva e 39.742 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono 2.007.006, i morti 12.078, su un totale di 2.059.207 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.

SARDEGNA

In Sardegna si registrano oggi, 26 settembre 2022, 215 ulteriori contagi da coronavirus, di cui 192 diagnosticati con tampone antigenico. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 1170 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 5 ( -1 ), i pazienti ricoverati in area medica sono 55 ( +4 ) mentre sono 4198 i casi di isolamento domiciliare (+67). Si registra il decesso di un uomo di 70 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari.

LOMBARDIA

Sono 1.452 i nuovi contagi da coronavirus oggi 26 settembre 2022 in Lombardia, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registrano altri 9 decessi.

I nuovi casi di positività sono stati registrati nelle ultime 24 ore a fronte di 9.477 tamponi effettuati. Il tasso di positività sale al 15,3%. Il bollettino odierno diffuso dalla Regione Lombardia evidenzia, tra i dati di oggi, un calo dei ricoveri in terapia intensiva: nelle ultime 24 ore sono stati 7 (-1); un aumento dei ricoveri negli altri reparti: 457 quelli registrati, in aumento di 14 unità. I nuovi decessi portano a 42.506 il totale da inizio pandemia.

I nuovi casi per provincia: Milano: 461 di cui 251 a Milano città; Bergamo: 143; Brescia: 273; Como: 83; Cremona: 40; Lecco: 33; Lodi: 39; Mantova: 56; Monza e Brianza: 120; Pavia: 80; Sondrio: 33; Varese: 47.

ABRUZZO

Sono 399 i nuovi contagi da coronavirus oggi 26 settembre 2022 in Abruzzo, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registra un altro decesso.

I 399 nuovi casi positivi portano il totale dall’inizio dell’emergenza – al netto dei riallineamenti – a 554762. Il bilancio dei pazienti deceduti sale a 3664. Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 523558 dimessi/guariti (+722 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 27540 (-324 rispetto a ieri). Di questi, 115 pazienti (invariato rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 3 (+1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.

Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 174 tamponi molecolari (2480455 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 1338 test antigenici (4335881). Del totale dei casi positivi, 112601 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+93 rispetto a ieri), 158368 in provincia di Chieti (+88), 130024 in provincia di Pescara (+148), 133188 in provincia di Teramo (+71), 12290 fuori regione (-2) e 8291 (+1) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

CALABRIA

Sono 295 i nuovi contagi da coronavirus oggi 26 settembre 2022 in Calabria, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registrano altri 2 decessi.

I 295 nuovi contagi sono stati rilevati su 1.772 tamponi effettuati. Sono +325 i guariti, in totale 3.003 decessi da inizio emergenza. Il bollettino, inoltre, registra -32 attualmente positivi, +2 ricoveri (per un totale di 118) e, infine, +1 terapie intensive (per un totale di 5).

TOSCANA

Sono 401 i nuovi casi di Covid-19 registrati oggi, 26 settembre 2022, in Toscana. Dall’ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 327 tamponi molecolari e 2.218 tamponi antigenici rapidi: di questi il 15,8% è risultato positivo. Al momento in Toscana risultano pertanto 82.684 positivi, -0,1% rispetto a ieri. Di questi 177 (2 in più rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 4 (1 in meno) si trovano in terapia intensiva. Oggi non si registrano nuovi decessi.

Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall’inizio della pandemia sale dunque a 1.397.751. I nuovi casi sono lo 0,03% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,03% (450 persone) e raggiungono quota 1.304.313 (93,3% dei casi totali). L’età media dei 401 nuovi positivi è di 49 anni circa (13% ha meno di 20 anni, 16% tra 20 e 39 anni, 37% tra 40 e 59 anni, 21% tra 60 e 79 anni, 11% ha 80 anni o più).

Con gli ultimi casi salgono a 380.692 i positivi dall’inizio dell’emergenza nei comuni della Città metropolitana di Firenze (91 in più rispetto a ieri), 93.423 in provincia di Prato (25 in più), 110.080 a Pistoia (41 in più), 70.445 a Massa Carrara (19 in più), 149.180 a Lucca (48 in più), 162.182 a Pisa (19 in più), 126.585 a Livorno (41 in più), 127.050 ad Arezzo (54 in più), 100.401 a Siena (40 in più) e 77.158 a Grosseto (23 in più). A questi vanno aggiunti 555 casi di positività notificati in Toscana ma che riguardano residenti in altre regioni. Sono 161 le nuove segnalazioni nell’Asl Centro, 123 nella Nord Ovest, 117 nella Sud Est.

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Stop mascherine su mezzi pubblici e in ospedali: Pregliasco, Pistello, Galli, Ciccozzi

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Stop alle mascherine sui mezzi di trasporto pubblici dal 30 settembre. Dal 1 ottobre non sarà infatti più obbligatorio indossare il dispositivo di protezione sui trasporti pubblici, compresi i mezzi adibiti al trasporto scolastico, e per entrare negli ospedali, negli ambulatori medici e Rsa.

cms_27652/Pregliasco.jpg"Ad oggi la situazione ce lo permette. E, come posso constatare anche per esperienza personale sui treni, c’è ormai molta insofferenza, non adesione all’obbligo e difficoltà a farlo rispettare", commenta il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all’Università Statale di Milano, sottolineando però la necessità di continuare a monitorare con attenzione il quadro epidemiologico e, in caso di peggioramento, eventualmente ripristinare misure restrittive.

Al momento, secondo l’esperto, "c’è una percezione un po’ eccessiva di tranquillità, mentre in realtà l’incidenza torna a salire - rileva - e questo ce l’aspettavamo assolutamente. Vedremo come sarà la situazione, spero che si tratti di un’onda di risalita e non di una ondata in termini quantitativi e soprattutto di effetti sul servizio sanitario". Dunque, per Pregliasco "è inutile ipotecare il futuro. Dobbiamo - e ormai lo abbiamo imparato con questo Covid - gestire le cose con la massima velocità e capacità di reazione, ma rimaniamo sempre con l’attenzione al futuro e a scenari che potrebbero peggiorare" e che in tal caso richiederanno una "ripresa di alcune stringenze, che ovviamente speriamo non si debbano attuare".

cms_27652/PISTEllo_Mauro.jpgSulla stessa linea il virologo Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’azienda ospedaliera universitaria di Pisa, vicepresidente della Società italiana di microbiologia.

"Dal 1 ottobre è giusto abolire del tutto l’obbligo delle mascherine sui trasporti pubblici e negli ospedali e Rsa.

Siamo tutti vaccinati o guariti" da Covid-19, afferma all’Adnkronos Salute "Credo che sia arrivato il momento per far diventare la mascherina un ricordo - prosegue Pistello - Ma questo però non vuole dire dimenticare la presenza del Sars-CoV-2, che c’è e ci sarà ancora".

cms_27652/GALLI_massimo.jpgSecondo Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, "mantenere la mascherina sugli autobus, e in generale sul trasporto pubblico, ma ancora di più negli ospedali resta una precauzione utile, una misura di civiltà a fronte di una pandemia che non è ancora finita e di cui, al momento, non possiamo prevedere l’evoluzione delle prossime settimane". "Per quanto riguarda gli autobus, si tratta di un’indicazione che già non viene molto seguita", osserva Galli. "In questa fase stiamo cercando di capire cosa potrà succedere in merito ad una possibile ripresa dei contagi. Non lo sappiamo. Quindi gli atteggiamenti che si possono avere sono due: quello di togliere la mascherina dicendo ’poi vedremo’, o quello di mantenerla con una scelta prudenziale. Il mio suggerimento, in ogni caso - indica l’infettivologo - è che le persone che hanno condizioni a rischio continuino, qualsiasi sia la decisione delle autorità, a mantenerla per prudenza. La mascherina è uno strumento di protezione", sottolinea Galli, secondo il quale "sarebbe civile che in questo momento tutti continuassero a portarla in luoghi in cui ci sono molte persone confinate al chiuso, per proteggere se stessi, ma anche gli altri".

"Siamo al 26 settembre, non abbiamo avuto ancora una vera impennata di malattia. Potrebbe anche non esserci, ma non lo sappiamo", evidenzia l’esperto. Per questo "la prudenza individuale resta importante, come l’atteggiamento di civiltà di continuare a portare la mascherina".

cms_27652/CICCOZZI_Massimo_,_Università_Campus_Bio-Medico_di_Roma.jpgDecisamente contrario Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia della Facoltà di medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma: "Vediamo un lieve aumento dei contagi, che sono ancora troppi, per questo credo che sia troppo presto per dire addio definitivamente all’obbligo della mascherina sui mezzi di trasporto. E direi anche di lasciarlo per le Rsa e per gli ospedali dove c’è una questione di sanità pubblica". Secondo Ciccozzi "occorre aspettare il picco endemico" ovvero "capire effettivamente se è stato raggiunto o meno, se arriveremo sui 3mila casi al giorno potrebbe essere un picco endemico verso il basso e questo allora - conclude - potrebbe anche far decidere di togliere l’obbligo delle mascherine, ma non mi sembra sia l’attuale situazione dell’Italia".

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