IN ITALIA ULTERIORI 8.355 CONTAGI E ALTRI 60 MORTI

I dati dalle Regioni - Covid, Bassetti: "Sui troppi morti fare luce ma politica resti fuori" - Covid, Salmaso: "Ancora troppi morti, cure tardive e per pochi"

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cms_27330/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 8.355 contagi e altri 60 morti

Sono 8.355 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 60 morti. I tamponi processati, tra antigenici e molecolari, sono 62.967, con il tasso di positività che scende al 13,3% (precedente al 15% su 117.767 tamponi processati). Il totale dei test sale a 242.041.599.

Sono 5.631 i ricoverati con sintomi (+3) e restano invariati, a 229, i pazienti nelle terapie intensive con 15 ingressi del giorno. Sono 662.904 le persone in isolamento domiciliare mentre sono 668.764 le persone attualmente positive.

I casi totali di Covid salgono a 21.814.856 mentre le vittime totali da inizio pandemia sono 175.407.

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I dati dalle Regioni

(Bollettino Covid - 29 Agosto 2022)

Lazio

Sono 819 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 29 agosto 2022 nel Lazio, secondo i dati Covid dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri sono stati registrati 7 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 8.445 tamponi, tra molecolari e antigenici, con un tasso di positività al 9,6%. I ricoverati sono 614, 4 in più da ieri, mentre le terapie intensive occupate sono 44, 3 in più da ieri. Nelle ultime 24 ore i guariti sono stati 5.314. I casi a Roma città sono a quota 518.

Lombardia

Sono 1.042 i nuovi contagi Covid registrati in Lombardia nelle ultime 24 ore. I tamponi effettuati sono stati 7.747, per un tasso di positività del 13,4%. I morti sono stati 14, per un totale di 42.218 decessi da inizio pandemia. I ricoveri ordinari negli ospedali lombardi sono 667, 6 in meno rispetto alla giornata di ieri, mentre quelli in terapia intensiva rimangono 21. Lo riferisce la Regione nel bollettino quotidiano.

In provincia di Milano i nuovi positivi sono 312 di cui 150 a Milano città. A Bergamo 95, a Brescia 188, a Como 71, a Cremona 30, a Lecco 15, a Lodi 20, a Mantova 39, a Monza e Brianza 125, a Pavia 55, a Sondrio 14 e a Varese 47.

Emilia

Sono 1.024 i nuovi contagi da covid in Emilia Romagna secondo il bollettino di oggi, 29 agosto. Si registrano inoltre altri 12 morti. Dall’inizio dell’epidemia, nella regione si sono registrati 1.818.180 casi di positività, 4.613 i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 2.000 molecolari e 2.613 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 22,2%. Va tenuto in considerazione il ridotto numero di tamponi effettuato nel fine settimana che influenza i dati percentuali. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.800.382 dosi; sul totale sono 3.798.498 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,5%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.952.552.

Abruzzo

Sono 359 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 29 agosto 2022 in Abruzzo, secondo i dati Covid dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri sono stati registrati 2 morti che porta il totale a 3.628 vittima. Da ieri sono guarite 545 persone. I ricoverati in area medica sono 147 pazienti. Le terapie intensive occupate sono 9, una in più rispetto a ieri.

Sardegna

Sono 226 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 29 agosto 2022 in Sardegna, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri è stato registrato un morto nell’isola, si tratta di un 79enne di Oristano. Nelle ultime 24 ore sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 1.024 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 11 come ieri. I pazienti ricoverati in area medica sono 101, 2 in meno di ieri. In isolamento domiciliare 11.816 persone.

Toscana

Sono 276 i nuovi contagi da Coronavirusin oggi, 29 agosto, in Toscana. Nessun decesso. Sono stati eseguiti 277 tamponi molecolari e 1.857 tamponi antigenici rapidi, di questi il 12,9% è risultato positivo. Sono invece 439 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 62,9% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 82.530, +0,1% rispetto a ieri. I ricoverati sono 286 (18 in meno rispetto a ieri), di cui 10 in terapia intensiva (4 in più).

Basilicata

Sono 126 i nuovi contagi da coronavirus oggi 29 agosto in Basilicata, secondo i dati dell’ultimo bollettino covid-19. Non si registrano morti. I nuovi casi di Sars Cov-2 sono stati individuati su un totale di 573 tamponi eseguiti. Nello stesso report sono state registrate 175 guarigioni. I ricoverati per Covid-19 sono 41 (-1) di cui 2 in terapia intensiva: 21 nell’ospedale di Potenza; 20 (di cui 2 in TI) in quello di Matera. Nel complesso gli attuali positivi residenti in Basilicata sono 7.271. Quanto alla vaccinazione, dall’inizio della campagna in Basilicata sono state somministrate 1.289.020 dosi, di cui 84,7 per cento di prime, 80 per cento di seconde, 65 per cento di terze e 3,4 per cento di quarte.

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Covid, Bassetti: "Sui troppi morti fare luce ma politica resti fuori"

cms_27330/Bassetti,Infettirologo.jpgSulla questione dell’elevato numero dei decessi per Covid-19 in Italia anche nel 2022, "vedo che ora qualcuno si è svegliato e ammette che c’è un problema. Si deve fare luce sul perché abbiamo avuto tanti morti registrati come Covid, per farlo occorre analizzare le cartelle cliniche e capire se sono morti per altre patologie e avevano il tampone positivo. Se si dice che l’Italia è prima in Europa per l’uso di antivirali, allora perché ci sono così tanti morti?". Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, tornando su quanto affermato in un’intervista dal direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, che ha sottolineato che l’Italia è il primo Paese in Europa per l’uso degli antivirali orali e che occorre fare chiarezza sui numeri dei decessi.

Per fare luce sui motivi di questi numeri, "si dovrebbe creare una commissione medica e non una commissione parlamentare perché è una questione scientifica e non politica e quindi è bene che questa ne rimanga fuori - avverte Bassetti - Un comitato esterno composto di medici ospedalieri e del territorio, quindi infettivologi, pneumologi, rianimatori, internisti, che revisionino le cartelle cliniche e la storia clinica dei pazienti morti e classificati come decessi Covid. Direi un campione di 2-3mila casi che hanno avuto un decesso direttamente collegato, ad esempio una polmonite o una insufficienza respiratoria. Verificare poi chi invece è deceduto positivo al Covid, ma per altre patologie. Non è un’indagine difficile - conclude - e si potrebbe partire anche domani. Dobbiamo capire cosa è accaduto".

Quanto all’uso degli antivirali orali contro il Covid "si poteva fare qualcosa di più: si sarebbe dovuta organizzare in maniera migliore la prescrizione dei farmaci con un ’link’ diretto tra ospedali e medici di base mentre questi ultimi sono stati lasciati soli a gestire dei farmaci che hanno controindicazioni molto complicate. Nella realtà la grande maggioranza delle prescrizioni sono state fatte dagli ospedali e la medicina del territorio non ha dato quell’impulso che ci si aspettava - aggiunge Bassetti - Ad esempio, la Liguria, il Veneto, la Lombardia, il Lazio e la Toscana hanno fatto bene ma le altre non hanno brillato".

Covid, Salmaso: "Ancora troppi morti, cure tardive e per pochi"

cms_27330/Stefania_salmaso-ok.jpg"Ancora troppi decessi, dobbiamo saperne di più su caratteristiche e contesto". A parlare è Stefania Salmaso, epidemiologa, una vita - dal 1979 al 2015 - passata all’Istituto superiore di sanità, autrice de ’L’antidoto. Come sconfiggere la pandemia facendo scelte consapevoli (Mondadori, 2021), chiede chiarezza per risolvere l’enigma dei morti di Covid-19 in Italia. "Mancano troppe informazioni purtroppo", sottolinea in un’intervista a ’Il Fatto Quotidiano’.

Ieri ancora 113 vittime della pandemia nel nostro paese: il picco, dicono gli esperti, dovrebbe essere ormai superato e, quindi, nei prossimi giorni i numeri dovrebbero essere via via più piccoli. Rimane che, anche quest’ondata estiva, ha picchiato duro o no? "Continuiamo ad avere un numero eccessivo di vittime rispetto ad altri Paesi, senz’altro - risponde - Si è capito che i decessi sono circa il tre per mille rispetto ai contagi e che a distanza di quindici, venti giorni dal picco delle infezioni, arriva quello dei morti. Quindi la proporzione, direi, torna. Il punto è che una volta contagiati non dovrebbe essere automatico che i decessi siano gli stessi. Ci sarebbero dei dati, mi rendo conto più difficili da raccogliere, che servirebbero a spiegare tante cose: va migliorata la ’sorveglianza’ di casi severi e decessi".

Quali sono, nello specifico, i dati a cui fa riferimento? "Sappiamo che generalmente i morti sono anziani, ma non riusciamo ancora a capire se si tratta di diagnosi tardive, se il malato ha avuto accesso alle terapie anti-virali nei tempi giusti o in ritardo, il trattamento, il contesto. Perché oggi abbiamo tantissimi strumenti, in realtà, per prevenire il decesso", osserva. Crede che il virus sia stato fatto circolare troppo a ruota libera? "No, non era possibile in questa fase mantenere raccomandazioni calate dall’alto in termini di legge, giusto responsabilizzare le singole persone: per fare un esempio io credo che in aereo sia ancora opportuno indossare la mascherina - risponde Salmaso - Quella che sarebbe una sciocchezza e che ho sentito chiedere a qualcuno, è la libera circolazione degli infetti di SarsCov2: il rispetto della quarantena, l’isolamento, è ancora assolutamente essenziale".

Ora e curve scendono tutte, quindi: in autunno saremo sconvolti da una nuova ondata e punto e a capo? "Difficile fare previsioni - chiosa - ci sono nuove varianti che vengono identificate, ma ormai una bella fetta della popolazione ha una buona protezione contro la malattia severa. Purtroppo non possediamo ancora dati certi e tangibili a indicare che ci possa essere anche una minore diffusione dei contagi di coronavirus". Quindi, come si dovrà procedere per evitare altri numeri di vittime così alti nel bollettino quotidiano? "Cercando di ridurre il più possibile la gravità della malattia, ripeto: oggi gli strumenti li abbiamo, dagli anti-virali ai monoclonali, per questo mi stupisce l’alto numero dei morti e vorrei capire se tutte queste vittime hanno avuto, appunto, il corretto accesso alle cure disponibili e nei tempi giusti prima che la malattia degenerasse", conclude

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