ITALIA PROTAGONISTA DEL RITORNO SULLA LUNA

Il satellite ArgoMoon, prodotto da un’azienda di Torino, sarà fondamentale nella missione Artemis

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Una nuova sfida si pone davanti al cammino dell’umanità: tornare sulla Luna dopo 50 anni. La missione intrapresa dalla Nasa, denominata Artemis, dopo già due tentativi falliti a settembre, ha portato al lancio del razzo vettore Space Launch System e della capsula Orion dal Kennedy Space Center, in Florida.

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Per il momento, per una questione di mera sicurezza, l’equipaggio sarà costituito da manichini. La navicella Orion resterà nello spazio per 26 giorni in modo tale da poter raccogliere tutti i dati necessari ed effettuare alcuni test; solo successivamente subentrerà un team spaziale in carne ed ossa.

La grande novità, però, è rappresentata dalla partecipazione dell’Italia alla missione attraverso la realizzazione di ArgoMoon, un piccolo satellite delle dimensioni di 24x36x12 centimetri, prodotto dall’azienda di Torino Argotech.

L’obiettivo prefissato sarà la perlustrazione di tutto il suolo lunare e l’installazione di una base che fungerà da ausilio per i viaggi spaziali su Marte programmati per il 2030.

cms_28305/0.jpgUnico satellite europeo, l’ArgoMoon ha un peso di 14 kg ed è molto simile a LICIACube, satellite che è stato protagonista della buona riuscita della missione denominata Dart, che ha fruttato ben 600 fotogrammi nello spazio.

Il compito del progetto torinese sarà quello di documentare e fotografare il suolo lunare e l’andamento della missione. Attraverso l’uso di pannelli solari, ArgoMoon sarà autonomo nella navigazione e nel raccogliere gli scatti; con una serie di manovre preimpostate, esso raggiungerà una distanza di 5mila km dalla Luna.

Il capo delle operazioni di Argotec, Biagio Cotugno, si è detto entusiasta dei risultati raggiunti dal programma della sua società e di essere pronto con la sua équipe di ingegneri a far fronte a qualsiasi problema tecnico.

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Il fondatore nonché amministratore delegato della società torinese, David Avino, ha ringraziato la Nasa e l’Asi per l’opportunità di partecipare a questa missione spaziale e per la collaborazione ricevuta nella progettazione e creazione del loro satellite, che sarà il primo a inviare fotografie della Luna così nitide e realistiche.

Antonio Conversano

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