ISTANTANEE D’AUTORE

Antonella Lualdi

Antonella Lualdi è attualmente una signora gioviale, simpatica, ironica, con un’esperienza professionale tipica di quel gruppo di grandi attrici protagoniste degli anni d’oro del nostro cinema.

Da decenni ho avuto spesso l’occasione di intrattenermi con lei.

E ogni volta è un piacere venire a conoscenza di tanti momenti vissuti da lei con noti personaggi internazionali.

Momenti ricordati con semplicità e grazia, magari nella cucina del suo attico panoramico a Roma; la casa che lei e Franco Interlenghi hanno voluto abitare.

La storia d’amore con Franco è in assoluto il punto focale della sua vita, sempre vivo, tanto che poco tempo fà ne ha scritto un libro.

Una storia, anche in parte tormentata, che all’epoca del divismo e del gossip, gli italiani seguirono con trasporto.

Decisero di sposarsi, in segreto, durante le riprese di un film a Napoli, ma qualcuno scoprì la cosa e si ritrovarono una chiesa piena di fotografi e cineoperatori.

Pochi sanno che, seppur separati da qualche anno, negli ultimi tempi lei si è dedicata totalmente ad assistere il vero amore della sua vita.

La Francia ha utilizzato molto Antonella, tanto che per un certo tempo ha vissuto a Parigi.

Il periodo in cui lei e suo marito si intrattenevano spesso con Jean Paul Belmondo e Laura Antonelli che cominciavano la loro love story.

Ma anche nel periodo precedente della Nouvelle Vague, dell’Esistenzialismo, conoscendone e frequentandone le figure più eminenti, senza quasi rendersi conto di ciò che stava vivendo, se non dopo anni, quando tutta questa vitalità artistica aveva assunto contorni più definiti.

Gli incontri straordinari della sua vita sono stati tanti. Di alcuni me ne ha parlato.

Totò, con cui ha girato l’episodio di un film, le mandava tutti i giorni dei fiori e le fece un complimento di cui va fiera: si complimentò con lei per l’attenzione che aveva nel seguire le battute fuori copione ed avere sempre la reazione giusta.

Clark Gable, con cui doveva realizzare un servizio fotografico al quale si presentò praticamente ubriaco.

Immaginate quanti racconti può narrare questa donna che ha lavorato con Tyrone Power, Orson Welles, Jean Gabin, Yvonne Sanson, Marcello Mastroianni, Gerard Philipe, Jean Sorel, Alida Valli, Maurice Ronet, Ben Gazzara e innumerevoli altri “miti”.

La sua memoria sempre freschissima le permette di riferire tanti piccoli dettagli che più volte, ascoltandola, mi sembrava di vivere accanto a lei i fatti dei quali parlava.

E’ stata sempre considerata una donna intelligente, mai saccente, perché espone il suo parere con semplicità e si dimostra sempre pronta a modificare il suo pensiero, qualora senta qualcosa che la convince.

Da quando la conosco ho sempre notato il garbo che la contraddistingue, un carisma direi innato che mi ha sempre affascinato e che è ancora più apprezzabile considerando che emerge anche nelle tante situazioni informali e semplici che ho vissuto con lei.

E’ serena nella sua casa, circondata dalle figlie, Stella e Antonellina, e dai nipoti.

Le volte che ci sono stato, mi ha dato l’idea di una comunità più che di rapporti tipici familiari.

Non è inusuale incontrarci qualche “esterno” alla famiglia in senso stretto ma che appare un innesto compatibile con il “gruppo di base”.

Questa Istantanea a dedicata a te, Antonella.

Preparandola mi sono reso conto che non avevo mai fatto foto con te, se non in uno degli ultimi incontri.

E’ il mio grazie alla fiducia che mi hai sempre concesso e, permettimi di dirlo, a un piccolo ma prezioso affetto che ho sentito da parte tua.

Una nota personale: mia madre l’ammirava molto e ricordo il momento in cui si conobbero.

(Le foto sono di proprietà dell’autore dell’articolo)

Giacomo Carlucci

Tags:

Lascia un commento

Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.

NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.