IN ITALIA ULTERIORI 15.089 CONTAGI E ALTRI 51 MORTI
I dati dalle Regioni - Galli: "Previsioni da non confondere con catastrofismi" -
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In Italia ulteriori 15.089 contagi e altri 51 morti
Sono 15.089 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano, inoltre, altri 51 morti.
Nelle ultime 24 ore sono stati processati i tamponi, tra molecolari e antigenici, con un tasso di positività pari al 18,1%. In crescita i ricoveri, per un totale di 5.987 (+288) e le persone in terapia intensiva, per un totale di 216 (+5).
I dati pervenuti dalle Regioni
(Bollettino Covid - 10 Ottobre 2022)
LazioSono 1.781 i nuovi contagi da coronavirus oggi 10 ottobre 2022 nel Lazio, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registrano altri 8 decessi.
Oggi nel "Lazio su 1.539 tamponi molecolari e 8.617 tamponi antigenici per un totale di 10.156 tamponi, si registrano 1.781 nuovi casi positivi (-1.242), sono 8 i decessi (+8), 500 i ricoverati (+10), 35 le terapie intensive (stabili) e +2.293 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 17,5%. I casi a Roma città sono a quota 1.133" comunica l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel bollettino Covid quotidiano.
Lombardia
Sono 2.229 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 10 ottobre 2022 in Lombardia, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri sono stati registrati 12 morti per un totale di 42.669 vittime da inizio pandemia. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 12.465 tamponi, tra molecolari e antigenici, con un tasso di positività al 17,8%.
Tra i principali dati di oggi, emerge un aumento dei ricoverati non in terapia intensiva: ne sono stati registrati 953, pari a 33 casi in più rispetto alle ultime rilevazioni. Salgono anche i decessi, 12 quelli rilevati, che portano il totale da inizio pandemia a 42.669. I ricoverati in terapia intensiva invece sono 14, uno in meno delle ultime rilevazioni.
A livello provinciale, i nuovi casi registrati a Milano sono 621, di cui 314 a Milano città; a Bergamo sono 164, a Brescia 367, a Como 189, a Cremona 63. A Lecco sono 84, a Lodi 39, a Mantova 82, a Monza e Brianza 222, a Pavia 146, a Sondrio 86 e a Varese 96.
Veneto
Sono 1.378 i nuovi contagi da covid in Veneto secondo l’ultimo bollettino di oggi, 10 ottobre. Si registra inoltre un altro morto. In totale gli attualmente positivi nella regione sono 63.372. I pazienti attualmente positivi in area non critica sono +29 da ieri.
Emilia Romagna
Sono 2.194 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 10 ottobre 2022 in Emilia Romagna, secondo i dati covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri sono stati registrati 9 morti. Da ieri sono guarite 2.422 persone.
Nelle ultime 24 ore sono stati processati 6.591 tamponi, tra molecolari e antigenici con un tasso di positività del 33,3%. I pazienti al momento ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 29, 5 in più rispetto a ieri. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 927, 40 in più rispetto a ieri.
Tra le province con il maggior numero di nuovi contagi Reggio Emilia con 353 nuovi casi, seguita da Bologna a 273 e Modena a 271, poi, Ravenna a 242, Parma e Ferrara, entrambe 214, quindi, Rimini a 160, Piacenza a 156, Forlì a 136 e Cesena a 133, infine, il Circondario Imolese a 42. In isolamento domiciliare 38.307 persone.
Sicilia
Sono 532 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 10 ottobre 2022 in Sicilia, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri è stato registrato un morto per un totale di 12.208 vittime dall’inizio dell’emergenza pandemica. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 5.013 tamponi, tra molecolari e antigenici. Gli attuali positivi nell’Isola sono a 12.589. Da ieri i guariti sono stati 954. Degli attuali positivi i ricoverati con sintomi sono 229, mentre si trovano in terapia intensiva 14 pazienti.
Questa la ripartizione su base provinciale dei nuovi casi: 153 a Palermo, 157 a Catania, 60 a Messina, 25 a Ragusa, 38 a Trapani, 44 a Siracusa, 19 a Caltanissetta, 27 ad Agrigento e 9 a Enna
Toscana
Sono 581 i nuovi contagi da Covid in Toscana secondo l’ultimo bollettino di oggi, 10 ottobre. Si registra inoltre un altro morto. 166 i casi confermati con tampone molecolare e gli altri 415 con test rapido. Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall’inizio della pandemia sale dunque a 1.426.086. I nuovi casi sono lo 0,04% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,03% (470 persone) e raggiungono quota 1.369.409 (96% dei casi totali).
Abruzzo
Sono 427 i nuovi contagi da coronavirus oggi 10 ottobre in Abruzzo, secondo i dati dell’ultimo bollettino covid-19. Si registrano altri 3 morti. Il totale dei casi nella regione da inizio pandemia – al netto dei riallineamenti – sale a 569701. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 3 nuovi casi (risalenti ai giorni scorsi e comunicati solo oggi dalla Asl) e sale a 3681. Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità precisando che nel numero dei casi positivi sono compresi anche 548496 dimessi/guariti (+714 rispetto a ieri).
Sardegna
Sono 383 i nuovi contagi da covid in Sardegna secondo il bollettino di oggi, 10 ottobre. Si registra inoltre un altro morto. 337 i nuovi casi diagnosticati con tampone antigenico. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 1.379 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 6 (+1); i pazienti ricoverati in area medica sono 94 (+8) mentre sono 6066 i casi di isolamento domiciliare (+90). Si registra un decesso nella ASL di Sassari. Lo comunica la Regione Sardegna.
Basilicata
Sono 118 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 10 ottobre 2022 in Basilicata, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri non c’è stato alcun morto nella Regione. Nello stesso report sono state registrate 80 guarigioni. I ricoverati per Covid-19 sono 31, 5 in più di ieri, di cui nessuno in terapia intensiva. Nel complesso gli attuali positivi residenti in Basilicata sono 5.129.
Galli: "Previsioni da non confondere con catastrofismi"
Sulla pandemia da Covid "non vanno confusi i catastrofismi con le previsioni dettate dai numeri. Se si vuole dire che, rispetto ad un’ondata pandemica, non siamo in una situazione comparabile a quella degli anni scorsi, sono assolutamente d’accordo. Se si vuole dire che la pandemia è finita, e vogliamo stabilirlo per decreto, non lo sono: questa affermazione non è suffragata da dati scientifici. Il problema è ancora presente e va considerato con tutta l’attenzione necessaria". A dirlo all’Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, in merito all’appello del direttore generale dell’Istituto nazionale Lazzaro Spallanzani, Francesco Vaia, secondo il quale, in questa fase pandemica, non c’è nessun allarme e vanno evitati i catastrofismi.
"Nessuna polemica ovviamente ma non possiamo ancora permetterci un atteggiamento da :’voltiamo pagina tanto la cosa non è più importante’. Continua ad esserlo per le persone più fragili e anziane. E vale la pena di ricordare che mancano completamente di copertura vaccinale più del 60% dei bambini tra i 5 e gli 11 anni e il 13% dei ragazzi tra i 12 e i 19". Non sarà quindi come in passato "ma osserviamo, nelle ultime settimane, nuclei familiari interi che si sono reinfettati, a partire dai bambini per arrivare ai nonni. E non a tutti i nonni è andata bene. Se questo non interessa più a nessuno alzo le mani, ma sentire dire che tutto è passato e tutto va bene non è logico né accettabile e, soprattutto non ha alcuna base scientifica", sottolinea Galli.
"Da vaccinati l’infezione da Sars-Cov-2 fa sicuramente meno paura. Ormai abbiamo imparato tutti che il vaccino protegge dalle conseguenze peggiori del virus, non dal contagio", ribadisce quindi Galli dopo che ieri il virologo Roberto Burioni ha annunciato, collegandosi alla trasmissione televisiva ’Che tempo che fa, di avere il Covid, sottolineando che "Grazie al vaccino non sono in ospedale".
Se non ci fosse il vaccino "saremmo nei guai", ha aggiunto Galli, ricordando che "abbiamo avuto un fiorire di varianti che probabilmente hanno trovato il modo di essere selezionate nel Sud del mondo questo inverno. L’attenzione, quindi, non può cadere. Talvolta la rassicurazione generica fa molto più danno di un sano atteggiamento prudenziale. Prudenza vuol dire anche cultura della responsabilità individuale".
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