IN ITALIA ULTERIORI 6.764 CONTAGI E ALTRI 31 MORTI

I dati dalle Regioni - Terza dose, Speranza: "Superati 2 milioni di richiami, ora accelerare" - Brusaferro:"Italia in crisi dove pochi vaccini" - Covid, pediatra Bambino Gesù:Reparti si riempiono e pronto soccorso si affolla

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cms_23746/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 6.764 contagi e altri 31 morti

Sono 6.764 i contagi da coronavirus in Italia, secondo numeri e dati covid - regione per regione - nel bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute.

Registrati altri 31 morti che portano il totale a 132.365 dall’inizio dell’emergenza. I nuovi casi sono stati individuati su 491.962 tamponi, il tasso di positività è all’1,4%.

Aumentano i ricoverati con sintomi, che salgono a 3.173 (+49) mentre sono 392 le persone in terapia intensiva (-3) con 23 ingressi nelle ultime 24 ore.

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I dati dalle Regioni

(Bollettino Covid-19 delle ore 18,00 del 6 Novembre 2021)

TOSCANA - Sono 459 i contagi da coronavirus, secondo i dati covid del bollettino della regione. Continua a salire anche in Toscana il numero di contagi di Covid e aumenta anche il tasso di positività rispetto ai test effettuati.

Nuovi casi sono stati registrati su 28.511 test di cui 8.935 tamponi molecolari e 19.576 test rapidi. Ne deriva che il tasso dei nuovi positivi oggi è 1,61% (5,2% sulle prime diagnosi), mentre ieri era 1,23% (4,2% sulle prime diagnosi).

PUGLIA - Sono 239 i contagi da coronavirus, secondo i dati covid del bollettino della regione. Si registrano 2 morti. I nuovi contagi sono stati individuati su 19.418 tamponi. Spiccano i 73 casi in provincia di Taranto e i 52 in provincia di Foggia. Sono 43 i nuovi casi in provincia di Bari. Le persone attualmente positive in Puglia sono 3.331. I pazienti covid ricoverati in ospedale in area non critica sono 142. In terapia intensiva, invece, 19 persone.

PIEMONTE - Sono 391 i contagi da coronavirus, secondo i dati covid del bollettino della regione. Registrati 2 morti. I nuovi casi (di cui 147 dopo test antigenico) sono pari allo 0,6% di 60.642 tamponi eseguiti, di cui 51.725 antigenici. Dei 391 nuovi contagiati gli asintomatici sono 206 (52,7%).

I ricoverati in terapia intensiva sono 21 (=). I ricoverati non in terapia intensiva sono 198 (-8). Le persone in isolamento domiciliare sono 4.501. I tamponi diagnostici finora processati sono 8.631.189 (+60.642), di cui 2.394.251 risultati negativi.

Due decessi di persone positive al test del Covid-19, di cui nessuno ieri, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

LAZIO - Sono 807 i nuovi contagi da Coronavirus, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Ci sono stati 5 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 43.439 tamponi di cui 17.094 molecolari e 26.345 antigenici con un tasso di positività dell’1,8%. Sono stati 441 guariti. I ricoverati sono 480 (+6), mentre le terapie intensive occupate sono 59 (-1). I casi a Roma città sono a quota 359

Dall’Asl Roma 1 si segnalano 95 nuovi casi e 1 decesso nelle ultime 24 ore; nell’area dell’Asl Roma 2 si contano 178 casi e 1 decesso; nell’Asl Roma 3, 86 nuovi casi e nessun decesso; nell’Asl Roma 4, 55 nuovi casi e 1 decesso; nell’Asl Roma 5, 78 nuovi casi e zero decessi; nell’Asl Roma 6, 150 nuovi casi e 1 decesso.

Nelle province si registrano 165 nuovi casi: 73 nell’area dell’Asl di Frosinone; 39 nuovi casi e un decesso nell’area dell’Asl di Latina; 21 nuovi casi in area Asl di Rieti; 32 in zona Asl di Viterbo.

VALLE D’AOSTA - Sono 5 i contagi da coronavirus, secondo i dati covid del bollettino della regione. Non si registrano morti. Il totale delle persone fino ad oggi contagiate salea 12.333. I positivi attuali sono 63 di cui 59 in isolamento domiciliare e quattro ricoverati in ospedale.

I guariti sono complessivamente 11.796 (+9), mentre i casi fino ad oggi testati sono 93.269 e i tamponi effettuati 239.468. I decessi di persone risultate positive al virus in Valle d’Aosta da inizio epidemia ad oggi sono 474.

FRIULI VENEZIA GIULIA - Sono 409 i nuovi contagi da Coronavirus, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. I morti sono stati 2 per un totale nella Regione di 3.875. In isolamento 2.934 persone.

Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 118.909 persone con questa suddivisione territoriale: 25.726 a Trieste, 53.784 a Udine, 23.503 a Pordenone, 14.243 a Gorizia e 1.653 da fuori Regione.

CALABRIA - Sono 244 i nuovi contagi da Coronavirus, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Ieri nessun decesso, il totale delle vittime del Covid in Calabria resta fermo a 1.454 persone. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 4.776 tamponi. I guariti sono stati 96. In isolamento 143 persone, mentre i ricoverati sono 5 in più e le terapie intensive occupate sono stabili a 5.

EMILIA ROMAGNA - Sono 561 i nuovi contagi da coronavirus, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Ieri non ci sono stati altri morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 28.369 tamponi di cui 13.740 molecolari. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,7 anni. Sono guarite 229 persone. Dall’inizio dell’epidemia il totale resta 13.618. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 36 (-4), 318 quelli negli altri reparti Covid.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 111 nuovi casi e Modena con 85; seguono Ravenna (58), Forlì (54), Reggio e Rimini (entrambe con 47 casi), Cesena (41), Parma (39). Infine: Ferrara e Imola (con 30 casi ciascuna) e Piacenza con 19 nuovi casi.

SICILIA - Sono 301 i nuovi contagi da Coronavirus, secondo i dati covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Ieri ci sono stati 4 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 21.104 tamponi. Sono guarite 364 persone. In totale nell’isola ci sono 7.572 (-67) positivi e di questi 324 sono ricoverati in regime ordinario, 43 in terapia intensiva con 5 nuovi ingressi giornalieri e 7.205 in isolamento domiciliare.

VENETO - Sono 773 i nuovi contagi da coronavirus, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Ieri ci sono stati 4 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati 449 i guariti. Gli attuali positivi nella Regione sono 12.153. Tra le province con il numero maggiore di nuovi casi Vicenza a 165, Venezia a 141 e Treviso a 136.

LIGURIA - Sono 130 i nuovi contagi da Coronavirus, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Ieri non c’è stato alcun altro morto. I dimessi sono stati 46. Gli attuali positivi sono 1.435 nella Regione.

Tra le province con il maggior numero di nuovi casi Genova a 84, Imperia a 32, La Spezia 9 e Savona a 3.

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cms_23746/Roberto_Speranza.jpgTerza dose, Speranza: "Superati 2 milioni di richiami, ora accelerare"

"In una fase di recrudescenza del virus come quella a cui stiamo assistendo a livello europeo in questo momento, è giusto accelerare sulla somministrazione dei richiami. Ieri sono state superate le 2 milioni di terze dosi somministrate". Lo ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo al XIX Convegno nazionale di diritto sanitario in corso all’università Cattolica a Milano.

cms_23746/BRUSAFERRO.jpgBrusaferro:"Italia in crisi dove pochi vaccini"

"Questo è un evento ’glocale’, è una pandemia ma non la risolvi se non partendo dal livello comunale: se non c’é una armonizzazione tra tutti questi elementi non hai una prospettiva di uscita e torna. E’ uno stress che continua nel tempo e cui stiamo facendo fronte ma che finché non riusciremo a modellare queste curve in tutto il mondo resterà. La sanità pubblica diventa un assetto strategico del Paese: oggi uno Stato se può disporre di vaccini, diagnostica o farmaci ha un grado di libertà più alto rispetto a chi deve dipendere da altri", ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità.

"L’Europa è divisa nettamente in due, come ci fosse un muro - ha aggiunto - una parte centro-orientale con una grande circolazione del virus e una parte centro-occidentale dove il virus circola in maniera più controllata. L’Italia si colloca molto bene ma ci troviamo in crisi dove le coperture vaccinali sono basse. Una risposta diversa comporta risultati diversi sia in termini di incidenza che di mortalità. La prevenzione, poi, è un paradosso: quando si raggiungono i risultati si tendono a rimuovere tutte quelle cose che hanno determinato il raggiungimento di quei risultati. La sanità pubblica se funziona bene non si vede, importante è che quando supereremo questa situazione bisogna mantenere le infrastrutture che lo hanno permesso".

cms_23746/Elena_Bozzola,_segretario_nazionale_della_Società_italiana_di_pediatria_(Sip)_e_dirigente_medico_dell’ospedale_Bambino_Gesù_di_Roma.jpgCovid, pediatra Bambino Gesù: "Reparti si riempiono e pronto soccorso si affolla"

"Premesso che la situazione cambia di giorno in giorno, in questo momento al Bambino Gesù i reparti solo Covid di entrambe le sedi (Gianicolo e Palidoro) sono occupati, ma ancora recettivi. Purtroppo i casi gravi fra i bambini ci sono. Riguardano in particolare quelli con patologie secondarie, ma ci è capitato di vedere anche bimbi descritti come perfettamente sani finire in ospedale". A tracciare il quadro è Elena Bozzola, segretario nazionale della Società italiana di pediatria (Sip) e dirigente medico dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.

"Ci sono stati tanti casi di bimbi con Covid che poi accedono in terapia intensiva perché si tratta di una patologia che può alterare il loro stato clinico - osserva l’esperta - Una cosa importante da sottolineare è che i bimbi che arrivano nel nostro ospedale devono fare un percorso e all’arrivo in pronto soccorso vengono divisi fra quelli che hanno sintomatologia riconducibile a Covid, quindi febbre o sintomi respiratori, e quelli che non ce l’hanno. E la folla che si è creata può portare anche a 200 accessi al giorno anche con lunghe attese. Quindi è importante proteggere quanto prima i bambini anche per evitare un sovraccarico al Ssn, che poi entra in crisi".

"L’incremento dei ricoveri -puntualizza Bozzola- è una situazione che ci aspettiamo anche fra i più piccoli. Perché se l’83% della popolazione sopra i 12 anni è completamente vaccinata ed è protetta, ha cioè uno scudo con cui si può difendere dall’infezione e soprattutto dalle forme più gravi e severe, i più piccoli no. E l’incremento dei casi in queste fasce non protette si era già messo evidenza a luglio e agosto scorso, quando il 25% dei nuovi contagi era già negli under 18. Da qui la decisione della Sip di associarsi all’appello di rendere disponibile in tempi più brevi possibile il vaccino Covid anche sotto i 12 anni", lanciato Oltreoceano dai colleghi dell’American Academy of Pediatrics. "Negli Usa il via libera di Fda c’è stato e siamo contenti perché si avvicina questa possibilità anche per i bimbi europei e italiani".

Indipendentemente dal numero dei contagi, conclude la pediatra all’Adnkronos, "sappiamo che i casi nei bimbi si manifestano generalmente in forma più lieve, ma ci sono eccezioni e c’è il rischio per i bimbi anche di sviluppare, settimane dopo una malattia Covid decorsa in modo asintomatico, delle manifestazioni multisistemiche come la Mis-C o anche essere a rischio di sviluppare a distanza il ’Long Covid’".

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