IN ITALIA ULTERIORI 36.282 CONTAGI E ALTRI 59 MORTI

I dati dalle Regioni - Omicron 5, Galli: "Italia in piena ondata, vediamo solo punta iceberg"

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cms_26670/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 36.282 contagi e altri 59 morti

Sono 36.282 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 59 morti. Sono 129.908 i tamponi processati, tra molecolari e antigenici, che fanno rilevare un tasso di positività al 27,9% (precedente 27,4%). In aumento i ricoveri con sintomi per un totale di 7.648 (+436) e le persone in terapia intensiva per un totale di 303(+12).

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I dati dalle Regioni

(Bollettino Covid-19 delle ore 18,00 - 4 Luglio 2022)

LOMBARDIA - Sono 3.249 i nuovi contagi da coronavirus oggi 4 luglio 2022 in Lombardia, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registrano altri 4 decessi. I nuovi casi di positività a fronte di 14.230 tamponi effettuati, di cui è risultato positivo il 22,8%. In totale nella Regione 40.879 decessi da inizio pandemia. In terapia intensiva sono ricoverate 25 persone, una in più di ieri. Aumentano anche i pazienti nei reparti Covid ordinari, oggi 1.027, 25 più di 24 ore fa.

LAZIO - Sono 4.777 i contagi da coronavirus nel Lazio oggi, 4 luglio 2022, secondo numeri e dati covid del bollettino della regione. Registrati 7 morti. A Roma, segnalati 2.954 nuovi casi. "Oggi nel Lazio, su 3.389 tamponi molecolari e 16.032 tamponi antigenici per un totale di 19.421 tamponi, si registrano 4.777 nuovi casi positivi (-3.896), sono 7 i decessi (+5), 699 i ricoverati (+27), 62 le terapie intensive (+4) e 4.514 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 24,5%. I casi a Roma città sono a quota 2.954", dice l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

EMILIA ROMAGNA -Sono 4.070 i contagi da coronavirus in Emilia Romagna oggi, 4 luglio 2022, secondo numeri e dati covid del bollettino della regione. Registrati 13 morti. I nuovi casi sono stati individuati su 9.267 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 4.247 molecolari e 5.020 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 43,9%.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 28 (+1 rispetto a ieri, pari al +3,7%), l’età media è di 66,9 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.130 (+67 rispetto a ieri, +6,3%), età media 74,4 anni.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 46,4 anni. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 59.068 (+18). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 57.910 (-50), il 98% del totale dei casi attivi. Le persone complessivamente guarite sono 4.039 in più rispetto a ieri.

PIEMONTE - Sono 1.903, di cui 1.819 positivi a test antigenico, i nuovi contagi da coronavirus in Piemonte oggi, 4 luglio 2022, secondo numeri e dati covid del bollettino della regione. Registrato un morto.
I tamponi effettuati sono 12.510 di cui 12.091 test antigenici, il rapporto positivi/tamponi si attesta al 15,2%. I ricoveri ordinari sono 424 (+ 37 rispetto a ieri), quelli in terapia intensiva 10, invariati rispetto a ieri.

TOSCANA - In Toscana sono 1.208 i nuovi contagi da coronavirus registrati oggi, 4 luglio, che portano il totale a 1.226.325 dall’inizio dell’emergenza Covid. Lo riferisce il bollettino della Regione. Oggi sono stati eseguiti 682 tamponi molecolari e 4.401 tamponi antigenici rapidi, di questi il 23,8% è risultato positivo. Sono invece 1.551 i soggetti testati oggi, di cui il 77,9% è risultato positivo.

I ricoverati sono 574 (50 in più rispetto a ieri), di cui 20 in terapia intensiva (1 in meno). Sono quattro i nuovi decessi: 2 uomini e 2 donne con un’età media di 80,5 anni (1 a Firenze, 1 a Pistoia, 2 a Pisa).

SARDEGNA - Sono 933 i contagi da coronavirus in Sardegna oggi, 4 luglio 2022, secondo numeri e dati del bollettino covid della regione. Non si registrano morti. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 2.079 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 8 ( -1). I pazienti ricoverati in area medica sono 132 (+8). Sono 29.456 sono i casi di isolamento domiciliare (+140).

ABRUZZO - Sono 1015 i nuovi contagi da coronavirus registrati oggi, 4 luglio, in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza – al netto dei riallineamenti – a 439400. Lo comunica il bollettino con i dati Covid della Regione. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 4 nuovi casi (di età compresa tra 65 e 87 anni, 2 in provincia di Chieti, 1 in provincia dell’Aquila, 1 risalente ai giorni scorsi e comunicato solo oggi dalla Asl) e sale a 3387.

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 402268 dimessi/guariti (+297 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 33745 (+714 rispetto a ieri). Di questi, 174 pazienti (+14 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 5 (-1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 394 tamponi molecolari (2378479 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 2506 test antigenici (3876558).
Del totale dei casi positivi, 91627 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+139 rispetto a ieri), 125159 in provincia di Chieti (+325), 101646 in provincia di Pescara (+254), 107420 in provincia di Teramo (+242), 8713 fuori regione (+27) e 4835 (+28) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

CALABRIA - Sono 1.456 i nuovi contagi registrati oggi, 4 luglio, in Calabria su 4.356 tamponi effettuati. Secondo il bollettino sull’emergenza Covid-19 diffusi dal dipartimento Tutela della salute della Regione ci sono +396 guariti e 3 morti (per un totale di 2.686 decessi). Il bollettino, inoltre, registra +1.057 attualmente positivi, +22 ricoveri (per un totale di 233) e, infine, terapie intensive stabili (per un totale di 7).

cms_26670/CORONAVIRUS-_NOTIZIE_E_PROVVEDIMENTI.jpg

Omicron 5, Galli: "Italia in piena ondata, vediamo solo punta iceberg"

cms_26670/GALLI_massimo.jpg"Siamo nel pieno di un’ondata pandemica sostenuta da Omicron 5 la cui dimensione è nettamente superiore a quella descritta dai dati ufficiali. Abbiamo moltissime infezioni ’nascoste’. Sappiamo infatti che tante persone, che fanno i test casalinghi fai da te, non denunciano di essersi infettate. Senza contare tutte quelle che non si accorgono nemmeno di essersi infettate perché questa variante è anche causa di un numero importante di casi asintomatici". Così, afferma Massimo Galli, già direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.

La dimensione di quest’ondata "è superiore a quella ufficialmente registrata. E su questo nessun esperto serio ha dubbi". Tutto sommato, sottolinea Galli, "era un evento atteso: quando si è affacciata Omicron 5 e quando si è vista la velocità con cui le varianti di Omicron si sono susseguite, sostituendosi una con l’altra, si è anche ben capito che avremmo potuto avere un’importante ondata".

"Con Omicron 5 siamo di fronte alla variante di Sars-Cov-2 più diffusiva in assoluto, altrimenti non si sarebbe affermata sulle altre. Ha raggiunto, inoltre, un R0 di tutto rispetto, sembrerebbe vicino a 15, secondo alcuni. Un numero che va confermato e che faccio fatica ad accettare. Significherebbe che ogni persona infettata ne contagia 15", aggiunge.

"Anche se Omicron 5 non sembra essere così pesante sul piano dei casi gravi - continua Galli - sta comunque aumentando il numero di persone che finisce in ospedale. E’ la legge dei numeri: più persone si infettano più c’è il rischio che alcune, più vulnerabili, vengano ricoverate. Tra loro ci sono quelli che non si sono mai vaccinati e quelli che, pur essendosi vaccinati, hanno risposto poco al vaccino per importanti fragilità individuali".

Per Galli le persone che, in base alla convinzione che ormai si tratti di un’influenza, non utilizzano nessuna precauzione, "fanno un’affermazione egoistica". In realtà, infatti, "sono parecchie le persone che, una volta infettate, passano 3 o 4 giorni, e fino a una settimana, in condizioni che non avrebbero voluto sperimentare, con dolori muscolari, mal di gola e tosse pesanti. Rimane una minoranza di persone che sta davvero male, ma anche un solo decesso non è facile da accettare. Di fronte alla malattia non siamo tutti uguali e non possiamo sapere prima come il nostro organismo reagirà".

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