IN ITALIA ULTERIORI 28.509 CONTAGI E ALTRI 20 MORTI

I dati dalle Regioni - Mascherine covid, chi deve usarle e dove: i consigli di Galli, Gismondo, Bassetti

3_10_2022.jpg

cms_27723/4.jpg

cms_27723/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 28.509 contagi e altri 20 morti

Sono 28.509 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano, inoltre, altri 20 morti che portano a 177.150 il totale delle vittime da inizio pandemia.

Sono 147.359 i tamponi, tra molecolari e antigenici, processati nelle ultime 24 ore che fanno rilevare un tasso di positività al 19,3%. In aumento i ricoveri per un totale di 4.292 (+111) mentre sono in lieve calo le persone in terapia intensiva per un totale di 133 (-5).

cms_27723/italia.jpg

I dati dalle Regioni

(Bollettino Covid - 2 Ottobre 2022)

EMILIA ROMAGNA

Sono 2.758 i nuovi contagi da coronavirus oggi 2 ottobre 2022 in Emilia Romagna, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registra un nuovo decesso. Nel dettaglio, dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.871.211 casi di positività, 2.758 in più rispetto a ieri, su un totale di 7.968 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 1.944 molecolari e 6.024 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 34,6%. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 22 (invariate rispetto a ieri), l’età media è di 66,7 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 685 (+22 rispetto a ieri, +3,3%), età media 74,7 anni.

TOSCANA

Sono 1.514 i nuovi contagi da coronavirus oggi 2 ottobre in Toscana, secondo i dati dell’ultimo bollettino Covid-19. Non si registrano morti. I nuovi casi, di cui 293 confermati con tampone molecolare e gli altri 1.221 con test rapido, fanno salire il numero totale dei contagiati rilevati nella regione dall’inizio della pandemia a 1.409.490. I guariti crescono dello 0,1% (744 persone) e raggiungono quota 1.361.411 (96,6% dei casi totali). Al momento in Toscana risultano pertanto 37.294 positivi, +2,1% rispetto a ieri. Di questi 243 (6 in più rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 5 (1 in più) si trovano in terapia intensiva.

LAZIO

Sono 2.708 i nuovi contagi da coronavirus oggi 2 ottobre 2022 nel Lazio, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Nessun nuovo decesso. “Oggi nel Lazio su 2.239 tamponi molecolari e 11.060 tamponi antigenici per un totale di 13.299 tamponi, si registrano 2.708 nuovi casi positivi (-102), sono 0 i decessi ( = ), 443 i ricoverati (+1), 27 le terapie intensive ( = ) e +1.921 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 20,3%. I casi a Roma città sono a quota 1.351” comunica in una nota l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

CALABRIA

Sono 601 i nuovi contagi da coronavirus oggi 2 ottobre 2022 in Calabria, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registra un nuovo decesso. I nuovi contagi sono stati rilevati su 3.141 tamponi effettuati. Sono +436 i guariti. In totale 3.012 decessi da inizio emergenza. Il bollettino, inoltre, registra +164 attualmente positivi, -3 ricoveri (per un totale di 124) e, infine, terapie intensive stabili (per un totale di 7).

SARDEGNA

Sono 246 i nuovi contagi da coronavirus oggi 2 ottobre in Sardegna, secondo i dati dell’ultimo bollettino Covid-19. Non si registrano morti. Dei nuovi casi 233 sono stati diagnosticati con tampone antigenico. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 2282 tamponi. Nei reparti di terapia intensiva è ricoverato 1 paziente (come ieri). I pazienti ricoverati in area medica sono 56 (+5) mentre sono 4747 i casi di isolamento domiciliare (+117). Non si registrano decessi.

cms_27723/CORONAVIRUS-_NOTIZIE_E_PROVVEDIMENTI.jpg

Mascherine covid, chi deve usarle e dove: i consigli di Galli, Gismondo, Bassetti

cms_27723/Mascherine_all’aperto_e_al_chiuso.jpg

cms_27723/Speranza_Roberto.jpgIl ministro della Salute Speranza ha firmato l’ordinanza che proroga fino al 31 ottobre l’obbligo di indossare le mascherine in ospedale e Rsa. Per quanto riguarda bus, treni, metro da domani non sarà più indispensabile utilizzarle. Intanto i contagi covid aumentano in Italia con Rt e incidenza in risalita nell’ultima settimana. Come è meglio comportarsi? Chi farebbe meglio a indossarle comunque e dove? Da Bassetti a Gismondo e Vaia, ecco come la pensano gli esperti.

cms_27723/Bassetti,Infettirologo.jpgBassetti

"Mantenere l’obbligo della mascherina in ospedale e nelle Rsa per consentire l’accesso a tutti i visitatori. Stop a tamponi, green pass, misurazione febbre e moduli vari per farli entrare".

Lo sottolinea su Twitter l’infettivologo Matteo Bassetti commendato l’ordinanza firmata dal ministro della Salute che proroga al 31 ottobre l’obbligo di mascherine nelle strutture sanitarie.

cms_27723/GISMONDO_maria-rita.jpgGismondo

"In ambienti affollati, gli anziani e i fragili farebbero bene a indossare le mascherine" come misura volontaria di protezione personale contro Covid-19 e altri virus dell’inverno, compresi quelli dell’influenza che secondo le previsioni quest’anno sarà più ’cattiva’. A sottolinearlo all’Adnkronos Salute Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano.

cms_27723/VAIA_Francesco_.jpgVaia

"Nessun allarme, gli italiani sono pronti a togliere le mascherine. Il direttore generale dell’Oms ha detto che siamo alla coda della pandemia.

I cittadini sono saranno responsabili". Così il direttore generale dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, ospite di ’Uno Mattina’ su Rai1, rispondendo alla domanda se gli italiani sono pronti a togliere le mascherine sui mezzi di trasposto dal 1 ottobre.

cms_27723/RICCIARDI_Walter_.jpgRicciardi

"L’uso di mascherine in locali chiusi ed affollati e frequentati da persone fragili va reso obbligatorio fino a quando la pandemia sarà finita, sia a protezione dei pazienti che del personale.

In Inghilterra, dove sono state rimosse da un anno, 200mila operatori sanitari hanno Long Covid", afferma Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma, in un tweet.

cms_27723/MINELLI_mauro-specialista-in-immunologia-clinica-e-allergologia.jpgMinelli

"Se dovessimo individuare quale fra tutte le misure restrittive del campionario anti-Covid di questi ultimi 2 anni e mezzo ci ha penalizzati di meno da un punto di vista sociale, verrebbe automatico pensare alla mascherina. Un supporto igienico sanitario che si è rivelato utile e sopportabile nel momento più critico. Continuare a portarla in tasca e adoperarla quando serve, in luoghi pubblici particolarmente affollati, sui mezzi di trasporto o nelle strutture sanitarie, può essere una scelta personale che ormai potremmo anche sottrarre ai meccanismi disciplinari di questo o quel provvedimento governativo", evidenzia all’Adnkronos Salute l’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la medicina personalizzata. "Insomma non possiamo continuare con il festival ’qui sì, qui no’. Diciamo una volta per tutte che la mascherina aiuta, difende, protegge, è un buon alleato e come tale va considerato", rimarca l’immunologo.

cms_27723/SIGNORELLI.jpgSignorelli

"Il virus non guarda alle decisioni politiche. Abbiamo imparato in questi mesi che proteggersi è importate. E lo è particolarmente in una fase in cui la curva dei contagi risale. Mantenere la prudenza e indossare la mascherina in luoghi chiusi e affollati, più che un obbligo dovrebbe essere una consapevole consuetudine nelle fasi di circolazione virale, non solo per il Covid, ma anche per altri patogeni". A dirlo all’Adnkronos Salute è Carlo Signorelli, ordinario di Igiene dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, in merito allo stop dell’obbligo di mascherine sui mezzi pubblici che scatta da domani, e alla decisione di proroga solo per strutture sanitarie e Rsa.

cms_27723/GALLI_massimo.jpgGalli

"E’ indubbia l’utilità di mantenere le mascherine negli ospedali e nelle Rsa. Indossarla per andare a trovare un congiunto mi sembra il minimo del dovuto". A dirlo all’Adnkronos Salute è stato Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.

"Siamo in una fase di transizione, con le infezioni che cominciano ad aumentare. E la prudenza resta sempre la migliore strada. Il problema - ha sottolineato l’infettivologo - è capire se in luoghi come i mezzi di trasporto sia davvero prudente abolire la mascherina, anche perché utilizzare il trasporto pubblico non è sempre una scelta libera, come andare al cinema o al teatro, ma necessaria. E per i fragili questi spazi, senza più misure di contenimento, possono rappresentare comunque un rischio. In ogni caso persone direttamente interessate dovranno essere più attente e continuare a utilizzare la mascherina", ha concluso Galli.

International Web Post

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram