ITALIA, BENE UN TEMPO CON L’IRLANDA

A Dublino finisce 29-10 per i padroni di casa. Buona la prova degli esordienti

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O’Shea: “E’ una grande opportunità per chi vorrà conquistare una maglia per il mondiale”, ha detto alla vigilia del match il ct della nazionale italiana. Dei 44 convocati, solo 31 andranno in Giappone. Ma dopo Irlanda-Italia, primo dei test pre-mondiali, per Conor O’Shea sarà difficile dare una valutazione, soprattutto, su alcuni giocatori al rientro in Azzurro o all’esordio, considerato il risultato finale e la prestazione d’insieme della squadra. All’Aviva Stadium di Dublino, contro un Irlanda anch’essa rimaneggiata e provvisoria, gli Azzurri non hanno dato una cattiva impressione. Mi sento di dover dare una piena sufficienza per quanto visto in campo da una formazione sperimentale, con delle buone valutazioni degli esordienti Marco Riccioni e Callum Braley (nonno materno di origini italiane), e di Giovanni Licata, dopo un anno di assenza in Azzurro, rimasto sul terreno di gioco per tutti gli ottanta minuti. Addirittura siamo andati in vantaggio 2 volte nel primo tempo. Ma la nazionale guidata da O’Shea ha ancora molta strada da fare sul piano del possesso dell’ovale e del gioco illuminante. I prossimi test match, pertanto, serviranno a dare un connotato alla nostra nazionale e minuti di ossigeno nei polmoni, considerato un ritmo partita ancora molto distante dalle gambe dei nostri ragazzi; tranne per Tommaso Benvenuti, migliore in campo per l’Italia. Prossimo appuntamento a San Benedetto del Tronto il 17 agosto contro la Russia.

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RITORNO in Azzurro per Marco Zanon, visto contro la Francia nell’ultimo Sei Nazioni e per Giovanni Licata, a un anno dalla partita a Kobe contro il Giappone. Grande attesa anche per Matteo Minozziche rientra anche lui dopo un anno a causa dell’infortuno al crociato destro procuratosi con le Zebre di Parma. DEBUTTO, invece, per il 21enne pilone della Benetton, Marco Riccioni e per Callum Braley. ASSENTI, per precauzione, Parisse, Negri, Allan, Campagnaro, Tebaldi e Hayward; forse in campo sabato 17 contro la Russia a San Benedetto del Tronto. ITALIA: O’Shea (ct), Padovani; Esposito, Benvenuti, Zanon, Bisegni; Canna, Palazzani; Tuivaiti, Mbandà, Licata; Budd (cap), Zanni; Riccioni, Fabiani, Quaglio. All. O’Shea. A disp. Zani, Lovotti, Ferrari, Lazzaroni, Giammarioli, Braley, McKinley, Minozzi. IRLANDA: Shmidt (ct), Larmour; Conway, Ringrose, Farrell, D. Kearney; Carbery, L. McGrath; Murphy, O’Donnell, Ruddock; Kleyn, Toner; Porter, Herring, J. McGrath. A disp. Scannell, Healy, Ryan, Henderson, Beirne, Marmion, Carty, Haley.

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Primo tempo – Zanon si fa male in riscaldamento (problemi alla caviglia), al suo posto in campo, Minozzi. Arbitra l’ingelese Pearce, calcio d’inizio per l’Italia. La prima frazione di gioco è molto equilibrata. L’Italia parte bene, aggredendo la linea difensiva irlandese. I primi 15 minuti rimaniamo nella loro metà campo conquistando i primi punti del match, impostando ordinatamente le mall. I padroni di casa, cercano di giocare al piede, calciando a scavalcare la nostra linea difensiva. Male gli Azzurri nelle mischie ordinate e con la disciplina; bravi gli irlandesi nel possesso dell’ovale e nell’allargare il gioco nei, spingendo gli uomini di O’Shea al fallo. C’è rammarico per la meta subita a 2 minuti dal termine della prima frazione. L’inglese Pearce, manda tutti negli spogliatoi con il vantaggio dell’Irlanda per 19-10. Le mete di Mbandà 13’, Carbery 17’, Canna 21’, Karney 29’, Conway 37’; 2 le trasformazioni di Carbery.

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Secondo Tempo – O’Shea cambia Quaglio e Fabiani con Lovotti e Zani. Rientra anche McKinley al posto di Minozzi.Calcio corto dell’Irlanda, recuperano gli Azzurri che rimanda l’ovale nell’atra metà campo. La qualità del possesso irlandese sta facendo molta differenza. Gli Azzurri sono in difficoltà nelle palle alte e nell’uno contro uno. Dopo 10’ di gioco l’Italia ritrova compattezza nel gioco lavorando bene in touche, ma sbaglia nel raccogli e vai. Si fa male Carbery al 51’, migliore in campo fino a quel minuto di gioco. Non riusciamo a dare avanzamento alla nostra linea di attacco. Errore di MCKinley al 63’ che calcia per liberare dai 22, ma l’ovale rimpalla su Marmion che schiaccia in meta. A 10’ dal termine l’Italia prova ad alzare il ritmo ma non riesce a creare un gioco di attacco illuminante che la faccia uscire dalla propria metà campo. Va in meta con Zani dalla rimessa, annullata per un fuori gioco nei 5 metri. Finisce all’over time, 29-10, con i padroni di casa in attacco. Le mete al 44’ con Murphy e al 63’ con Marmion.

(Foto dalla pagina facebook della Federugby)

Umberto De Giosa

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