IN ITALIA ULTERIORI 31885 CONTAGI E ALTRI 48 MORTI
I dati dalle Regioni - Mascherine al chiuso, obbligo su mezzi pubblici fino a settembre - Ricciardi: "Rischio 100mila contagi? Ipotesi reale"

In Italia ulteriori 31.885 contagi e altri 48 morti
Sono 31.885 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 48 morti. I tamponi processati sono 195.439 che fanno rilevare un tasso di positività pari al 16,3%. Sono 189 (-6) i ricoverati in terapia intensiva e 4.218(-19) i ricoverati con sintomi.
Dati dalle Regioni
(Bollettino Covid-19 delle ore 18,00 - 15 Giugno 2022)
LOMBARDIA - Sono 4.672 i nuovi contagi da coronavirus oggi 15 giugno 2022 in Lombardia, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Nessun nuovo decesso. Il totale dei decessi nella Regione da inizio pandemia resta di 40.691. I nuovi casi sono 4.672, a fronte di 30.092 tamponi effettuati, di cui è risultato positivo il 15,5%. In terapia intensiva sono ricoverate 19 persone, 1 meno di ieri. Aumenta invece di 19 unità il numero dei pazienti nei reparti Covid ordinari, oggi 493.
Nel territorio metropolitano di Milano i nuovi casi sono 1.810, di cui 894 nella città capoluogo. Seguono Monza e Brianza con 476 contagi, la provincia di Varese con 388, Brescia con 364, Como con 319, Bergamo con 259, Pavia con 221, Lecco con 193, Mantova con 151, Cremona con 133, Lodi con 102 e Sondrio con 49.
LAZIO - Sono 3.530 i contagi da coronavirus registrati oggi, 15 giugno 2022, nel Lazio secondo i dati del bollettino Covid della Regione. Sono 6 i decessi, 480 i ricoverati, 32 le terapie intensive e +4.961 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 18,8%. I casi a Roma città sono a quota 2.196. Nel dettaglio i contagi e i decessi nelle aziende sanitarie del Lazio nelle ultime 24 ore. Asl Roma 1: sono 771 i nuovi casi e 1 decesso; Asl Roma 2: sono 811 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 3: sono 614 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 4: sono 96 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 5: sono 245 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 6: sono 297 i nuovi casi e 4 i decessi.
Nelle province si registrano 696 nuovi casi: Asl di Frosinone. Sono 231 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Latina: sono 282 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Rieti: sono 85 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Viterbo: sono 98 i nuovi casi e 1 decesso.
EMILIA ROMAGNA - Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.511.020 casi di positività, 2.674 in più rispetto a ieri, su un totale di 18.289 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 11.672 molecolari e 6.617 test antigenici rapidi. Questi numeri non comprendono la provincia di Piacenza, Parma e il Circondario imolese dove per problemi legati all’aggiornamento della piattaforma informatica non è stato possibile caricarli. Saranno pertanto recuperati e comunicati domani. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 14,6%. Si registrano quattro decessi:
CALABRIA - Sono 866 i nuovi contagi da covid in Calabria secondo il bollettino di oggi, 15 giugno. Si registra inoltre un altro morto. 4.126 i tamponi effettuati, +913 guariti, il totale dei decessi nella regione è di 2.638. Il bollettino, inoltre, registra -48 attualmente positivi, -22 ricoveri (per un totale di 135) e, infine, terapie intensive stabili (per un totale di 2).
TOSCANA - Sono 1.739 i nuovi contagi da coronavirus oggi 15 giugno in Toscana, secondo i dati dell’ultimo bollettino. Si registrano inoltre altri 4 morti. I nuovi casi di Covid registrati in Toscana sono 1.739 su 10.500 test di cui 1.684 tamponi molecolari e 8.816 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 16,56% (64,3% sulle prime diagnosi).
Mascherine al chiuso, obbligo su mezzi pubblici fino a settembre
Obbligo mascherine sui mezzi pubblici prorogato fino al 30 settembre 2022. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza ponte, in vista dell’entrata in vigore del decreto, con cui viene prorogato l’uso delle mascherine nelle strutture sanitarie, nelle Rsa e nel trasporto pubblico, fatta eccezione per quello aereo. Decade l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine per gli esami di stato.
Da ieri, è caduto l’obbligo di indossare il dispositivo di sicurezza contro il Covid nei cinema, nei teatri e negli eventi sportivi al chiuso.
Ricciardi: "Rischio 100mila contagi? Ipotesi reale"
Il rischio che la pandemia di Covid riprenda a correre, con la possibilità che si arriva a 100mila contagi al giorno, "è una ipotesi che con questa contagiosità potrebbe anche avverarsi". A dirlo all’Adnkronos Salute è Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine della presentazione all’Universita Cattolica di Roma del rapporto Osservasalute.
Che fare? "Dovremmo aumentare la protezione vaccinale - risponde - Ci sono troppi over 80 che non hanno fatto secondo booster, quindi sono protetti ancora, ma potrebbero essere vulnerabili. Dobbiamo stare attenti, ecco perché servono ancora le mascherine".
"La curva" Covid "è in risalita forte. C’è una dinamica di crescita legata all’incredibile contagiosità di questa variante Omicron che ormai è al 100%, ma le BA.4 e BA.5 la stanno sostituendo e si stanno diffondendo - sottolinea - La nostra raccomandazione è di mantenere la mascherina nei luoghi chiusi e affollati e di tenerla obbligatoria nei trasporti locali, sul treno e in aereo".
"Sappiamo che dovremmo fare una campagna vaccinale antinfluenzale e per il Covid, ma vedo che vengono smantellate le organizzazioni in alcune regioni. Abbiamo la mortalità più alta anche perché non affrontiamo alcuni problemi. C’è il rischio di un aumento enorme della mortalità tra gli anziani se ad ottobre ci sarà un’altra ‘tempesta perfetta’ come quella a cui abbiamo assistito negli anni passati”, ha poi sottolineato Walter Ricciardi nel suo intervento.
“Nel 2015 già parlavamo di ‘tempesta perfetta’ per il Ssn - ha ricordato Ricciardi - in un paese che invecchia e non fa figli, dove aumenta la disabilità e la non autosufficienza. Dove peggiorano le condizioni di salute, si recluta meno personale e non si danno incentivi. Di fronte a questi allarmi troviamo orecchie attente da parte di quasi tutti i ministri della Salute ma il sistema sanitario italiano è regionale. Quindi - ha continuato - i segnali di allarme poi non si concretizzano sul territorio con interventi regionali. La risposta è frammentata e senza leadership in alcune regioni, così c’è anche demotivazione degli operatori. Ecco l’epidemia delle dimissioni di medici e infermieri".
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