IN ITALIA ULTERIORI 25.554 CONTAGI E ALTRI 52 MORTI
I dati dalle Regioni - Diabecovid, tra effetti Long Covid anche diabete
.jpg)
In Italia ulteriori 25.554 contagi e altri 52 morti
Sono 25.554 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 52 morti.
Nelle ultime 24 ore sono stati processati 161.787 tamponi, tra molecolari e antigenici, con un tasso di positività pari al 15,7%. Sono 229 (+2) i pazienti in terapia intensiva e 7.017 (-30) i ricoveri ordinari.
I dati pervenuti dalle Regioni
(Bollettino Covid - 23 Ottobre 2022)
LAZIO
Sono 2.674 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 23 ottobre 2022 nel Lazio, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 15.886 tamponi, tra molecolari e antigenici.
I ricoverati sono 630, numero invariato rispetto a ieri, 31 le terapie intensive occupate, 6 in meno da ieri, e 2.046 i guariti. I casi a Roma città sono a quota 1.453.
SARDEGNA
Sono 485 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 23 ottobre 2022 in Sardegna, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri non è stato registrato alcun morto nell’isola.
Nelle ultime 24 ore sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 2.620 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 5, uno in più di ieri, quelli in area medica 90, 4 in meno di ieri. In isolamento domiciliare 8.259 persone.
TOSCANA
Sono 1.361 i nuovi contagi da covid in Toscana secondo il bollettino di oggi, 23 ottobre. Si registrano inoltre altri 6 morti. 297 i casi confermati con tampone molecolare e gli altri 1.064 con test rapido.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall’inizio della pandemia sale dunque a 1.455.701, lo 0,1 per cento in più rispetto al giorno precedente. Anche le persone guarite crescono dello 0,1 per cento (1.176 registrati nelle ultime 24 ore) e raggiungono quota 1.394.132 dall’inizio della pandemia, pari al 95,8 per cento dei casi diagnosticati.
I dati sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale.
Al momento in Toscana risultano pertanto 50.645 positivi, 179 in più rispetto al giorno prima (+0,4 per cento). Di questi 480 (cinque in più rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 11 (stesso numero di ieri) si trovano in terapia intensiva.
La lista dei decessi si aggiorna con sei nuovi morte registrate, anche se solo quattro si sono verificate negli ultimi giorni: si tratta complessivamente di 5 uomini e una donna con un’età media di 70,3 anni.
Dall’ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 1.459 tamponi molecolari e 9.224 test antigenici rapidi: di questi il 12,7 per cento è risultato positivo. Sono invece 2.174 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 62,6 per cento è risultato positivo. L’età media dei 1.361 nuovi positivi è di 57 anni circa: l’ 8 per cento ha meno di 20 anni, il 12 per cento tra 20 e 39 il 31 per cento tra 40 e 59, il 35 per cento tra 60 e 79 anni e il 14 per cento ottanta o più.
Diabecovid, tra effetti Long Covid anche diabete
Fino ad oggi, del diabete mellito, erano conosciute la forma 1, insulinodipendente, e la forma 2, spesso legata all’obesità e, una volta diagnosticate, non si poteva guarire. In seguito alla pandemia da Covid-19, è emersa una terza forma di diabete, una vera e propria patologia da Long Covid, che può manifestarsi anche dopo mesi dalla contrazione del virus. La notizia rivoluzionaria, visto che il diabete si caratterizza per essere una malattia cronica, è che ’l’ultimo arrivato’, il Diabecovid, se preso in tempo, può essere curato fino alla remissione. Lo studio è stato presentato in occasione del XXI Congresso di Simdo, Società italiana di metabolismo, diabete e obesità presieduto dal dottore Vincenzo Provenzano, che si è celebrato, nei giorni scorsi,all’Unahotels Capotaormina, con 200 esperti da tutta Italia e dall’estero e 30 società.
Il Diabecovid incide in maniera importante sul quadro nazionale della malattia, e cioè del 18 per cento in più (10 per cento uomini e 8 per cento donne), rispetto all’8 per cento di persone che già in Italia hanno il diabete. Quindi, i nuovi casi si aggiungono ai 4 milioni già accertati, al milione di persone che hanno il diabete e non lo sanno, e ai 3 milioni di soggetti in pre-diabete. "Si crea allora un’emergenza di carattere sociale – ha affermato Vincenzo Provenzano, primario di Diabetologia all’ospedale Civico di Partinico, direttore dello stesso centro Covid e presidente di Simdo - sia per i numeri sia per le complicanze, come difficoltà ad avere figli, cecità, dialisi, amputazione degli arti inferiori".
Il Diabecovid è stato scoperto grazie alla nascita degli ambulatori Long Covid. Gli esperti già durante l’epidemia avevano osservato un rapporto stretto tra Covid e diabete, i soggetti affetti, infatti, tendevano ad avere una prognosi peggiore e, quelli con diabete scompensato, spesso finivano in rianimazione. Una delle patologie del Long Covid che è emersa è proprio una forma di diabete secondario, che esordisce sia nella forma 1, insulino dipendente, sia nella forma 2, e cioè il classico diabete da obesità, sia in una nuova, di diabete 2 ad insorgenza precoce.
"L’allarme che stiamo lanciando, anche attraverso il XXI Congresso Simdo – ha concluso Provenzano - è di attenzionare queste nuove forme di diabete, ai soggetti che hanno avuto il Covid anche in maniera paucisintomatica, esortandoli a verificare la glicemia, in presenza di sintomi come stanchezza, inappetenza, calo ponderale, svogliatezza, per intervenire quanto prima perché, l’unico lato positivo di queste forme di diabete post Covid, o Diabecovid, è che, se curate in maniera massiccia e tempestiva, riescono a regredire andando in remissione".
Lascia un commento
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.