ISTITUITO DALLA FIGC IL ‘FONDO SALVA CALCIO’
ORA CI SI ASPETTA UNA RISPOSTA ANCHE DALLA LEGA PRO
È iniziata ieri, ufficialmente, la ‘Fase 3’ del calcio italiano allorquando il Comitato di Presidenza della FIGC ha deciso di istituire il ‘Fondo Salva Calcio’. Si tratta di una iniziativa davvero imponente che - grazie ad un finanziamento di 21.700.000 euro - permetterà al sistema calcio di fronteggiare concretamente l’emergenza Covid-19.
Un forte segnale dato dalla Figc in favore della ripresa del calcio, in quanto si tratta di un intervento diretto - si legge sul sito ufficiale della Figc - in favore dei Club, di calciatrici/calciatori e dei tecnici di Serie B, Serie C, Lega Dilettanti e calcio femminile.
Nello specifico, la Figc avrebbe assegnato risorse mirate per ognuna di queste voci:
fino a 5.000.000 di euro per il sostegno di ciascuna delle società di Lega B, Lega Pro e LND (LegaNazionale Dilettanti), mentre fino a 3.000.000 di euro da destinare sia ai calciatori che alla categoria dei tecnici e preparatoriattraverso il riconoscimento di un contributo unico al Fondo di Solidarietà calciatori, allenatori e preparatori atletici.
Infine è stato previsto lo stanziamento di 700.000 euro per il calcio femminile, per il sostegno alle società finalizzate alla ripresa e al completamento delle attività della stagione sportiva 2019/2020.
“È un’iniziativa che non ha precedenti – commenta in una nota il Presidente della Figc, Gabriele Gravina - e rappresenta una grande assunzione di responsabilità che la FIGC prende in favore del sistema calcio nel suo complesso. Si tratta di uno stanziamento diretto la cui entità fungerà sicuramente da volano per la ripresa”.
Si tratta, in effetti, di una manovra corposa che dà seguito alle tante parole di speranza che il Presidente Gravina ha sempre espresso in questi mesi in favore della ripresa del calcio. L’unico probabilmente a crederci fino in fondo, l’unico a metterci sempre ‘la faccia’ e l’unico a non aver mai cambiato idea da quando è iniziata l’emergenza provocata dal coronavirus.
E questa sua forte volontà di “non diventare il becchino del calcio” - come aveva lui stesso dichiarato in un’intervista - si è tradotta anche in un aiuto concreto a tutto il calcio italiano.
Pertanto, al di là della Serie A e B che stanno per tornare in campo - onorando, così, gli impegni assunti con la Federcalcio - si attende ora una risposta più propositiva e meno disfattista anche dall’altra categoria professionistica, la Lega Pro che ha dimostrato, almeno fino ad ora, di non essere all’altezza della categoria a cui appartiene.
Pur riconoscendo, infatti, i limiti e le difficoltà oggettive proprie della Serie C, la sensazione è che non sia stato fatto alcuno sforzo per cercare di tornare in campo o per lo meno di trovare soluzioni alternative all’assegnazione di promozioni e retrocessioni stabilite a tavolino.
Lo dimostra il fatto che dopo il richiamo di Gravina e del Consiglio Federale, la Lega Pro ha cambiato decisione proponendo come alternativa i play-off e play-out, almeno per quelle squadre che avrebbero potuto o voluto partecipare. La Serie C, in realtà, resta nel caos più totale ed è divisa più che mai, ma la speranza è che con questi importanti stanziamenti della Federcalcio – che devono essere ancora approvati dal prossimo Consiglio Federale – possa trovare maggiore serenità e, soprattutto, tornare in campo.
(Foto da figc.it, adnkronos.com Fotogramma e raisport.rai.it – si ringrazia)
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